Se vogliono combattere l'evasione e il lavoro in nero che iniziassero ad abbassare le tasse, ho un amico che ha fatturato 100k e ne ha dovuti da 43k allo stato di tasse, di quei 57k ha dovuto darne un bel pò per i materiali che ha usato ed altre spese, alla fine per il lavoro che ha fatto quelli "puliti" che gli sono rimasti non erano tanti rispetto allo sbatti che si è fatto, giustamente dice che è lo stato che ti incentiva a lavorare in nero visto che a ad essere onesti e a fatturare fino all'ultimo centesimo ancora un pò e fai la fame, gira che ti rigira a prenderlo nel cù sei tu che lo fai onestamente.
Le tasse fanno parte dei costi, al pari del pagamento dei fornitori e delle bollette. Cosa succede se non si pagano i fornitori e le bollette?
Se una persona non ci sta dentro coi costi, dovrebbe farsi un paio di domande. Io so che il TOT% di quel che incasso se ne va in tasse e, se facessi la fame, prenderei in considerazione l’ipotesi di cambiare mestiere o Paese, o accetterei il fatto di fare la fame. Sarò fesso io, ma MAI mi sognerei di rubare alla collettività.
Poi per carità, ognuno ha la sua idea. Se domani abbassassero le tasse e così facendo si azzerasse l’evasione fiscale, non avrei problemi a dire di essermi sbagliato e sarei anche felice di risparmiare legalmente.
Ma ritengo non andrebbe così perché è una questione di mentalità: oggi si dice “ma perché devo pagare 100 se evadendo pago 60?”, domani si direbbe “ma perché devo pagare 60 se evadendo pago 20?”.
Basta vedere cosa succede con le spese mediche: la gente accetta di pagare in nero a fronte di un “risparmio” del 20-22%, nonostante lo Stato rimborsi il 19%.
E questo dimostra anche che la scusa “eh è lo Stato che incentiva a evadere” è, per l’appunto, una scusa. Per risparmiare 1 euro moltissima gente si venderebbe la madre.