Coi “lavori forzati” faresti un favore ai criminali. Lavorando ci si tiene impegnati per quelle 8-10 ore e nel giro di pochissimo tempo diventa una routine di vita che può ricordare quella della vita normale. È molto molto molto peggio restare 22-23 ore al giorno chiusi in cella a non fare una mazza.
Non a caso il lavoro fuori dal carcere attualmente è un premio per i detenuti che ne hanno i requisiti.
Lo capisco, non è punitivo.
E' una scelta, punirli in cella (campandoli a vita a nostre spese) o usarli per guadagnarci.
Certo se prendiamo questo mostro o quei due maledetti di Satana dei fratelli Blanchi la voglia di tenerli in cella il più a lungo possibile è tanta.
Ma bisognerebbe davvero capire se i due fratellini stanno effettivamente soffrendo, se questo è lo scopo. Sicuramente gli hai tolto la libertà (di scopare, di andare a zonzo etc). Ma queste libertà sarebbero ugualmente perse anche coi lavori forzati.
Siamo sicuri che non li faremmo soffrire di più costringendoli a coltivare i campi dal lunedì al sabato?
Sono sinceramente curioso di capire se se la passano male, o se non si siano abituati proprio a quella routine di vita che citavi per il lavoro forzato. Con la differenza che come funziona attualmente lo Stato ci rimette.
Il bello è che fra qualche anno li riavremo di nuovo per strada ad appestare e infettare il territorio con la loro maligna presenza; perché possiamo dare per scontato che fuori dal gabbio torneranno al crimine.