Ma non capisco cosa intendi...i genitori separati devono trovare una soluzione x il loro figlio, se non ci riescono di comune accordo è ovvio e normale che intervenga il tribunale. Forse non è chiaro che il giudice non ha deciso contro la madre ma ha deciso nell'esclusivo interesse del figlio. Che è il compito del giudice
Non lo condivido, tutto qua.
E non lo condivido perché non capisco le logiche del giudice e le certezze che lo hanno portato a questa decisione .
Non siamo di fronte a una spaccatura tra due genitori dove magari uno spinge affinché studi dopo la terza media mentre l'altro spinge affinché vada a lavorare e non siamo nemmeno al cospetto di una diatriba se vaccinare o meno il minore contro il tetano.
Non siamo insomma in uno di quei casi in cui il giudice possa ragionare con scienza e coscienza e possa anche prendersi il potere di innalzarsi idealmente sopra una mamma incapace di avere lucido spirito critico .
La questione sulla vaccinazione è una questione aperta, nuova e delicata che ci sta mettendo spesso gli uni contro gli altri e non abbiamo nemmeno elementi in mano per capire chi sta nel giusto e chi nel torto.
Lo stato per ora non ha nemmeno imposto l'obbligo della vaccinazione anche se in molti contesti e per molte categorie di persone possiamo parlare di obbligo mascherato.
Quindi quanto successo a questa famiglia e a questo bimbo in un certo senso è storico e apre un precedente clamoroso: un giudice, e quindi lo stato, sta asserendo che ci si debba vaccinare.
Cosa mi sarei aspettato?
Che il giudice non si esprimesse o che comunque, visto che i genitori sono spaccati tra loro, avesse optato per il no.
In questi casi servono due 'si' e nessun giudice del mondo può sostituirsi ad una mamma capace di intendere e volere e che quotidianamente bada alla crescita del figlio.
Ma è un bimbo nato da una unione o è un figlio della lupa ?
Per me è gravissimo quanto è accaduto.
Il giudice, e quindi lo stato, si sono pure assunti le responsabilità qualora malauguratamente accadesse qualcosa?