Degrado Zerocalcare: no a fiera libri per presenza di editore "pro-fascismo"

Stanis La Rochelle

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Zerocalcare ormai è partito di testa, è vittima del suo successo. Si starà autoconvincendo che lui crede sul serio a ste cacate, ma non ci crederò mai, ormai la maggioranza del suo pubblico lo identifica in un certo modo e lui per non deludere certe aspettative e certi circoli sociali ha deciso di adeguarsi al ruolo che gli hanno appioppato.
 
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Prima era famoso solo tra i fan del genere, ma da quando fece quella sceneggiata che non si presentò in un evento perchè c'era un "fascista" simpatizzante di Salvini, gli hanno fatto fare pure le serie tv su Netflix e Sky. Che caso...
Io lo schifo proprio.
Mi è davvero scaduto per questi intollerabili atteggiamenti da piddiota.
Poi lo considero un bluff
 

gabri65

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Il fumettista Zerocalcare, noto anche per le sue idee a sinistra "anti-fasciste", ha deciso di non presenziare alla fiera "Più Libri, Più Liberi", perchè, nello stesso evento, ci sarà anche la casa editrice "Passaggio al Bosco", accusata di distribuire testi che inneggiano al fascismo e al nazismo.

Le parole di Zerocalcare su Instagram tramite un post: "Purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri Più Liberi. Purtroppo ognuno c'ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l'ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato. Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro. Mi spiace davvero per chi veniva apposta, cercheremo di trovare un'altra occasione per chi voleva un disegnetto sul libro nuovo".

Lo stesso post ha allegato un video con il suo noto avatar a cartone animato, che afferma: "Quest'anno alla fiera c'è una casa editrice che ha tutta roba che onestamente sembra nazista. Ha un libro di Leon Degrelle, capo delle Ss valloni, parla della sua statura e del fatto che bisogna custodire e trasmettere la sua straordinaria eredità. Oppure fa i libri sulla guerra come espressione di coraggio, lealtà e difesa del più debole. Io faccio tanta fatica a non pensare che sta roba è nazista. Ma non penso che non devono venire per questo. È che questi sono pure militanti che stanno facendo un'operazione politica pure di livello alto, cioè organizzano campi, svolgono un lavoro di formazione che abbraccia tutto l'arco che va dai gruppi neofascisti fino ai giovani dei Fratelli d'Italia, tutto sotto lo stesso ombrello. Io sono cresciuto con un paletto molto rigido che non me lo sono inventato io, mi è stato tramandato da quelli più grandi di me: 'Non si condividono gli spazi con i nazisti'. Ma non perché uno ha paura o per un dogma religioso, ma perché stare in un contenitore insieme a loro è come aprire un catalogo e dire 'Vedi? Qua ci sono i razzisti, qua gli antirazzisti, qua i fascisti, qua gli antifascisti'. Cioè significa accettare che sono tutte opinioni uguali e una vale l'altra. Davvero per le istituzioni culturali di questo Paese il nazismo e l'antinazismo siano la stessa cosa? Ecco, io sta domanda vorrei farla all'associazione italiana editori che gestisce gli stand della fiera, ma che poi infatti qualcuno gliel'ha chiesto e loro in realtà hanno risposto che lei non chiede l'orientamento politico a nessun editore. Io come faccio a partecipare a un'operazione che normalizza la convivenza con questi? Io mi permetto di aggiungere che l'ultima volta che il mondo ha pensato che coi nazisti ci si poteva convivere è finita con un paio di musei della memoria e con le gite delle scolaresche che ancora oggi vanno a vedere i forni dove si bruciava la gente".

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I morti dei comunisti non se li ricorda mai nessuno stranamente. Tra l’altro oggi essere non di sinistra ti etichetta automaticamente come fascista, quindi non dovrebbe andare più a nessuna fiera in pratica.
Così come tu etichetti come comunista chi non è di destra… C’est la vie! :asd:

PS: dal mio punto di vista, etichette sempre da evitare, in ogni ambito.
 

numero 3

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Zerocalcare ormai è partito di testa, è vittima del suo successo. Si starà autoconvincendo che lui crede sul serio a ste cacate, ma non ci crederò mai, ormai la maggioranza del suo pubblico lo identifica in un certo modo e lui per non deludere certe aspettative e certi circoli sociali ha deciso di adeguarsi al ruolo che gli hanno appioppato.

Quoto..Ormai si è creato un' immagine e non può fare marcia indietro, peccato come fumettista secondo me è al top ma quando diventi troppo di parte scadi nel ridicolo, sicuramente non è un Ponzio Pilato, mai stato dalla sua parte politicamente,
 

Stanis La Rochelle

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Quoto..Ormai si è creato un' immagine e non può fare marcia indietro, peccato come fumettista secondo me è al top ma quando diventi troppo di parte scadi nel ridicolo, sicuramente non è un Ponzio Pilato, mai stato dalla sua parte politicamente,

Chi legge i suoi fumetti (io li ho letti tutti) e non è ideologizzato lo capisce benissimo da alcune cose che scrive, te lo spiattella in faccia ad un certo punto.

