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Gattuso sbotta:"Non sono a mio agio. De Laurentis non ha gestito ben
Un Gattuso al veleno a fine partita. Ecco le sue dichiarazioni chiavi sul momento a Napoli.
"Vengo massacrato puntualmente tutti i giorni, prendo schiaffi a destra e a manca. Siccome si smanetta tanto, ai giocatori qualcosa resta. Io non leggo nulla, se mi arriva qualcosa mi arriva perché me lo manda il mio avvocato. Io devo lavorare, poi se non vinco con Genoa e Atalanta, e mi tocco per non portarmi sfortuno, torno di nuovo in discussione. Io non faccio discussioni, ma sta tarantella è iniziata da un mese a questa parte. Mi citano addirittura la pescheria, posto che ci vuole classe per venire a mangiare. Poi mi dicono che sto morendo e non posso allenare. Se qualche tifoso da tastiera in lockdown non sa cosa fare e vuole fare offese gratuite e personali non lo posso accettare, perché sono state scritte cose pesanti. Io non sono legato ai contratti, voglio fare il mio lavoro e sono legato alle emozioni. Quando sto bene in un posto so dare il massimo. Mi sento a mio agio quando sono a Castelvolturno con i miei giocatori. Per tutto il resto non mi sento a mio agio e non mi piace l'aria che si respira. De Laurentis? Il rapporto col presidente è sempre stato un bel rapporto. Non posso negare che negli ultimi 20 giorni da parte mia per tutto quello che è successo c'è. Sono un suo dipendente, non mi ha fatto mai mancare nulla. Gli ho chiesto un giocatore e me l'ha dato. Io anche se non ho firmato il rinnovo, non ho parlato con nessuno anche se qualche appuntamento lo avevo. Non è stata gestita bene la cosa dal presidente, dico solo questo".
Un Gattuso al veleno a fine partita. Ecco le sue dichiarazioni chiavi sul momento a Napoli.
"Vengo massacrato puntualmente tutti i giorni, prendo schiaffi a destra e a manca. Siccome si smanetta tanto, ai giocatori qualcosa resta. Io non leggo nulla, se mi arriva qualcosa mi arriva perché me lo manda il mio avvocato. Io devo lavorare, poi se non vinco con Genoa e Atalanta, e mi tocco per non portarmi sfortuno, torno di nuovo in discussione. Io non faccio discussioni, ma sta tarantella è iniziata da un mese a questa parte. Mi citano addirittura la pescheria, posto che ci vuole classe per venire a mangiare. Poi mi dicono che sto morendo e non posso allenare. Se qualche tifoso da tastiera in lockdown non sa cosa fare e vuole fare offese gratuite e personali non lo posso accettare, perché sono state scritte cose pesanti. Io non sono legato ai contratti, voglio fare il mio lavoro e sono legato alle emozioni. Quando sto bene in un posto so dare il massimo. Mi sento a mio agio quando sono a Castelvolturno con i miei giocatori. Per tutto il resto non mi sento a mio agio e non mi piace l'aria che si respira. De Laurentis? Il rapporto col presidente è sempre stato un bel rapporto. Non posso negare che negli ultimi 20 giorni da parte mia per tutto quello che è successo c'è. Sono un suo dipendente, non mi ha fatto mai mancare nulla. Gli ho chiesto un giocatore e me l'ha dato. Io anche se non ho firmato il rinnovo, non ho parlato con nessuno anche se qualche appuntamento lo avevo. Non è stata gestita bene la cosa dal presidente, dico solo questo".