Delatore Gassmann coi vicini:"Ne sono fiero".

Ringhio8

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E tu non ti accorgi che il tuo ragionamento può essere traslato pari pari all'indietro di 100 anni per corroborare proprio le leggi che vigevano a quei tempi?

Incidentalmente, lo potresti traslare pari pari anche avanti di 100 anni, quando sarà chiaro che questi qui sono dei criminali, e lo potrai usare per dare contro al regime che adesso ti sembra una perla di umanità.

N.B. anche allora non si sarebbe detto che era un regime dittatoriale.

Come già osservato, l'unica differenza è che adesso i manganelli sono stati sostituiti con i lokkedauns e le zone colorate. Eh, ma è più etico e nessuno ha in mano niente di contundente, sì sì.

Forse un po' forzato l'esempio, ma ad oggi ci sono stati tolti diritti fondamentali come lavoro, libertà personali (pure in casa propria, vedere persone, PARLARE con le persone), ci sono negati sogni e speranze, ci é negata la dignità, in molti casi, come scritto anche sopra, la possibilità di ricongiungersi con le famiglie. Non siamo ancora a quei livelli, ma chi può dirlo non ci si arriverà? Il divario di idee tra chi é con l'acqua alla gola, chi vuol tornare a sognare e tra chi vive puntando costantemente il dito contro gli altri, fregandosene altamente delle difficoltà altrui (economiche, fisiche o psicologiche), é sempre più marcato e sempre più incentrato sulla ripicca. Ci stiamo i cattivendo tutti e tra poco non si potrà più tornare indietro.
 
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Bah,
credo che sia una di quelle situazioni in cui bisogna ritrovarsi per poter realmente capire come agire.
Secondo me dipende moltissimo dai rapporti che si hanno con i vicini.

Incomprensibile l'atteggiamento di Gassmann che pubblica il fatto,
la mia lettura è che l'attore non fosse fiero di ciò che ha fatto, si sentisse anche un pò in colpa,
e si è rivolto ai social per ricevere consensi che lo facessero sentire in pace con se stesso.

ma che in colpa.
si è solo fatto pubblicità dai...
 

mandraghe

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Forse un po' forzato l'esempio, ma ad oggi ci sono stati tolti diritti fondamentali come lavoro, libertà personali (pure in casa propria, vedere persone, PARLARE con le persone), ci sono negati sogni e speranze, ci é negata la dignità, in molti casi, come scritto anche sopra, la possibilità di ricongiungersi con le famiglie. Non siamo ancora a quei livelli, ma chi può dirlo non ci si arriverà? Il divario di idee tra chi é con l'acqua alla gola, chi vuol tornare a sognare e tra chi vive puntando costantemente il dito contro gli altri, fregandosene altamente delle difficoltà altrui (economiche, fisiche o psicologiche), é sempre più marcato e sempre più incentrato sulla ripicca. Ci stiamo i cattivendo tutti e tra poco non si potrà più tornare indietro.

Oggi non è necessario uccidere fisicamente una persona per renderla inoffensiva e metterla ai margini.

E' tutto più sottile: intanto a chi non si adegua al mainstream o a chi esprime semplici dubbi gli si affibbia subito un epiteto per bollarlo: negazionista, razzista, sovranista, l'immarcescibile fassistah, ecc. Si sguinzagliano i pensatori che, dicendo tutto e il contrario di tutto, "educano" i servi, si incoraggia la delazione e l'invidia, si favorisce chi è organico al potere ed ovviamente si esaltano coloro che propagandano le idee care al mainstream, anche, o meglio, soprattutto se si tratta di personaggi mediocri che sono più facilmente ricattabili.

Tutto come succedeva col nazifascismo e con lo stalinismo.

E' uguale, solo un po' meno truculento ma sempre concezioni della società autoritarie sono.
 

Ringhio8

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Oggi non è necessario uccidere fisicamente una persona per renderla inoffensiva e metterla ai margini.