Ha questa sindrome dell'impostore, tutto il suo circolo sociale è di un certo stampo e lui a differenza loro ha svoltato di brutto nella vita e sente il peso di questo, non riesce a viverla con leggerezza anche perché ci saranno invidie sociali mica da ridere. Ogni giorno c'è qualcuno che gli rinfaccia qualcosa, gli chiede di partecipare a tal evento, di aiutare una tal causa ecc...

Lui è schiacciato da questo e si sente in dovere di dimostrare che è dalla loro parte, quella "dei buoni", che anche se è arrivato in alto non è diverso da loro, vuole sentirsi apprezzato da sta gente che nonostante tutti gli sforzi che fa gli da comunque del venduto (quelli veramente vicini a lui). :muhahah:

Anche la sua produzione artistica ne ha risentito parecchio di questa cosa, non pubblica più nulla di decente da macerie prime, un botto di anni fa! Tutti i suoi ultimi lavori sono roba scadente e di scarso valore, con pure delle spruzzate woke qua e la
 

Milanforever26

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Il fumettista Zerocalcare, noto anche per le sue idee a sinistra "anti-fasciste", ha deciso di non presenziare alla fiera "Più Libri, Più Liberi", perchè, nello stesso evento, ci sarà anche la casa editrice "Passaggio al Bosco", accusata di distribuire testi che inneggiano al fascismo e al nazismo.

Le parole di Zerocalcare su Instagram tramite un post: "Purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri Più Liberi. Purtroppo ognuno c'ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l'ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato. Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro. Mi spiace davvero per chi veniva apposta, cercheremo di trovare un'altra occasione per chi voleva un disegnetto sul libro nuovo".

Lo stesso post ha allegato un video con il suo noto avatar a cartone animato, che afferma: "Quest'anno alla fiera c'è una casa editrice che ha tutta roba che onestamente sembra nazista. Ha un libro di Leon Degrelle, capo delle Ss valloni, parla della sua statura e del fatto che bisogna custodire e trasmettere la sua straordinaria eredità. Oppure fa i libri sulla guerra come espressione di coraggio, lealtà e difesa del più debole. Io faccio tanta fatica a non pensare che sta roba è nazista. Ma non penso che non devono venire per questo. È che questi sono pure militanti che stanno facendo un'operazione politica pure di livello alto, cioè organizzano campi, svolgono un lavoro di formazione che abbraccia tutto l'arco che va dai gruppi neofascisti fino ai giovani dei Fratelli d'Italia, tutto sotto lo stesso ombrello. Io sono cresciuto con un paletto molto rigido che non me lo sono inventato io, mi è stato tramandato da quelli più grandi di me: 'Non si condividono gli spazi con i nazisti'. Ma non perché uno ha paura o per un dogma religioso, ma perché stare in un contenitore insieme a loro è come aprire un catalogo e dire 'Vedi? Qua ci sono i razzisti, qua gli antirazzisti, qua i fascisti, qua gli antifascisti'. Cioè significa accettare che sono tutte opinioni uguali e una vale l'altra. Davvero per le istituzioni culturali di questo Paese il nazismo e l'antinazismo siano la stessa cosa? Ecco, io sta domanda vorrei farla all'associazione italiana editori che gestisce gli stand della fiera, ma che poi infatti qualcuno gliel'ha chiesto e loro in realtà hanno risposto che lei non chiede l'orientamento politico a nessun editore. Io come faccio a partecipare a un'operazione che normalizza la convivenza con questi? Io mi permetto di aggiungere che l'ultima volta che il mondo ha pensato che coi nazisti ci si poteva convivere è finita con un paio di musei della memoria e con le gite delle scolaresche che ancora oggi vanno a vedere i forni dove si bruciava la gente".
Immagino il dramma il fatto che non ci sia addirittura zerocalcare..ma chi caxxo è?? Sta gente che si crede chissà chi è dice " se c'è quello io non vengo" ma fai a meno, chi se ne frega, ma lo capiscono o no che sono solo merd4 inutile?!
 

Toby rosso nero

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Immagino il dramma il fatto che non ci sia addirittura zerocalcare..ma chi caxxo è?? Sta gente che si crede chissà chi è dice " se c'è quello io non vengo" ma fai a meno, chi se ne frega, ma lo capiscono o no che sono solo merd4 inutile?!

Il punto è proprio questo.
A guadagnarci è solo la mostra, visto che gli sta facendo pubblicità gratuita senza intaccare di un millimetro la reputazione della mostra, visto che chi ci voleva andare ci andrà lo stesso fregnadosene di quel che dice.

Ed io non sapevo neanche dell'esistenza di questa mostra, ora grazie a lui la conosco.
 
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