Donnarumma a Sportweek. Intervistato da Renzo Rosso.

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Sportweek in edicola oggi, 28 ottobre 2017, pubblica un'intervista di Renzo Rosso, patron di Diesel, a Gigio Donnarumma.

Ecco le parole del portiere:"

Rosso:"Ero sicuro che il rigore di Icardi lo avresti parato"

Donnarumma:"Eh, me l’ha tirato a sinistra.Due campionati fa, nella stessa porta e dalla stessa parte, prese il palo.


E perché non ti sei buttato da quella parte?
«Perché stavolta l’avevamo studiata in un’altra maniera»

Contro la Juve ritrovi il tuo modello e idolo Buffon. Perché è il più forte di tutti?
«Perché è la storia del calcio dentro e fuori dal campo».
Ok, ma perché è il più forte?
«Per la sua tranquillità in partita. Per la voglia di esserci sempre, in tutte le gare. Per la sua serietà in allenamento. Lo vedo in Nazionale: è l’ultimo a uscire dalla palestra e il primo a entrare in campo. Quando ci vediamo mi dice di stare tranquillo e di non montarmi. L'umiltà è la prima cosa per diventare grandi".
E dopo di lui, nella tua classifica dei migliori portieri?
«Ce ne sono tanti: Neuer, Courtois, Lloris, De Gea...».
E tu, dove ti piazzi in mezzo a loro?
«In mezzo? Io sto sotto, molto sotto ancora».
Tu sei un grande, invece, dai retta a me. Qual è l’attaccante che non vorresti mai trovarti di fronte? «Due: Messi e Cristiano Ronaldo». Chi è il migliore?
«Sono diversi: Messi è nato fenomeno, Ronaldo ha lavorato per diventare quello che è».
Qual è la partita più importante che hai giocato finora?
«Oltre al derby vinto 3-0 a gennaio di un anno fa, quello del palo di Icardi su rigore, la Supercoppa italiana vinta a Doha a dicembre sulla Juve».
La parata più bella e quella più importante?
La più bella su Sneijder in Nazionale contro l’Olanda, la più importante il rigore decisivo parato a Dybala in Su- percoppa».
Gigio, chi vince il campionato? Di’ Napoli!
«Sì, dopo che ha vinto tante volte la Juve, dico che al Napoli non manca niente quest’anno».
Noi quest’anno non lo vinciamo, ma in Champions dobbiamo andare. «Con tanti giocatori forti non è semplice trovare subito la chimica giusta per metterli insieme, però il campionato è lungo e noi siamo combattivi».
Chi ti ha impressionato dei nuovi?
«Conti è veramente forte. E Cutrone è pazzesco: se non fa gol si incazza. Anche se vinciamo, se non segna esce dal campo incazzato».
Io faccio moda, e la moda è un fatto di scelte. Perciò sono curioso di sapere quali siano le tue scelte. Cominciamo dal cibo. Il piatto preferito? «La pizza».
Margherita, prosciutto e funghi, capricciosa...?
«Margherita, sono un tradizionalista». E tua mamma cosa ti fa trovare di buono, quando torni a Castellam- mare di Stabia, la tua città?
«Il ragù, che inizia a preparare dalle 6 di mattina. Mozzarella. Carne arrostita». Pesce?
«Il pesce non è che mi gusta tanto». Ma c’è un piatto che non riesci a mandar giù?
«No, non sono così schizzinoso. Più o meno volentieri, mangio quel che c’è. Se posso scegliere, è chiaro che prendo quello che mi piace di più».
E nella vita, invece, cos’è che non riesci a mandar giù?
«La mancanza di rispetto».
Quali sono le tre qualità più impor- tanti perché uno diventi tuo amico? «Il rispetto. La fiducia. La simpatia»Chi è per te una persona simpatica?
«Una persona divertente. Che fa bat- tute e sta allo scherzo».
Tu sei uno da barzelletta? Preferisci raccontarle o ascoltarle?
(ride) «Mi piace ascoltarle».
Non le racconti? Neanche io. Senti, secondo te un uomo può essere amico di una bella donna senza avere secondi fini?
«Direi di sì».
Secondo me è difficile (ride). Te lo chiedo per stuzzicarti, perché so che sei fidanzato.
«Fidanzatissimo».
Vabbè, cambiamo discorso. Cosa ti piace fare, quando non giochi? «Beh, sono un amante della Playstation. Ma mi piace pure giocare a tennis». A social come andiamo?
«A volte li uso tanto, a volte poco». Vacanze?
