La fiera degli infami. A me personalmente disturba molto di più il turco che non Donnarumma: uno almeno è fuori dalle balle, l'altro, da vero cane, è andato dall'altro lato del Naviglio. L'amico di Erdogan ha poi un'arroganza che mi fa innervosire ogni volta che vedo la sua faccia da triglia...
Ma quale cane, fosse stato un cane avrebbe dimostrato fedeltà, piuttosto un verme immondo si è rivelato.
Non capisco sta foga di dare del "cane" come fanno gli islamici con gli "infedeli".
Nemmeno fossimo in Arabia.
”Essere un cane” è un modo di dire consueto nella lingua italiana, riconosciuto anche da alcuni dizionari, per indicare una persona ignobile e spregevole. Ergo, in quanto costrutto della lingua italiana sono libero di usarlo come meglio credo, senza per questo avere sentimenti avversi per l’animale in questione. Fra l’altro, tu stesso hai usato l’immagine del verme servendoti di un modo di dire come ho fatto io, modo di dire che, a sua volta, potrebbe essere contestato nel suo significato letterale.
Onestamente, facevo volentieri a meno di questo tuo intervento.
Grazie per la replica forbita e degna dell' Accademia della Crusca.
Sarà anche come tu dici, e non dubito che tu non abbia sentimenti negativi contro il cane...(e mi fa piacere beninteso)
Tuttavia, se permetti, personalmente da appassionato ed amante della creatura in questione mi dà leggermente fastidio ogni volta che leggo una tale espressione.
Che poi sia riportata anche dai dizionari a me poco interessa francamente.
Il cane ti salva la vita.
Un verme?
Questo per dire che, al di là di considerazioni meramente "tecniche" mi pare che il paragone tra le due espressioni moralmente assuma un aspetto abbastanza diverso.
Detto questo, tu sei libero di esprimerti come meglio credi, ci mancherebbe...