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Gli Usa temono per la tenuta della coalizione per l’Ucraina, e stanno tentando di fare pressione su Kiev perché mostri apertura ai negoziati con la Russia. L’amministrazione di Joe Biden, secondo quanto rivelano fonti informate al Washington Post, sta incoraggiando privatamente i leader ucraini a segnalare pubblicamente un’apertura a negoziare con la Russia e a non dichiarare più che si rifiutano di partecipare ai colloqui di pace a meno che Vladimir Putin non venga rimosso dal potere. La richiesta dei funzionari americani, spiega il Wp, non mira tanto a spingere Kiev al tavolo delle trattative, ma è un tentativo calcolato per garantire al governo di Zelensky di mantenere il sostegno dei Paesi i quali non vogliono che la guerra continui ancora a lungo. I funzionari statunitensi condividono la valutazione delle controparti ucraine secondo cui Putin, per ora, non è serio riguardo ai negoziati di pace. Tuttavia ritengono che il veto espresso da Zelensky sullo zar del Cremlino abbia creato preoccupazione in alcune parti dell’Europa, dell’Africa e dell’America Latina, dove gli effetti della guerra in termini di costo della vita e carenze alimentari si fanno sentire. L’agenda di Biden a rischio: per il 48% dei repubblicani gli Usa fanno troppo per l’Ucraina.