sul Corriere c'è l'intervista a un professore americano anti-Trump che parla di quello che potrebbe succedere.
innanzitutto può andare avanti fino all'8 dicembre,scadenza entro cui gli stati devono dichiarare i vincitori.
poi la Pennsylvania aveva accettato voti fino a tre giorni dopo,ma la Corte Suprema ha detto che potrebbe rivedere la scelta
possibile riconteggio in Michigan o dove necessario
da notare che anche se gli stati in bilico hanno governatori democratici i loro parlamenti statali sono tutti a guida repubblicana.
quindi potrebbe capitare che dai congressi venga fuori una posizione e i governatori ne abbiano una opposta
ci sono appigli legali,per esempio le schede con il voto di persone chiamate perchè le firme non erano leggibili o non combaciavano alla verifica oppure con timbri poco visibili.
pare che all'ultimo momento al quartiere generale delle Poste siano arrivati 300 mila voti da smistare.
bisogna capire dove sono finiti
pensa che si possa arrivare ad una crisi costituzionale,anche se lui nutre fiducia nel giudice capo Roberts della Corte Suprema e nei senatori repubblicani