E' tutto più sottile: intanto a chi non si adegua al mainstream o a chi esprime semplici dubbi gli si affibbia subito un epiteto per bollarlo: negazionista, razzista, sovranista, l'immarcescibile fassistah, ecc. Si sguinzagliano i pensatori che, dicendo tutto e il contrario di tutto, "educano" i servi, si incoraggia la delazione e l'invidia, si favorisce chi è organico al potere ed ovviamente si esaltano coloro che propagandano le idee care al mainstream, anche, o meglio, soprattutto se si tratta di personaggi mediocri che sono più facilmente ricattabili.

Tutto come succedeva col nazifascismo e con lo stalinismo.

E' uguale, solo un po' meno truculento ma sempre concezioni della società autoritarie sono.

Tutto tristemente vero purtroppo, lo specchio di ciò che é questa nazione oggi. Forse il punto di non ritorno é addirittura già stato superato.
 
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Alessandro Gasmann è sempre lui. L' "attore", sui social, annuncia di aver denunciato i vicini di casa. E se ne compiace. Tra gli insulti degli utenti. Ecco quanto scritto:" “Sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino, inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi? Hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare… Ho fatto il mio dovere e ne sono fiero".

Attenzione: ognuno la pensi come crede. Chi manda in vacca la discussione verrà bannato. Tolleranza zero.

Tralasciando il fatto che secondo me non ha denunciato nessuno, ma si è inventato tutto per visibilità, questo episodio fa capire quanto Gassman sia un senza palle.

Io parlo per me e....
Grazie al duro lavoro e al mio carattere, nella mia ditta sto ricoprendo un ruolo importante e mi è già stato detto dalla Dirigenza che vogliono farmi arrivare più in alto ancora per via delle mie doti. Ora mi ritrovo a gestire un gruppo di operai e a comandare anche gente che ha 30 anni più di me. Le regole le conoscono tutti, ovviamente, siamo al lavoro e non al parchetto, ma si sa che l'uomo tende sempre a lasciarsi andare se non ha un controllore.
Io non ho mai avuto bisogno di andare a parlare di qualcuno in dirigenza, me le son sempre sbrigate da solo le cose. Ho messo in chiaro le regole fin dal primo giorno ed ho sistemato i problemi che si presentavano. Il risultato è che mi ritrovo a lavorare con molti dei miei ragazzi che avevano la nomina d'essere i peggiori, eppure udite udite, il mio turno è quello che produce di più ed è quello che dà meno problemi in generale. Persino il direttore, che ho un uomo di 65 anni, con un curriculum mostruoso, mi ha detto che gli altri turni rendono meno, e che gli altri ragazzi che fanno il mio lavoro (c'è né 1 per turno) ogni 2x3 vanno "ad infamare". Ora tirate voi le somme, ma io le palle le ho, e sono ben attaccate. Gassman è un poveretto a prescindere, ma tirare fuori le palle e usare il buon senso e via dicendo, è quasi sempre la prima via da percorrere.
 

gabri65

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Oggi non è necessario uccidere fisicamente una persona per renderla inoffensiva e metterla ai margini.

E' tutto più sottile: intanto a chi non si adegua al mainstream o a chi esprime semplici dubbi gli si affibbia subito un epiteto per bollarlo: negazionista, razzista, sovranista, l'immarcescibile fassistah, ecc. Si sguinzagliano i pensatori che, dicendo tutto e il contrario di tutto, "educano" i servi, si incoraggia la delazione e l'invidia, si favorisce chi è organico al potere ed ovviamente si esaltano coloro che propagandano le idee care al mainstream, anche, o meglio, soprattutto se si tratta di personaggi mediocri che sono più facilmente ricattabili.

Tutto come succedeva col nazifascismo e con lo stalinismo.

E' uguale, solo un po' meno truculento ma sempre concezioni della società autoritarie sono.

Esatto.

Roba da Cambogia anni '70. Solo travestita da meschino buonismo. E quando parlo spesso di Cambogia, non lo faccio per starnazzare a vuoto.

In Cambogia il regime aveva assunto i bambini inconsapevoli come "nuovi" giudici puri e inattaccabili, liberi da condizionamenti e alterazioni. Una specie di Gestapo con il vestito dell'asilo. Ma erano dichiarati onniscienti ed esaltati.

