Faivre: "Avrei voluto esserci al derby..."

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Giangy

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Romain Faivre, obbiettivo numero uno del Milan per rinforzare la trequarti a gennaio, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco una piccola anticipazione: "Il derby? Avrei voluto esserci... io mi sto preparando, perché quando Maldini chiama..."

L’intervista completa

Derby?
«Che spettacolo, avevo voglia di esserci pure io in campo. Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan».
Preferisce giocare da trequartista, ala o mezzala?
«Sono a mio agio nel cuore del gioco, ma la polivalenza è una qualità nel calcio moderno. L’importante è esprimere la creatività per aiutare la squadra».
Meglio un gol, un assist o un dribbling?
«Un tempo avrei detto il dribbling, oggi gol e assist».
Chi sono i suoi idoli?
«Ronaldinho. Con lui ho amato il calcio. Da tifoso parigino mi ispiravano i suoi dribbling, la visione del gioco, l’efficacia per far gol e farne fare. In camera avevo tutti i suoi poster dal Psg, al Barcellona al Milan».

Adesso è lei ad essere corteggiato dal Milan.
«Fa davvero piacere sapendo che la mia carriera è iniziata di fatto solo la scorsa stagione».
Poi il trasferimento è saltato, ma sta facendo meglio della scorsa stagione.
«Sono convinto che per imporsi in squadre come il Milan bisogna prepararsi in anticipo. Così ho un preparatore atletico personale tre volte a settimana, un nutrizionista per mangiare sano, ma non cucino io...Infine un preparatore mentale per imparare a gestire meglio emozioni e pressione tipiche dei grandi club come il Milan».
Nel Milan ci sono già molti francesi.
«Conosco Ballo-Touré dai tempi del Monaco. Mi dice che il Milan è una grande società, con grandi ambizioni, con tifosi fantastici. Anch’io sono ambizioso. Insomma, c’è tutto perché funzioni».

Al Mondiale ci pensa?
«Fino a un anno fa ero l’unico a crederci. Ma sono molto ambizioso e nella vita è importante credere nei sogni. La Serie A può aiutarmi a realizzarli. Ma nel calcio si va per tappe. Il 21 affronto il Lens, poi a gennaio vedremo».
Questo mi fa pensare, che ci sia già più di una trattativa per Gennaio.
 

Lineker10

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Non lo conosco, spero solo che venga a dare brio sull’ala destra, perché ne abbiamo assolutamente bisogno
Per come l'ho visto giocare, è un trequartista abbastanza classico. Per me sarebbe il secondo trequartista centrale in rosa con Brahim..

Per stare in fascia in una squadra come la nostra lo vedo parecchio parecchio mancante sul piano atletico.

Pero è un giocatore davvero molto intelligente e di classe, sarebbe una bella aggiunta alla nostra squadra, porterebbe qualità sulla trequarti. Quando manca Brahim vediamo che è un casino per noi.
 

koti

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Per come l'ho visto giocare, è un trequartista abbastanza classico. Per me sarebbe il secondo trequartista centrale in rosa con Brahim..

Per stare in fascia in una squadra come la nostra lo vedo parecchio parecchio mancante sul piano atletico.

Pero è un giocatore davvero molto intelligente e di classe, sarebbe una bella aggiunta alla nostra squadra, porterebbe qualità sulla trequarti. Quando manca Brahim vediamo che è un casino per noi.
Pensavo fosse un esterno. Ma quindi Adli che lo abbiamo preso a fare?
Uno che parla così o è pazzo o è già del Milan
Spero sia un'intervista concordata. Immaginate se fosse un calciatore del Milan a parlare così... Lo avremmo massacrato, giustamente.
 

Lineker10

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Pensavo fosse un esterno. Ma quindi Adli che lo abbiamo preso a fare?

Spero sia un'intervista concordata. Immaginate se fosse un calciatore del Milan a parlare così... Lo avremmo massacrato, giustamente.
Ti direi che in generale cerchiamo giovani con buone qualità tecniche che costino poco.
 
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Per come l'ho visto giocare, è un trequartista abbastanza classico. Per me sarebbe il secondo trequartista centrale in rosa con Brahim..

Per stare in fascia in una squadra come la nostra lo vedo parecchio parecchio mancante sul piano atletico.

Pero è un giocatore davvero molto intelligente e di classe, sarebbe una bella aggiunta alla nostra squadra, porterebbe qualità sulla trequarti. Quando manca Brahim vediamo che è un casino per noi.

mi fido del tuo giudizio e lo ritengo il secondo rinforzo importante il cambio a Diaz, quindi ben venga.

ma per me il primo rinforzo in assoluto deve arrivare questa benedetta ala destra, in qualsiasi modo
 

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Romain Faivre, obbiettivo numero uno del Milan per rinforzare la trequarti a gennaio, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco una piccola anticipazione: "Il derby? Avrei voluto esserci... io mi sto preparando, perché quando Maldini chiama..."

L’intervista completa

Derby?
«Che spettacolo, avevo voglia di esserci pure io in campo. Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan».
Preferisce giocare da trequartista, ala o mezzala?
«Sono a mio agio nel cuore del gioco, ma la polivalenza è una qualità nel calcio moderno. L’importante è esprimere la creatività per aiutare la squadra».
Meglio un gol, un assist o un dribbling?
«Un tempo avrei detto il dribbling, oggi gol e assist».
Chi sono i suoi idoli?
«Ronaldinho. Con lui ho amato il calcio. Da tifoso parigino mi ispiravano i suoi dribbling, la visione del gioco, l’efficacia per far gol e farne fare. In camera avevo tutti i suoi poster dal Psg, al Barcellona al Milan».

