Sei rimasto al 2017/2018, è cresciuto molto e l’hanno notato tutti, compresi suoi ex superdetrattori come orgogliomilanista. So benissimo che non ti muoverai mai di un millimetro da questa posizione e va bene così.
In ogni caso nessun top club che voglia tornare al top cede i propri migliori giovani, che si chiamino Donnarumma, Theo, Kessie, Bennacer ecc.
Quello lo fanno le Rome o i Dortmund (che addirittura lasciò andare Lewandowski a zero al Bayern Monaco), non le nobili decadute che stanno rinascendo. Ma questo lo sanno benissimo anche in società.
Cedere Donnarumma oggi sarebbe come se nell’86 avessimo ceduto uno dei giovani del Milan di Farina (Tassotti, Baresi, Maldini, Costacurta) che poi comporranno l’ossatura del grande Milan Berlusconiano.
Oggi vendere uno qualsiasi dei nostri migliori giovani, che sia giocatore di movimento o no, sarebbe auto sabotaggio, anche perché siamo una macchina perfetta che non va toccata negli ingranaggi cardine.
Sarà meglio rendersi conto che se nessun top club cede i propri migliori giovani un motivo ci sarà. Ed è la differenza tra i top club (che sono un punto di arrivo) e le provinciali o le stelle di seconda grandezza (Borussia Dortmund, Atletico, Arsenal ecc) che per i giocatori sono un punto di passaggio.