Se un bambino ti indicava come sovversivo, a caso e secondo sensazione, venivi giustiziato. Figurarsi i bambini, si divertivano come matti ad infliggere sofferenze ai più grandi. Chiaramente erano pure pilotati.

Qui è uguale. Cambia la superficialità e gli interpreti, ma la procedura e la mentalità di sottofondo è la stessa.
 

Maurizio91

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Alessandro Gasmann è sempre lui. L' "attore", sui social, annuncia di aver denunciato i vicini di casa. E se ne compiace. Tra gli insulti degli utenti. Ecco quanto scritto:" “Sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino, inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi? Hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare… Ho fatto il mio dovere e ne sono fiero".

Attenzione: ognuno la pensi come crede. Chi manda in vacca la discussione verrà bannato. Tolleranza zero.
Ha fatto benissimo.

1) chiamare le forze dell'ordine per denunciare un illecito è lecito. Legalmente, eticamente e moralmente. Anzi è il comportamento auspicabile; addirittura si potrebbe parlare di omertà in caso di silenzio.

2) Non siamo più nel far west, la giustizia privata è una roba brutta, mandata avanti da chi picchia sacchi di palestra da tutta una vita o gente di paesini che ragiona col bastone in mano e, da persone prepotenti quali sono, vorrebbero fare i ganzi, mettendola sul piano fisico contro persone fisicamente non alla pari. Nel 2021 il far west è finito da un pezzo.

3) non capisco perché chi si impegna a rispettare tutte le regole deve poi tacere se altri fanno i party.

Detto questo personalmente non so se chiamerei i carabinieri, anzi ne dubito. Dipende se il vicino è recidivo o meno, la considero una brava persona o meno, la gravità dell'illecito, la motivazione alla base (se per fare festa o per necessità familiari).
Poi un altro fattore (questo puramente egoistico) da considerare è se mette a rischio me e la mia famiglia. Una cosa è un "vicino" a 200 metri da me, un'altra è un coinquilino dello stesso palazzo: incontrare 20 persone per le scale, che toccano maniglie e portoni chiaramente mi spingerebbe ad agire. Ma questo ragionamento è sbagliato: anche se di un'altra casa, sta rischiando di diffondere il virus e andrebbe denunciato

Bisogna trovarsi nella situazione.
In generale comunque supererei la questione dell'essere sgamato dai vicini per semplificarla in "essere sgamato e basta". Che siano i vicini o direttamente le forze dell'ordine (come successo) in realtà non dovrebbe cambiare niente. Chiaro che se fai party da marzo 2020 non dovresti sorprenderti quando scatta la denuncia
 

gabri65

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Forse un po' forzato l'esempio, ma ad oggi ci sono stati tolti diritti fondamentali come lavoro, libertà personali (pure in casa propria, vedere persone, PARLARE con le persone), ci sono negati sogni e speranze, ci é negata la dignità, in molti casi, come scritto anche sopra, la possibilità di ricongiungersi con le famiglie. Non siamo ancora a quei livelli, ma chi può dirlo non ci si arriverà? Il divario di idee tra chi é con l'acqua alla gola, chi vuol tornare a sognare e tra chi vive puntando costantemente il dito contro gli altri, fregandosene altamente delle difficoltà altrui (economiche, fisiche o psicologiche), é sempre più marcato e sempre più incentrato sulla ripicca. Ci stiamo i cattivendo tutti e tra poco non si potrà più tornare indietro.

Sì.

Ha fatto benissimo.

1) chiamare le forze dell'ordine per denunciare un illecito è lecito. Legalmente, eticamente e moralmente. Anzi è il comportamento auspicabile; addirittura si potrebbe parlare di omertà in caso di silenzio.

2) Non siamo più nel far west, la giustizia privata è una roba brutta, mandata avanti da chi picchia sacchi di palestra da tutta una vita o gente di paesini che ragiona col bastone in mano e, da persone prepotenti quali sono, vorrebbero fare i ganzi, mettendola sul piano fisico contro persone fisicamente non alla pari. Nel 2021 il far west è finito da un pezzo.

