1) nell'euro ci siamo entrati senza pistola alla tempia. Anzi, ci volevano tenere fuori.
Assolutamente falso, perché implica una decisione di politica estera del tutto sovrana, cosa che in Italia non esiste dal secondo dopoguerra, se si esclude la parentesi craxiana di Sigonella, e per la quale abbiamo nuovamente pagato un prezzo alto.
Nell'euro ci sei entrato perché le pressioni della finanza internazionale, ben rappresentata dai governi di Sinistra dell'epoca avevano bisogno che l'Italia entrasse, per poi dare il via, con la scusa del libero mercato, alla depauperazione del mercato interno, che avrebbe favorito
la svendita a prezzo di saldo del patrimonio strategico nazionale le
liberalizzazioni, come tanto piace chiamarle alla politica.
Non a caso nello stesso anno di Maastricht, c'era un il direttore generale del Tesoro italiano (un certo Mario Draghi) a deliziare i mercati internazionali sul Britannia, proprio con le privatizzazioni.
2) i prezzi sono raddoppiati per i mancati controlli tipici della nostra politica. Se uscissimo dall'euro tornerebbero a raddoppiare subito e poi ancora.
I prezzi sono raddoppiati per far sì che, nel fantastico mondo degli euroinomani del libero scambio, il latte in polvere scadente olandese venisse a costare meno del prodotto italiano, tanto per fare un esempio.
Non è stata una politica di dilettanti allo sbaraglio, ma una cosa voluta e sistematica.
E no, se uscissi dall'euro, e da quella porcheria di Schengen, non potresti più fare questo giochetto.
Ed è proprio quello su cui contano i malintenzionati per compiacere il proprio elettorato. Poi vai a dire che la gente si è incattivita per le politiche vaccinali. I furbacchioni verrebbero appesi ai lampioni.
Ovviamente i pattriottih che infarciscono le chat di tricolorih e muscolih avranno i soldini all'estero, quindi faranno gli spericolati con i soldini degli altri. Peggio dei comunisti.
I furbacchioni non verrebbero appesi ai lampioni, ma al massimo portati in Parlamento con grandi fette di voti.
Guarda il PD, per esempio.
3) a quel punto noi Italia saremmo soli, ma i politicanti direbbero che la colpa è dei demo-pluto-giudaico-massoni stranieri. Sempre colpa degli altri ovvio.
Soli?
Hai una visione molto piccola del mondo se pensi che esso si fermi a Parigi, Londra e Washington.
E l'Italia avrebbe tutte le carte in regola per avere un suo spazio economico con una sua sfera di influenza.
4) Se non riesci a competere e migliorare la tua produttività ad armi pari, senza il doping monetario di svalutazioni continue allora sei un drogato, un tossicodipendente. Non andrai mai da nessuna parte.
Da quando in Europa si compete ad armi pari?
L'ultima boiata del Prosek croato dovrebbe dare una vaga idea della situazione.
5) alla fine io sono pronto a sopportare chiunque, ma vorrei coerenza.
Se dici che svuoterai l'Italia dai clandestini, devi poi dimostrare di farlo. E devi militarizzare il paese per riuscirci.
In realtà dovresti prima riportare in auge la politica estera e tessere rapporti bilaterali con le nazioni che quei profughi li fanno scappare.
Un paese un po' vecchiotto che si trascina e non lo vedo con un grande spirito militaresco. Tutti vogliono i gradi ed il posto in ufficio, di pronti a sbalzare e fare assalti non ne vedo.
Se invece vuoi officiare messa ed agitare rosari diventi presidente di una NGO e fai il massimo perché gli immigrati si integrino e siano utili all'Italia.
L'altra vuole fare il blocco navale, ma sa cosa sia e cosa comporti nel Diritto Internazionale? Ah, ma noi tireremo diritto, chi se ne frega del Diritto Internazionale? Beh, per fare certe cose devo avere una coesione ed una popolazione di età media giovane che non abbiamo.
Mezzi in vista di un fine. No slogan vuoti, occupazione di posti e problemi irrisolti.
Del diritto internazionale non frega niente a nessuno.
I trattati sono pezzi di carta, diceva un Cancelliere nel '900.
Solo i colonizzati ne fanno una questione realmente vincolante, mentre i colonizzatori se ne fregano altamente. Come con la globalizzazione.