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Chiaro, ma anche così: in un ambiente familiare devono esserci padre e madre.E io ti ripeto che in Natura non sempre c’è corrispondenza tra chi procrea e chi si prende cura della prole.
Già quando un genitore viene a mancare non è raro che i figli, specialmente se in tenera età, ne risultino condizionati.
Figurarsi farli crescere in una coppia dove il concetto di padre e madre non esiste nemmeno.
Il bene del minore è quello di crescere in una famiglia che gli dia i punti di riferimento necessari che ogni bambino dovrebbe avere.Io trovo aberrante preferire un minore senza famiglia a un minore con una famiglia non rispondente ai propri canoni socio-culturali-morali. Ma son punti di vista, eh. Però non fare l’ipocrita dicendo che ti interessa il bene del minore.
Le coppie omosessuali non sono una famiglia.
E lo ripeto, non si tratta di canoni socio-culturali-morali. Si tratta di natura.
I condizionamenti socio-culturali-morali sono di chi considera l'omosessualità una componente naturale in un assetto genitoriale, sfruttando la legislazione per alterare quello che la natura ha stabilito.
Un po' come la transessualità che non esiste in natura, ma ci viene propinata come la nuova normalità.