3) non capisco perché chi si impegna a rispettare tutte le regole deve poi tacere se altri fanno i party.

Detto questo personalmente non so se chiamerei i carabinieri, anzi ne dubito. Dipende se il vicino è recidivo o meno, la considero una brava persona o meno, la gravità dell'illecito, la motivazione alla base (se per fare festa o per necessità familiari).
Poi un altro fattore (questo puramente egoistico) da considerare è se mette a rischio me e la mia famiglia. Una cosa è un "vicino" a 200 metri da me, un'altra è un coinquilino dello stesso palazzo: incontrare 20 persone per le scale, che toccano maniglie e portoni chiaramente mi spingerebbe ad agire. Ma questo ragionamento è sbagliato: anche se di un'altra casa, sta rischiando di diffondere il virus e andrebbe denunciato

Bisogna trovarsi nella situazione.
In generale comunque supererei la questione dell'essere sgamato dai vicini per semplificarla in "essere sgamato e basta". Che siano i vicini o direttamente le forze dell'ordine (come successo) in realtà non dovrebbe cambiare niente. Chiaro che se fai party da marzo 2020 non dovresti sorprenderti quando scatta la denuncia

Hai ragione. Ha fatto bene, teoricamente. Ed hai ragionissima quando dici che è obbligatorio denunciare.

Però permettimi, perchè il confine tra dovere e buonsenso è spesso molto offuscato.

Anzitutto, è vero, non siamo nel far west, e non si agisce con la forza. Ma una persona pubblica e di risonanza come lui dimostra una ben più accentuata arroganza e inutile autocelebrazione rendendo il tutto così plateale.

Denunciava senza pavoneggiarsi e stop. La cosa è molto stucchevole, a mio parere, e non contribuisce a renderci le regole simpatiche.

E poi, mi piacerebbe venissero parimenti denunciati veri fatti criminosi. Stiamo parlando di ragazzi che, sì, hanno sbagliato e sono andati contro le regole, ma sono sempre regole molto draconiane, estremamente generalizzate e limitanti la libertà. Non hanno ucciso veramente nessuno, e se nessuno di loro è positivo al Covid, sono virtualmente puniti in modo iniquo.

Ciò non toglie che sono andati contro le regole e nessuno li applaude, e secondo una rigida morale Gasmann è inattaccabile. Ma non mi sento di applaudire nemmeno lui.

Dovremmo essere tutti Gasmann, magari non con i ragazzi ma con i veri delinquenti, a 360^. E senza strombazzarlo, cosa che lui fa per ovvi motivi di un suo tornaconto indiretto. Senza quei motivi vorrei proprio vedere se certe persone si beano di ottemperarsi alle regole.

Detto ciò, non era certo una critica nei tuoi confronti, e fai bene a sottolineare che chi non denuncia episodi lontani dalla legalità è tacciabile di omertà, questo è assolutamente sacrosanto.
 

Ringhio8

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Ha fatto benissimo.

1) chiamare le forze dell'ordine per denunciare un illecito è lecito. Legalmente, eticamente e moralmente. Anzi è il comportamento auspicabile; addirittura si potrebbe parlare di omertà in caso di silenzio.

2) Non siamo più nel far west, la giustizia privata è una roba brutta, mandata avanti da chi picchia sacchi di palestra da tutta una vita o gente di paesini che ragiona col bastone in mano e, da persone prepotenti quali sono, vorrebbero fare i ganzi, mettendola sul piano fisico contro persone fisicamente non alla pari. Nel 2021 il far west è finito da un pezzo.

3) non capisco perché chi si impegna a rispettare tutte le regole deve poi tacere se altri fanno i party.

