Feltri:"I ciclisti mi piacciono solo investiti".

mil77

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Che mestiere fai? Il soccorritore? Il medico di 118? Perché l'esperienza personale può dirti una cosa, ma i dati ISTAT sono un'altra cosa e hanno, oggettivamente, un'altra valenza. E i dati dicono che i morti (oltre 2100 su 3000) stanno sui mezzi a motore (auto e moto), a riprova del fatto (ovvio a qualsiasi analisi logica e obiettiva) che le combo letali sulla strada siano rappresentate da DISTRAZIONE ed ECCESSO DI VELOCITÀ.
Va cambiata la mentalità alla guida, bisogna CHIEDERE rispetto delle regole e sanzioni in caso di violazioni certe per tutti.
Da lì e solo da lì in poi si ragiona su chi sia più o meno indisponente per strada.
Faccio il liquidatore di sinistri mortali. Sono andato a contare i sinistri 2024 che ho in carico, il 72%, riguardano pedoni ciclisti e motociclisti. E lasciamo stare i monopattini che ultimamente è un disastro. Tu tra i dati (che non mi metto qui a discutere quanto siano veritieri) citi scontri tra veicoli a motore, ma quanti sono motociclisti?
 

mil77

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Se sostieni questo, o non guidi su strade italiane o sei uno di quelli che non guarda la strada mentre guida… :asd:
Io ogni giorno in macchina vedo centinaia di violazioni delle norme sulla circolazione stradale da parte di automobilisti. Qui a Milano, come in tutte le grandi città italiane nelle quali ho guidato, a stento si rispettano le corsie. Tra le violazioni quotidiane che vedo mentre guido: tre/quattro colonne su strade a due corsie, gente che si infila e ti supera da ogni parte, gente che non mette una freccia neanche se minacci di sterminare la famiglia, gente che non rispetta le precedenze neanche alle rotatorie e via dicendo.
Non capisco il nesso con quello di cui si parlava. Parli di violazioni di automobilisti che al massimo possono provocare un indente con danni materiali. Noi stavamo parlando di violazioni di ciclisti che x quello rischiano la vita.
 

mil77

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Anche su questo tema si manifesta l’atteggiamento tipico italiano per il quale è sempre colpa di chiunque tranne che di se stessi. “Io non vado in bicicletta, quindi sono i ciclisti la causa di tutti i mali”.
Che poi, almeno per me, il bello di andare in bicicletta è lo stare in mezzo alla natura. In centro città o su strade molto trafficate non ci andrei neanche se mi pagassero, anche perché non mi sono mai sentito al sicuro sapendo come la gente guida. Quando c’è bel tempo, mi carico le biciclette in macchina e porto i miei figli a fare una bella pedalata in mezzo alla natura.

Detto questo, una delle prime cose che andrebbe cambiata, insieme alle sanzioni per le violazioni delle norme sulla circolazione, è il sistema dei rinnovi. È assurdo che per ottenere il rinnovo sia sufficiente l’idoneità fisica senza alcuna verifica delle reali competenze alla guida e dell’effettiva conoscenza delle norme sulla circolazione.
Se ti riferisci a me io in bici vado eccome, solo che spesso vado nei boschi e quando vado in strada, anche x deformazione professionale, rispetto il codice della strada.
Sui rinnovi invece hai assolutamente ragione è uno dei più grossi problemi che ci sono sulla strada. Tanti, ma tanti, a cui rinnovano la patente x le regole in vigore non potrebbero averla o dovrebbero averla con validità limitata
 

sampapot

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lo sappiamo...i ciclisti stanno sul caxxo a tutti.....mai in fila indiana, bisogna sempre rallentare e superarli a debita distanza....proprio perché ne muoiono tanti sulle strade, perché non creare per loro delle ciclabili? saremmo tutti contenti
 