Adesso è lei ad essere corteggiato dal Milan.
«Fa davvero piacere sapendo che la mia carriera è iniziata di fatto solo la scorsa stagione».
Poi il trasferimento è saltato, ma sta facendo meglio della scorsa stagione.
«Sono convinto che per imporsi in squadre come il Milan bisogna prepararsi in anticipo. Così ho un preparatore atletico personale tre volte a settimana, un nutrizionista per mangiare sano, ma non cucino io...Infine un preparatore mentale per imparare a gestire meglio emozioni e pressione tipiche dei grandi club come il Milan».
Nel Milan ci sono già molti francesi.
«Conosco Ballo-Touré dai tempi del Monaco. Mi dice che il Milan è una grande società, con grandi ambizioni, con tifosi fantastici. Anch’io sono ambizioso. Insomma, c’è tutto perché funzioni».

Al Mondiale ci pensa?
«Fino a un anno fa ero l’unico a crederci. Ma sono molto ambizioso e nella vita è importante credere nei sogni. La Serie A può aiutarmi a realizzarli. Ma nel calcio si va per tappe. Il 21 affronto il Lens, poi a gennaio vedremo».
Bello vedere che c'è ancora gente che freme per venire al Milan.
Ti aspettiamo ;)
 
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Romain Faivre, obbiettivo numero uno del Milan per rinforzare la trequarti a gennaio, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco una piccola anticipazione: "Il derby? Avrei voluto esserci... io mi sto preparando, perché quando Maldini chiama..."

L’intervista completa

Derby?
«Che spettacolo, avevo voglia di esserci pure io in campo. Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan».
Preferisce giocare da trequartista, ala o mezzala?
«Sono a mio agio nel cuore del gioco, ma la polivalenza è una qualità nel calcio moderno. L’importante è esprimere la creatività per aiutare la squadra».
Meglio un gol, un assist o un dribbling?
«Un tempo avrei detto il dribbling, oggi gol e assist».
Chi sono i suoi idoli?
«Ronaldinho. Con lui ho amato il calcio. Da tifoso parigino mi ispiravano i suoi dribbling, la visione del gioco, l’efficacia per far gol e farne fare. In camera avevo tutti i suoi poster dal Psg, al Barcellona al Milan».

Adesso è lei ad essere corteggiato dal Milan.
«Fa davvero piacere sapendo che la mia carriera è iniziata di fatto solo la scorsa stagione».
Poi il trasferimento è saltato, ma sta facendo meglio della scorsa stagione.
«Sono convinto che per imporsi in squadre come il Milan bisogna prepararsi in anticipo. Così ho un preparatore atletico personale tre volte a settimana, un nutrizionista per mangiare sano, ma non cucino io...Infine un preparatore mentale per imparare a gestire meglio emozioni e pressione tipiche dei grandi club come il Milan».
Nel Milan ci sono già molti francesi.
«Conosco Ballo-Touré dai tempi del Monaco. Mi dice che il Milan è una grande società, con grandi ambizioni, con tifosi fantastici. Anch’io sono ambizioso. Insomma, c’è tutto perché funzioni».

Al Mondiale ci pensa?
«Fino a un anno fa ero l’unico a crederci. Ma sono molto ambizioso e nella vita è importante credere nei sogni. La Serie A può aiutarmi a realizzarli. Ma nel calcio si va per tappe. Il 21 affronto il Lens, poi a gennaio vedremo».
Parla già da milanista, molto bene.
Ottimo giocatore, speriamo venga a darci una mano già a gennaio, a questo punto.
 
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Romain Faivre, obbiettivo numero uno del Milan per rinforzare la trequarti a gennaio, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco una piccola anticipazione: "Il derby? Avrei voluto esserci... io mi sto preparando, perché quando Maldini chiama..."

L’intervista completa

Derby?
«Che spettacolo, avevo voglia di esserci pure io in campo. Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan».
Preferisce giocare da trequartista, ala o mezzala?
«Sono a mio agio nel cuore del gioco, ma la polivalenza è una qualità nel calcio moderno. L’importante è esprimere la creatività per aiutare la squadra».
Meglio un gol, un assist o un dribbling?
«Un tempo avrei detto il dribbling, oggi gol e assist».
Chi sono i suoi idoli?
«Ronaldinho. Con lui ho amato il calcio. Da tifoso parigino mi ispiravano i suoi dribbling, la visione del gioco, l’efficacia per far gol e farne fare. In camera avevo tutti i suoi poster dal Psg, al Barcellona al Milan».

Adesso è lei ad essere corteggiato dal Milan.
«Fa davvero piacere sapendo che la mia carriera è iniziata di fatto solo la scorsa stagione».
Poi il trasferimento è saltato, ma sta facendo meglio della scorsa stagione.
«Sono convinto che per imporsi in squadre come il Milan bisogna prepararsi in anticipo. Così ho un preparatore atletico personale tre volte a settimana, un nutrizionista per mangiare sano, ma non cucino io...Infine un preparatore mentale per imparare a gestire meglio emozioni e pressione tipiche dei grandi club come il Milan».
Nel Milan ci sono già molti francesi.
«Conosco Ballo-Touré dai tempi del Monaco. Mi dice che il Milan è una grande società, con grandi ambizioni, con tifosi fantastici. Anch’io sono ambizioso. Insomma, c’è tutto perché funzioni».

Al Mondiale ci pensa?
«Fino a un anno fa ero l’unico a crederci. Ma sono molto ambizioso e nella vita è importante credere nei sogni. La Serie A può aiutarmi a realizzarli. Ma nel calcio si va per tappe. Il 21 affronto il Lens, poi a gennaio vedremo».
Sarò sincero. Questo ragazzo dal lato umano e professionale mi sta piacendo sempre di meno.
 
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