Ma in realtà ha espresso sia critiche che complimenti. Non è che Sinner sia un’entità superiore che non possa essere criticata ma solo idolatrata(e io tifo per Sinner, eh). Questa tendenza a esacerbare gli animi serve ai media per creare un po’ di pepe, creare fazioni nell’opinione pubblica con conseguenti “casi mediatici” e ascolti. Ma si vede che in molti ci cascano, quindi alla fine hanno raggiunto lo scopo e hanno ragione loro(dal loro punto di vista).
Peró Pietrangeli con i suoi giudizi su Sinner ci ha fatto la figura del rosicone.
Quando Sinner, dopo gli us Open, rifiutó di giocare le eliminatorie a Bologna, Pietrangeli lo accusò di snobbare la Coppa Davis, di essere egoista e che rappresentare l’Italia in Davis doveva essere la massima ambizione per un tennista.
Quando poi vinse a Malaga (vincendo contro l’ultimo Djokovic competitivo al massimo) disse che la Coppa Davis attuale valeva poco ed era una manifestazione minore. Non come quando la giocava lui.
Inoltre ad ogni intervista rimarcava che Sinner non avrebbe mai battuto il suo record assoluto di giocatore che aveva vinto più incontri in Coppa Davis. Come se fosse un record incredibile che ogni tennista avrebbe voluto battere, e non, invece, un record che resiste solo perché da oltre 30 anni i giocatori più forti snobbano la Davis.
Panatta ha capito che stava facendo la figura del rosicone ed ora su Sinner esprime giudizi equilibrati, che non vuol dire che lo elogia in modo esagerato, ma solo che lo giudica in modo obiettivo.
Pietrangeli invece non ha saputo scrollarsi di dosso l’immagine del rosicone.
Che poi le vittorie di Sinner mica cancellano la bella carriera che fece Pietrangeli.