Governo M5S-PD: i primi nomi

fabri47

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Prosegue la trattativa che porterà alla formazione del governo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Il nuovo primo ministro, che metterebbe d'accordo i due partiti potrebbe essere Enrico Giovannini, ex presidente Istat e Ministro del lavoro del governo Letta, nome che non dispiace ai grillini i quali sperano in un Conte-bis.

Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.

Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.
 

fabri47

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Prosegue la trattativa che porterà alla formazione del governo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Il nuovo primo ministro, che metterebbe d'accordo i due partiti potrebbe essere Enrico Giovannini, ex presidente Istat e Ministro del lavoro del governo Letta, nome che non dispiace ai grillini i quali sperano in un Conte-bis.

Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.

Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.
Mammamia...
 

gabri65

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Prosegue la trattativa che porterà alla formazione del governo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Il nuovo primo ministro, che metterebbe d'accordo i due partiti potrebbe essere Enrico Giovannini, ex presidente Istat e Ministro del lavoro del governo Letta, nome che non dispiace ai grillini i quali sperano in un Conte-bis.

Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.

Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). . Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.

:muhahah:

Mi ricorda qualcosa che avevo scritto nel post di ieri ...
Ma certo, è Salvini che ha staccato la spina, il resto sono teorie del complotto.

Poveri noi.
 

fabri47

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Come si fa a fare un governo con un partito diviso in due? C'è da dire che mi aspettavo peggio per gli interni. Su Padoan, no comment...
 

Clarenzio

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Prosegue la trattativa che porterà alla formazione del governo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Il nuovo primo ministro, che metterebbe d'accordo i due partiti potrebbe essere Enrico Giovannini, ex presidente Istat e Ministro del lavoro del governo Letta, nome che non dispiace ai grillini i quali sperano in un Conte-bis.

Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.

Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). . Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.

Esempio fulgido di come in politica ci si abbassi le braghe per una poltrona.

Tra i punti che il Movimento ha promesso di far sottoscrivere ai nuovi alleati nel futuro programma di governo ci sono sogni a mio parere irrealizzabili, per cui vorrò vedere come, per esempio, troveranno un accordo col PD per un'Italia 100% "rinnovabile", sulla risoluzione dell'atavico problema dei rifiuti in alcune realtà del centro-sud, sul caso dei raiders ed altri lavoratori che non rientrano in nessuna categoria e toccano interessi che vanno al di là delle nostre spicciole questioni nazionali.

Altro che TAV, sarà un bagno di sangue questo governo.
 

fabri47

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Di Maio: "O taglio dei parlamentari o nessuna alleanza. Al PD già litigano, li conoscevamo già purtroppo...si chiarissero le idee..."
 

fabri47

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Di Maio: "O taglio dei parlamentari o nessuna alleanza. Al PD già litigano, li conoscevamo già purtroppo...si chiarissero le idee..."
Di Maio mi dà l'impressione di quello che, al costo di tenersi la poltrona, è disposto ad ingoiarsi un rospo che non riesce nemmeno lui a deglutire. Come siamo messi...
 

Clarenzio

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Come si fa a fare un governo con un partito diviso in due? C'è da dire che mi aspettavo peggio per gli interni. Su Padoan, no comment...

Minniti è stato da sempre dipinto come l'alternativa "buona" a Salvini. Mai scelta politica (decisa ovviamente dal PD che sul problema immigrazione si era scavato una fossa) fu più logica.
 

admin

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Prosegue la trattativa che porterà alla formazione del governo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico. Il nuovo primo ministro, che metterebbe d'accordo i due partiti potrebbe essere Enrico Giovannini, ex presidente Istat e Ministro del lavoro del governo Letta, nome che non dispiace ai grillini i quali sperano in un Conte-bis.

Per quanto riguarda la scelta dei ministri, ci potrebbe essere un ritorno, ossia quello di Marco Minniti ministro degli Interni, il quale ha svolto lo stesso ruolo nel governo Gentiloni ed è gradito al M5S, anche se Renzi spinge per Raffaele Cantone premier e Franco Gabrielli agli Interni. Luigi Di Maio potrebbe rimanere al suo posto, ossia al ministero del lavoro, ma stavolta sarebbe disposto, dopo i no a Salvini, a rimpiazzare Danilo Toninelli ai Trasporti e portarlo capogruppo in Senato.

Vicepremier uno tra Enzo Amendola (quota Gentiloni) o Marina Sereni (appoggiata da Franceschini). Come ministro dell'Economia, il PD vorrebbe il ritorno di Pier Carlo Padoan, ma troverebbe la netta opposizione dei grillini.

Che siano maledetti i 5 stalle.
 
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