Ma non intendevo estinzione nel senso che i robot ci si rivolteranno contro sterminandoci.
Se in un Paese come l’Italia con 60 milioni di abitanti e 22 milioni di lavoratori si sostituisce l’80% dei mestieri con la IA, si hanno 17,6 milioni di disoccupati senza reddito. Mi pare evidente quale sarebbe l’epilogo.
A meno che non si voglia sostenere che ci sarebbero risorse economiche in quantità tali che uno Stato come l’Italia potrebbe fare assistenzialismo mantenendo 17,6 milioni di giratori di pollici professionisti e dando loro un potere d’acquisto simile a quello attuale per poter mantenere tutto il baraccone economico-industriale. Anzi, in realtà il potere dovrebbe essere aumentato in misura proporzionale all’aumento della produttività, quindi lo Stato dovrebbe elargire risorse economiche superiori a quelle che attualmente ognuno percepisce con il proprio lavoro.
PS: mi sorprende che un uomo di altri tempi come te consideri quello di lavorare la terra un mestiere degradante. Io lo considero uno dei mestieri più nobili. Prodursi il cibo da sé, con il proprio lavoro e le proprie conoscenze nella gestione delle colture dev’essere un’enorme soddisfazione. E, peraltro, il sapersi produrre il cibo da sé è un’abilità che darebbe un enorme vantaggio in termini di sopravvivenza in caso di tracollo del sistema produttivo.
La soluzione è molto semplice, di una tale semplicità che ovviamente non verrà percorsa.
Basta aumentare gli stipendi e vedere i prezzi scendere, come sarebbe giusto accadesse. Visto che la IA è infinitamente più efficiente degli umani nello svolgere le attività (come viene detto), è logico che dovresti vedere tutto a prezzi più accessibili. Con la IA, come dicono tutti, dovresti lavorare meno o affatto, riuscendo a campare uguale facendo sempre meno. Almeno questo è quello che propagandano gli invasati che credono che dall'oggi al domani gli algoritmi ti tirano fuori le soluzioni a tutti i problemi del pianeta.
Invece gli stipendi scendono perché le aziende fanno cartello, e gli stipendi se li beccano i supermegamanagers che ottengono premi quando buttano fuori la gente o la tengono in regime di precarietà, perché questo consente all'azienda stessa (leggi: i soliti delinquenti) di magnarsi tutti i guadagni.
Altrimenti come fanno i grandi signori a comprarsi le barche e le Lamborghini, che costano sempre di più, con i marchi del lusso che non accennano alla minima crisi quando dovrebbero essere i primi a sparire, eh.
E per i prezzi, invece, salgono alle stelle e adesso un sacchetto di frutta ti costa un occhio della testa. Tutto con le solite scuse di guerre e pandemie.
In questi ultimi tempi ho avuto modo di notare robe assurde, tipo:
- un collirio per gli occhi, 39 €
- una placca di plastica per la presa di corrente, 23 €
- tassa rifiuti, aumentata, laddove parlano di risparmi per via della raccolta differenziata
Qualcuno mi spieghi come siano possibili queste robe. La sensazione è che quando entrerà in pista la IA, i prezzi saliranno ancora di più, badalà.
PS
Per quanto riguarda la coltivazione della terra, io non la ritengo dequalificante, semmai è la maggioranza della gente che lo fa, cercando di ottenere il solito impiego d'ufficio per ovvie ragioni. Per la mia mentalità, un contadino dovrebbe guadagnare quanto un ingegnere.
Strano, eh.
Magari così la smetti di darmi del fassista retrogrado, quando questo è un concetto che dovrebbe stare in cima ai pensieri dei maledetti sinistroidi, che invece applaudono alla Carola o quando esce fuori il Bill Gatez che mette in saccoccia sempre più finanziamenti per le sue idee idiote contro l'uomo.