Il fatto è che, e credo lo sai bene anche tu, la dinamica economia-vittoria è, diciamo così, "non lineare".
Se spendi 50, arrivi a metà classifica. Se vuoi vincere non basta spendere 100, devi spendere 150/200.
La mia paura atavica con queste proprietà farlocche è che vogliano rimanere in un ambito di spesa (e di ricavo) tale per cui alla fine qualcosina gli rimane in tasca, magari senza retrocedere, rimanendo cioè competitivi il minimo sufficiente per sostentare questo eterno precariato che ti fa arrivare 3^, 4^, e a volte ti fa vincere lo scudetto "per caso".
Calibrano le cose in modo che non vanno mai a rimessa, ma l'investimento per la vittoria non è contemplato perché pericoloso, e in più appunto ti farebbe entrare in una ottica dove il risultato conto più del libro contabile.
Magari vogliono crescere per ricavare di più, e cresce anche la squadra, ma la vittoria non è mai l'obiettivo principale.