Ci sono due modi per battere l'Inter, uno è fare quadrato e l'altro è spezzare il loro ritmo di gioco.
1) Fare densità nella propria metà campo e partire in contropiede lasciando loro il pallino del gioco.
2) Dominare il gioco costringendo i loro centrocampisti a staccarsi dagli attaccanti abbassando il baricentro, vanificando così i lanci lunghi con annesse sponde di Lumamba che, col solo Lautaro di fianco, non avrebbe nessuno da servire.
La prima opzione per me non è praticabile, non abbiamo la fisicità adeguata per proporre quel gioco contro il loro pressing, anche perché il primo errore li manderebbe in porta e perché questa opzione porta inevitabilmente ad avere contro calci piazzati e angoli, e noi facciamo vomitare.
La seconda quindi resta l'unica praticabile, a patto di giocare con Saele e Rebic sugli esterni in modo da forzare Perisic e Hakimi il più indietro possibile in fase di possesso e per poter generare ampiezza e dinamicità nei contropiedi, con Calhanoglu che, a meno di non essere marcato a uomo, sarà libero di smistare la palla in velocità. Ruolo chiave della partita per me, a differenza di quello che molti dicono e scrivono, saranno le fasce e non il centrocampo centrale, perché contro la loro difesa titolare bisogna puntare moltissimo sulle combinazioni terzino-ala per generare superiorità numerica e entrare in area di rigore/zona cross. Oltre al fatto che questo fattore è imperativo per riuscire a costringere gli esterni di centrocampo melmosi a spomparsi il più possibile e a stare il più lontano plausibile dalla nostra metà campo, spezzando quindi la loro superiorità centrale e l'equilibrio del loro gioco.
Il nostro 4-2-3-1 ha le potenzialità per fare il secondo punto con dovizia, a patto che tutti siano pronti a sacrificarsi e concentrati, senza allungare troppo la squadra. Spezzare il ritmo del gioco avversario, soprattutto contro l'Inter che vive di intensità fisico/nervosa, significherebbe vincere la partita. Speriamo che i nostri giocatori siano carichi, soprattutto mentalmente. Nei derby è la testa che spinge le gambe, non il contrario.
) dietro Beep Beep, un lentipiede assurdo, e calcola che parliamo di (Na)Politano, non del Robben del 2013, ma contro di lui questo sembrava (Na)Politano, il miglior Robben.
