Ho appena finito di leggere un libro sulla guerra nella ex jugoslavia. Molti sopravvissuti, croati, serbi e bosniaci, raccontano come iniziarono i massacri: la maggior parte dice che i primi a scatenare le persecuzioni contro le minoranze furono i loro vicini di casa. Persone con le quali avevano rapporti da decenni, che invitavano alle diverse feste religiose: Natale, Pasqua ortodossa, fine del Ramadan, ai matrimoni, ai compleanni, ecc.
Infatti in quasi tutta la ex Jugoslavia i rapporti sociali si basavano sul Komsije, cioè il vicinato, che era la base della costruzione sociale. Tutti aiutavano tutti, indipendentemente dall'etnia, dalla religione e dalle usanze.
Ebbene tanti raccontano storie del tipo: "arrivò gente da fuori e disse che ora un tale territorio doveva diventare serbo (o bosniaco, o croato)" e dall'oggi al domani quelli che prima erano vicini e amici diventavano aguzzini. Se andava bene denunciavano soltanto "gli abusivi", ma spesso erano questi amici a diventare carnefici ad incendiare le case vicine, compiere stupri e ad uccidere i propri vicini.
Chi denuncia i propri vicini per queste sciocchezze è un miserabile. E chi è d'accordo con questi sciacalli è forse pure peggio. Eh ma lo dice la legge. Le leggi dicevano anche che era giusto denunciare gli ebrei, che era giusto perseguitare chi non la pensava in un certo modo e chi non giurava "fedeltà" al regime.
E' grazie a persone come Gassman che sono esistite le dittature. Gente infima, serva del potere che, pur di essere "ligia all'Idea", era sempre pronta a qualsiasi bassezza morale. Gentaglia. Vantarsene pubblicamente aggiunge poi quel tocco di squallore a tutta la vicenda.