«Meglio mare che montagna».
Non dirmi che nel tuo tempo libero non fai anche shopping di abbigliamento!
Certo. Vesto quasi sempre sportivo, pure per esigenze professionali, ma mi piace molto il classico. Al Milan c’è Abate, e fino alla scorsa stagione lo faceva pure Honda, che veste in maniera molto formale. Elegante, impeccabile. Colori e accostamenti sempre azzeccati. Io fino allo scorso anno ero troppo giovane per apprezzare, ma adesso sì».
Io invece sto cambiando il mondo della moda: va bene il classico, ma voglio modernizzare l’idea stessa di abbigliamento. E poi, Gigio, non dirmi che non indossi i jeans Diesel! (ride) «Sicuramente!».
Senti un po’, come ti immagini alla mia età?
«Ancora non ci ho pensato, ma mi piacerebbe fare l’allenatore dei portieri». Dicono che Magni, il preparatore dei portieri al Milan, sia un fenomeno. Perché?
«Perché cura molto i dettagli. La fase di spinta, la presa alta... Lavoro con lui da quattro anni e sono molto migliorato».
Quanto ti è utile che tuo fratello Antonio ti abbia raggiunto in rossonero?«Tantissimo. Averlo per compagno mi stimola da un lato e mi rasserena dall’altro. È un sostegno, uno stimolo. In ritiro dividiamo la camera, in allenamento scherziamo, e questo aiuta molto a sopportare gli esercizi...».
Su Internet gira un video in cui gli fai gol...
«E poi esulto».
Ma è successo ancora?
«È successo, ma le telecamere di Milan Tv non lo hanno ripreso» (risata).
E lui riesce mai a farti gol?
«Sì, ma io non lo faccio mandare in onda».
Se non avessi fatto il portiere dove ti sarebbe piaciuto giocare?
«In attacco. Da piccolo ho provato davanti, ma non ero “buono” abbastanza». E adesso, in partitella a Milanello, ti capita ancora?
«No, mai. Ad Antonio faccio gol alla fine della seduta riservata a noi portieri».
E se non avessi fatto il calciatore? «Ah, solo quello, potevo fare (ride). Avrei fatto lo studente».
Mi dici qual è la cosa più importante che ti ha insegnato papà? «L’umiltà».
Ti ha mai spinto a fare qualcosa?
«No. Mi dà dei consigli, ma poi decido io con la mia testa».
E tua mamma?
«Mamma mi lascia più fare». Aspetta che indovino: ti dice di metterti la maglia della salute quando fa freddo.
«No, le calze di lana».
E i tuoi fratelli?
«Con Antonio e Nunzia ho un rapporto giocoso, sono il più piccolo dei tre e se serve mi offrono un consiglio, ma andato via da casa molto presto e sono cresciuto con Nunzia, Antonio l’ho ritrovato adesso».
Sei il più piccolo, quindi da bambino ti coccolavano?
«Macché, mi prendevano in giro, era no ragazzini pure loro. Mi davano un joystick fasullo per giocare alla Play, e io pensavo che funzionasse». Geloso di Nunzia?
«Sì, ma adesso sì è sposata e a gennaio diventerà mamma. Non vedo l’ora». Io penso di aver sbagliato tante cose nella vita, ma dagli errori si impara. Tu sei pentito di qualche scelta fatta?
«Ci sono scelte che ti aiutano a crescere e che col senno di poi non rifarei, ma non mi pento di nulla».
Vuoi fare un esempio di scelta compiuta che oggi non rifaresti? «Diciamo che in alcune occasioni avrei dovuto dare retta a mio padre». Ultima curiosità: con Montella parli in napoletano?
«Sempre».
 

Zenos

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"Cutrone è pazzesco,se non fa gol si incazza anche se vinciamo".
Speriamo ritolini non lo bruci.
 
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Sempre sembrato un ragazzo genuino anche quando c'erano molte maldicenze su di lui.
Sono convinto che sia molto ingenuo e manovrato a sua insaputa
 

Clarenzio

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Chi ti ha impressionato dei nuovi?
"Conti è veramente forte. E Cutrone è pazzesco"

Ciao.
 

MaschioAlfa

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La domanda sui social.....
Credevo rispondesse che non lo hanno più hackerato da quella volta.... :omfg:
 
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