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Prosegue la trattativa che porterà alla formazione del governo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Il nuovo primo ministro, che metterebbe d'accordo i due partiti potrebbe essere Enrico Giovannini, ex presidente Istat e Ministro del lavoro del governo Letta, nome che non dispiace ai grillini i quali sperano in un Conte-bis.
Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.
Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.
Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.
Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.