Detto questo personalmente non so se chiamerei i carabinieri, anzi ne dubito. Dipende se il vicino è recidivo o meno, la considero una brava persona o meno, la gravità dell'illecito, la motivazione alla base (se per fare festa o per necessità familiari).
Poi un altro fattore (questo puramente egoistico) da considerare è se mette a rischio me e la mia famiglia. Una cosa è un "vicino" a 200 metri da me, un'altra è un coinquilino dello stesso palazzo: incontrare 20 persone per le scale, che toccano maniglie e portoni chiaramente mi spingerebbe ad agire. Ma questo ragionamento è sbagliato: anche se di un'altra casa, sta rischiando di diffondere il virus e andrebbe denunciato

Bisogna trovarsi nella situazione.
In generale comunque supererei la questione dell'essere sgamato dai vicini per semplificarla in "essere sgamato e basta". Che siano i vicini o direttamente le forze dell'ordine (come successo) in realtà non dovrebbe cambiare niente. Chiaro che se fai party da marzo 2020 non dovresti sorprenderti quando scatta la denuncia

Sarebbe anche condivisibile se lo si facesse in ogni caso, non solo per il party del vicino, ma sono certo che il signor gassman avrebbe fatto lo stesso con un vicino violento in famiglia o con lo spacciatore di turno.

Sul punto 2 stendiamo un velo pietoso che é meglio.
 

Maurizio91

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Sì.



Hai ragione. Ha fatto bene, teoricamente. Ed hai ragionissima quando dici che è obbligatorio denunciare.

Però permettimi, perchè il confine tra dovere e buonsenso è spesso molto offuscato.

Anzitutto, è vero, non siamo nel far west, e non si agisce con la forza. Ma una persona pubblica e di risonanza come lui dimostra una ben più accentuata arroganza e inutile autocelebrazione rendendo il tutto così plateale.

Denunciava senza pavoneggiarsi e stop. La cosa è molto stucchevole, a mio parere, e non contribuisce a renderci le regole simpatiche.

E poi, mi piacerebbe venissero parimenti denunciati veri fatti criminosi. Stiamo parlando di ragazzi che, sì, hanno sbagliato e sono andati contro le regole, ma sono sempre regole molto draconiane, estremamente generalizzate e limitanti la libertà. Non hanno ucciso veramente nessuno, e se nessuno di loro è positivo al Covid, sono virtualmente puniti in modo iniquo.

Ciò non toglie che sono andati contro le regole e nessuno li applaude, e secondo una rigida morale Gasmann è inattaccabile. Ma non mi sento di applaudire nemmeno lui.

Dovremmo essere tutti Gasmann, magari non con i ragazzi ma con i veri delinquenti, a 360^. E senza strombazzarlo, cosa che lui fa per ovvi motivi di un suo tornaconto indiretto. Senza quei motivi vorrei proprio vedere se certe persone si beano di ottemperarsi alle regole.

Detto ciò, non era certo una critica nei tuoi confronti, e fai bene a sottolineare che chi non denuncia episodi lontani dalla legalità è tacciabile di omertà, questo è assolutamente sacrosanto.
Sì assolutamente, infatti ripeto che poi nel pratico dubito fortemente che riuscirei a denunciare il vicino, specialmente se padre di famiglia / con difficoltà economiche. Se ci pensi troppo poi non lo fai. Per denunciare bisogna essere più fedeli al rispetto delle regole (quasi senza eccezioni) che al prendersi dispiacere del singolo

Sui crimini veri, figurati. Denuncerei ogni singolo mafioso che chiede il pizzo e deruba faccia a faccia il povero commerciante. Il problema poi è che metti in pericolo la tua vita e quella della tua famiglia.
Ma è palese per me che io non sono mica un caso isolato: un sacco di persone denuncerebbe pure El Chapo. C'è solo paura di avere ritorsioni, e allo stesso tempo non sufficiente protezione dello Stato. Se un giorno dovessero cambiare il sistema, consentendo ai cittadini di partecipare all'identificazione degli illeciti, minimizzando le conseguenze personali, penso che cambieranno davvero le cose. Altro che spacciatori in controllo delle piazze in pieno giorno

Di Gassmann non ho parlato. Comunque per me è scontato che essendo un VIP si faccia pubblicità ergendosi a paladino.
 
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