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L'ex Dest, intervistato dall'Athletic, sull'esperienza in rossonero:
"Al Milan ero uno dei migliori in allenamento. Ho giocato un buon mondiale, una volta tornato sono emersi problemi con l'allenatore.
Non riuscivo a comunicare con Pioli. Parlava solo in italiano, c'era bisogno di un interprete.
Non giocavo spesso, ero in prestito, non ero motivato a studiare l'italiano. Ho capito che non sarei rimasto lì per tanto tempo.
Ero troppo concentrato sul Barcellona, non ero mentalmente pronto.
Ho giocato malissimo con il Chelsea, la mia peggior partita di sempre. I giocatori non capivano il mio stile di gioco. Non sentivo la connessione, ero distratto. Sono stato pessimo, da voto tre in pagella, lo accetto.
"Al Milan ero uno dei migliori in allenamento. Ho giocato un buon mondiale, una volta tornato sono emersi problemi con l'allenatore.
Non riuscivo a comunicare con Pioli. Parlava solo in italiano, c'era bisogno di un interprete.
Non giocavo spesso, ero in prestito, non ero motivato a studiare l'italiano. Ho capito che non sarei rimasto lì per tanto tempo.
Ero troppo concentrato sul Barcellona, non ero mentalmente pronto.
Ho giocato malissimo con il Chelsea, la mia peggior partita di sempre. I giocatori non capivano il mio stile di gioco. Non sentivo la connessione, ero distratto. Sono stato pessimo, da voto tre in pagella, lo accetto.

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