Ruuddil23

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Feltri risponde alle critiche con una lunga lettera:
"Il PD vuole le mie dimissioni? Per i progressisti fare opposizione consiste in questo: contestare la persona sulla base di un cavillo qualsiasi che viene trasformato in motivo di scandalo, di indignazione, di rivoluzione. E quando uso questo ultimo termine non esagero, dal momento che è sovversivo volere ad ogni costo che un individuo eletto dal popolo sovrano si ritiri e rinunci al ruolo e ai doveri che gli sono stati assegnati dagli elettori in quanto con una parolina ha urtato la sensibilità fin troppo acuta dei radical-chic. Vado avanti, non soltanto non correggo, ma ribadisco.
A Milano le piste ciclabili rappresentano trappole mortali. Sono disegnate sull'asfalto senza criterio e la loro mancanza di logicità non fa altro che acuire il convincimento, in chi adopera la bicicletta per muoversi o anche il monopattino, di non dovere osservare alcuna basilare norma stradale.
Il motivo? Il motivo è puramente ideologico: c'è il convincimento che essi salveranno il pianeta dal riscaldamento globale, sono ritenuti soggetti virtuosi, gente di sinistra, non rozza e ignorante come quelli che invece vengono indicati quali «fascisti» soltanto perché votano a destra. I ciclisti vengono santificati in quanto lottano, sudando e pedalano contro il collasso del pianeta, contro l'Apocalisse, che si stima arriverà da qui a qualche annetto a causa della nostra incoscienza, del capitalismo, del consumismo, delle macchine, del progresso, della cupidigia dell'Occidente. Peccato che ad oggi la diffusione dell'utilizzo della bici non abbia migliorato la qualità dell'aria ma abbia portato alla crescita del numero di morti e feriti, sulle strade cittadine, di quanti si spostano sulle due ruote ecologiche.
La mia è stata una battuta forse troppo macabra, per questo fuori luogo, forte, ma ormai non si può più dire nulla, tutto suscita riprovazione. Stiamo lì a pesare ogni sillaba.

Abbiamo acquistato il gusto della indignazione, del processo mediatico, della macellazione. È il trionfo di un moralismo esasperato, ostentato, intransigente, che non è sintomo di progresso etico, semmai di oscurantismo."

Ha perfettamente ragione, discorso perfetto. La battuta è stata profondamente infelice perché il problema non sono certo i ciclisti professionisti che devono allenarsi e in certi casi ci rimangono secchi, in allenamento o in gara, ma sono i biciclettari (che certo non possono chiamarsi ciclisti) che usano la bici come mezzo per qualsiasi percorso, anche quelli che potrebbero fare tranquillamente a piedi, e credono che le strade siano le loro, insieme a quei fenomeni dei monopattinari: se qualcuno mette un piede su una pista ciclabile è lesa maestà, mentre loro possono tranquillamente andare in bici sui marciapiedi, fregandosene delle regole.
 
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che disgrazia di battuta, dai ragazzi.. ma come fate a dire che va bene?
ma dai… boh…
 

Alfabri

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Faccio il liquidatore di sinistri mortali. Sono andato a contare i sinistri 2024 che ho in carico, il 72%, riguardano pedoni ciclisti e motociclisti. E lasciamo stare i monopattini che ultimamente è un disastro. Tu tra i dati (che non mi metto qui a discutere quanto siano veritieri) citi scontri tra veicoli a motore, ma quanti sono motociclisti?
Le statistiche dicono 780 motociclisti, oltre 500 pedoni e 212 ciclisti lo scorso anno, per un totale di 1500 persone contro 1331 automobilisti, quindi percentuali non troppo dissimili dalle tue. Il motociclista é chiaramente il più svantaggiato di tutti gli utenti della strada perché unisce le scarse protezioni delle due ruote con la velocità spesso molto elevata degli impatti.
Morti su monopattino? 21
 

Sam

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Al netto di Feltri, che parla senza peli sulla lingua di proposito per far discutere, secondo me si sta perdendo il punto della questione.
Il punto non è se i ciclisti siano o meno fastidiosi. Non lo sono più degli automobilisti che non hanno ancora capito come si guida in presenza di una rotatoria.

Il problema, come al solito, è la totale negligenza e disinteresse verso il codice della strada. Da parte di TUTTI: automobilisti, ciclisti, motociclisti, pedoni e gente in monopattino.

A nessuno frega niente della segnaletica, delle regole e del rispetto verso gli altri.
Così come vedi gente in bicicletta che non rispetta i sensi unici, non rispetta i semafori o persino la presenza di piste ciclabili, preferendo camminare sulla carreggiata, trovi automobilisti che sorpassano appena uno si ferma in presenza di una striscia pedonale, o imbecilli in autostrada che ti segnalano con i fari mentre tu stai sorpassando e sei a 130km/h, mentre loro sono ben oltre il limite.

E questa negligenza è avallata dalla mancanza di controlli. Tanto non frega niente a nessuno.
Ai comuni interessano le ZTL, le strisce blu, fermare i diesel brutti e cattivi e altri modi rapidi per fare cassa a scapito della cittadinanza.
Nessuno pensa invece alla viabilità, sia in termini di rispetto delle regole, come dicevo sopra, che in termini di riparazione del manto stradale.
D'altronde, i comuni li capisco pure. Un morto lo si fa finta di piangere al funerale e poi ce lo si dimentica. Fare le cose per bene, invece, costa. E devi pure pensare alla manutenzione.
 
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