Il Milan si è trasformato, nella più classica concezione iperprogressista, in una piccola multinazionale autoreferenziale con struttura piramidale rovesciata, tutti managers a blaterare del nulla.
"Piccola" perché in realtà non abbiamo più nessuno, differentemente da prima dove c'erano parecchi personaggi operativi e competenti.
Questo è un altro, poteri illimitati ma non combina un accidente, e se le cose vanno male, si scarica verso l'esterno. Tipo gettare l'immondizia dalla finestra.
In pratica, non fai un accidente, se fai qualcosa commetti minchiate, e le minchiate le pagano altri. Poiché nessuno paga realmente (essendo Fonsega un altro ingranaggio ammaestrato), la squadra continua a degradare.
Questi hanno preso il calcio come fogli excel da gestire sul PC. Mica vedono i giocatori, vedono i numeri. Mettiamo in campo i numeri ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Facciamo schifo al canzo.
E non li cambi, eh, quando sei a quei livelli ti possono spaccare la testa contro il muro ma non cambi, da come sono ottusamente convinti che la loro idea è giusta. Magari nel loro profondo capiscono che così non si va avanti, ma devono essere fedeli al giuramento di fedeltà verso questa politica oscena da aziendalismo fanatico occidentale.
Fosse capitato al PSG, tira via. Ma proprio all'AC Milan 1899, il fulgido esempio di un club più di altri fondato su valori morali e umani.