Ibra in conferenza:"Da domani sono un uomo libero da questo mondo. E' stata una carriera lunga. Grazie a tutti quelli che mi hanno dato forza, adrenalina ed emozione. Voglio ringraziare il Milan per tutto quello che ha fatto. Il futuro? Godiamo. Adesso arriva il prossimo capitolo della mia vita. E' tutto la. Da quando mi sono svegliato pioveva. Ho detto pure Dio è triste. E' iniziata così. Nemmeno la famiglia conosceva la mia decisione. Nessuno lo sapeva. Emozione troppo forte. Oggi sembravo uno zombie. Troppa emozione. Quando i giornalisti mi chiedevano del futuro ero in panico. Oggi la accetto. Il calcio mi fa fatto diventare uomo. Ho viaggiato per il mondo grazie al calcio. Il Milan mi ha dato felicità e poi amore. Quello che è successo negli ultimi anni, abbiamo vinto. Il primo giorno qui ho fatto una promessa. Una giornalista mi disse che tutti fallivano quando tornavano qui una seconda volta. Io dissi che era tutta passione. Poi abbiamo vinto. Il Milan è la mia seconda famiglia. Ho avuto altri 25 figli. Situazione con grande resposaniblità. L'ho fatta mia per arrivare dove siamo arrivati. Ma possiamo migliorare ancora di più. L'emozione è troppo forte. Quando sono arrivato in campo oggi tutti piangevano mentre io cercavo forza. C'era troppa emozione. Sono superman però superman ha un grande cuore. Noi giocatori siamo tutti programmati e abituati a far quello che facciamo. Panico è quando ti svegli e non sai più quello che devi fare. Non avrò più un programma da seguire. Mi mancherà lo spogliatoio.Adesso purtroppo lo devo dividere con mia moglie a casa. Adesso sono pronto e accetto. Quando ho deciso di dire basta? Negli ultimi 10 giorni. Purtroppo non ho potuto finire in campo. Cosa ho passato oggi era troppo bello. Un ricordo per tutta la vita. Per andare a Milanello la macchina va da sola. Ora bisogna trovare altre destinazioni. Sono arrivato con grande responsabilità come un pilota di guidare questa squadra. Quando ero in Usa non volevo tornare in Europa. Poi Mino mi ha convinto di smettere in Europa. Sono andato avanti tre anni. Troppa passione per il calcio. Voglio sempre crescere andare avanti e non sono mai soddisfatto. Mi mancherà la squadra verso Milanello. Ma verrò a salutare la squadra. Futuro nel calcio come dirigente o allenatore? Ora voglio godermela, prendermi il mio tempo e riflettere. Quando si calma la situazione vediamo. Essere allenatore o direttore è una grande responsabilità. Sei più limitato rispetto al calciatore. Non posso venire in Ferrari come allenatore. Ma Ibra può cambiare le regole. Non penso di lasciare il calcio in generale. Il campo sicuro. Ma c'è una scala da fare. Bisogna crescere. Prendiamo tempo e godiamo. Chi può essere un altro Zlatan? Ce c'è solo uno. Non per il mio ego. Ma nessuno sarà mai uguale ad un altro. Sarà un altro tipo di giocatore con un'altra storia. Quando ho iniziato mi paragonano con Van Basten, ma non sono giusti questi paragoni. Poi se arriva un altro Zlatan... per il mio ego no credo. Io ho sempre fatto tutto con Mino. Con lui ho condiviso tutto. Poi è successo quella tragedia e non era uguale. a se era per lui continuavo... perché voleva commissione. Scusa Mino ma era la verità. Il momento più bello col Milan? Un finale come oggi non potevo nemmeno sognarlo. Per un finale così serve un grande feeling col club e con i tifosi. Qui mi sono sempre sentito a casa. Anche se stavo male godevo perché dicevo quando lascerò questo mi mancherà tanto. Oggi hanno tirato fuori il vero Ibra. Il momento arriva quando accetti la situazione. Ma è arrivata da me. Ho detto... adesso è arrivato il momento di godere la vita privata e il calcio in altro modo. C'erano offerte ma non erano interessanti. Adesso voglio solo capire come vivere senza il calcio. ".