La piccola e mediocre Italia si merita un governo di populisti che hanno basato la propria campagna elettorale sulla demonizzazione della vecchia classe dirigente ed offrendo, andando ben oltre i regalini propugnati a determinate categorie dai precedenti governi, un reddito assicurato per i fancazzisti (ammesso che la corte dei conti confermi il bene placido sulla farraginosa "raccolta fondi" del M5S).
Nulla di nuovo, fu così col primo Berlusconi, lo starnazzante Bossi, il rottamatore Renzi e l'amante della Le Pen Salvini. Peccato che questi ultimi siano dei fanatici (o almeno tale è parte della sua base, per fortuna Di Maio non è come Di Battista), quindi non mi stupirei se cadessero dopo pochi mesi delegittimati da una condotta dissennata e da una gestione della spesa pubblica folle.