Huffing.Post: "Conte, show da uomo solo al comando."

Ringhio8

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hanno detto che ci sono piu di 50 imprese che si stavano preparando a produrre mascherine.. due avevano gia avuto(settimana scorsa) la licenza per vendere.
penso che per ora siano destinate alla sanita

Buon passo, ma siamo in emergenza dal 31 gennaio, in crisi vera dal 21 febbraio, in lockdown dal'8 marzo, pensarci un poco prima faceva schifo? siamo indietro anni luce su sta cosa, io sono convinto che il 3 maggio forse riapriranno qualcosa, ma il divieto di vivere resterà, la negazione di qualsiasi libertà personale.
 
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Con Hugo sfondi una porta aperta... I Miserabili tocca una vetta raramente raggiunta dalla letteratura... E mi sono sempre chiesto perché mai a scuola come autore venga soltanto sfiorato, se non omesso del tutto (ma forse a quell'età non si è neppure in grado di comprenderlo appieno).

Caduta all'inferno e redenzione... Un uomo buono trasformato dalle ingiustizie della vita in un mostro e poi salvato da un piccolo gesto di un uomo di fede...

Uno dei primi romanzi interamente incentrato sugli "ultimi" della società e sulla miseria e per questo pure criticato ai tempi dalle elite.

Ricordo sempre la parte sui candelabri e sull'animo di Jean - da tempo ormai piegato al male - che va in pezzi di fronte ad un gesto di sincera bontà:

"Valjean pianse a lungo, pianse calde lacrime, pianse a singhiozzi, con più debolezza di una donna, con più spavento di un bimbo.
Mentre piangeva, la luce si faceva finalmente intera nel suo cervello, una luce straordinaria, una luce meravigliosa e terribile al tempo stesso.
La sua vita passata, il suo primo fallo, la sua espiazione, il suo abbrutimento esteriore, il suo indurimento interiore, la sua scarcerazione rallegrata da tanti pianti di vendetta, ciò che gli era successo dal Vescovo, l'ultima cosa che aveva fatto, quel furto di quaranta soldi ad un ragazzo, delitto tanto più vile e tanto più mostruoso in quanto veniva dopo il perdono del Vescovo, tutto ciò gli tornò dinnanzi e gli parve chiaramente, ma in una chiarezza mai conosciuta prima.
Guardò la sua vita, e gli parve orribile; la sua anima, e gli parve spaventosa. Tuttavia sorgeva un'alba di dolcezza su quella vita e su quell'anima. Gli sembrò di vedere Satana alla luce del Paradiso.
"

Mi emoziona ancora... Magnifique!

Eh fratello, stai parlando del mio libro preferito in assoluto eh! L’ho letto 2 volte interamente, ho visto ogni riproduzione cinematografica, l’ho studiato e sono un amante del meraviglioso musical di successo planetario. Jean valjean è l’eroe vero, è l’uomo che trova la redenzione dopo essere caduto nel baratro: c’è speranza per tutti. È il personaggio totale. La scena che tu narri, quella del candelabri, è il motore di tutto il processo: il vescovo Benvenuto Miriel è l’unico che intravede il lui qualcosa di buono e riscatta la sua anima per Dio al prezzo dei candelieri. Magnifico, ho i brividi mentre scrivo. A quel punto il nome Jean Valjean assume il significato di redenzione e riscatto perché Jean vale Jean finalmente. Poi il titolo rende bene l’idea perché narra dei miserabili in accezioni diverse, dall’infame Thenardier, allo stolto Javert, dal malcapitato valjean alla povertà Fantine ecc, tutti miserabili a loro modo. Solo il vescovo si erge sopra di tutti..
 
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