Dareste una possibilità a Gasperini per l'anno prossimo ?

Gasperini ?


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Mr. Canà

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Secondo me sfugge un dettaglio. In una big (o comunque in una piazza dove le pressioni sono maggiori e le esigenze anche) non è sufficiente essere un buon/ottimo allenatore (insegnante di calcio, in senso stretto, o ottimo tecnico), ma anche e soprattutto avere doti quali saper gestire la pressione (non subirla in primis e saper fare da parafulmine alla squadra con la stampa ad esempio), saper gestire campioni o comunque giocatori già fatti e finiti (non giovani che stanno ad ascoltarti anche quando gli insegni come devono calciare il pallone), avendo un carisma e una sicurezza che trasmetta tranquillità all'ambiente e assicuri al tecnico il rispetto dei propri giocatori (non siamo forse stanchi di sospetti ammutinamenti?).
 

Ruuddil23

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Se non c'è di meglio sì. E mettiamoci in testa che molto difficilmente ci sarà di meglio, che qua c'è gente che ragiona ancora come se il Milan fosse al livello del Real :facepalm: Comunque dovremmo ripartire innanzitutto da un ds vero, il resto verrà di conseguenza.
 

Milanforever26

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No non sono d'accordo. L'allenatore in verità incide relativamente, quello che conta è la società che ha alle spalle.

Se partiamo da queste premesse, per me non ha nemmeno senso discutere sul tema allenatori...abbiamo visioni diametralmente opposte.
Per me il tecnico incide eccome, salvo situazioni eccezionali dove la squadra già da sola è rodata da cicli vincenti..ma senza un condottiero non si crea MAI nulla..
 

Lineker10

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Secondo me sfugge un dettaglio. In una big (o comunque in una piazza dove le pressioni sono maggiori e le esigenze anche) non è sufficiente essere un buon/ottimo allenatore (insegnante di calcio, in senso stretto, o ottimo tecnico), ma anche e soprattutto avere doti quali saper gestire la pressione (non subirla in primis e saper fare da parafulmine alla squadra con la stampa ad esempio), saper gestire campioni o comunque giocatori già fatti e finiti (non giovani che stanno ad ascoltarti anche quando gli insegni come devono calciare il pallone), avendo un carisma e una sicurezza che trasmetta tranquillità all'ambiente e assicuri al tecnico il rispetto dei propri giocatori (non siamo forse stanchi di sospetti ammutinamenti?).

Ha bisogno di tutto ciò se ha una società debole e disorganizzata alle spalle.

Sacchi non era certo un fenomeno nella gestione degli uomini, anzi. Tantomeno Guardiola o Sarri stessi... ma hanno avuto alle spalle società solidissime che li hanno appoggiati senza ripensamenti.

D'altronde, il recente fallimento di Ancelotti al Bayern dovrebbe far riflettere.

In sostanza, l'allenatore deve avere qualità umane importanti come il carisma e la sicurezza, senza dubbio, ma se la società fa il suo dovere fino in fondo sono qualità che pesano relativamente.
 

Lineker10

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Se partiamo da queste premesse, per me non ha nemmeno senso discutere sul tema allenatori...abbiamo visioni diametralmente opposte.
Per me il tecnico incide eccome, salvo situazioni eccezionali dove la squadra già da sola è rodata da cicli vincenti..ma senza un condottiero non si crea MAI nulla..

Forse sì, la vediamo in modo diverso.

Per me pesa la società per il 70% (ma se parliamo del top come il Real arriviamo ben oltre), giocatori 25% e allenatore 5%.
Giocatori e allenatori vanno e vengono, ma le società che vincono sono sempre le stesse.

Se l'allenatore deve fare il condottiero, significa che la società manca. Altrimenti deve stare al suo posto e fare quello che gli spetta.
Se parliamo di "creare" la società pesa per il 99%... l'1% rimanente è il cosiddetto c**o :)
 

Milanforever26

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Forse sì, la vediamo in modo diverso.

Per me pesa la società per il 70% (ma se parliamo del top come il Real arriviamo ben oltre), giocatori 25% e allenatore 5%.
Giocatori e allenatori vanno e vengono, ma le società che vincono sono sempre le stesse.

Se l'allenatore deve fare il condottiero, significa che la società manca. Altrimenti deve stare al suo posto e fare quello che gli spetta.
Se parliamo di "creare" la società pesa per il 99%... l'1% rimanente è il cosiddetto c**o :)

Le società che vincono sono sempre quelle perché per vincere servono i big money e pochi li hanno...
Ma se vuoi creare dei cicli, cicli veri, serve un Sacchi, un Capello, un Guardiola, un Mourinho, un Ancelotti, un Conte, un Ferguson, un Cruyff, un Lippi..

Con altri magari vinci un anno e poi tanti saluti..

La società è ovvio che deve fare il suo, ci mancherebbe..la società E' la squadra..se manca quella manca la base..ma poi un tecnico cambia tutto..guarda il city con Guardiola e ricordatelo con Pellegrini o Mancini (che comunque non erano due pivellini)
 

mefisto94

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Che sia bravo è indubbio, la carriera parla chiaro

Diverso è che sia sottovalutato..secondo me nella sua dimensione è molto quotato, ma non è considerato a livello top club perché servono altre doti che non ha (tipo il carisma)
Guarda, ho sentito tante volte dire "ah quel tecnico è sottovalutato"..e poi alla prima occasione che gli danno fallisce..

Prendi anche sVentura...alla fine la sua chance l'ha avuta e si è visto che il grande calcio non è da lui..
Guidolin appena ha avuto addosso un briciolo di pressione si è squagliato (Napoli e Palermo), Del Neri alla Juve e alla Roma?Lo stesso Gasp all'Inter..Prandelli?..ma anche in piccolo un Novellino al Napoli..

Ci vuole un quid diverso per le grandi piazze..Gasp sta benissimo in provincia..non è un disonore

PS: a volte di cub0 capita che il mediocre va in una big e vince..ma il bluff dura poco, vedi Zaccheroni che dopo di noi si è seduto su tutte le panchine d'Italia fallendo ovunque..

Questa cosa però mi pare molto ingigantita. Tu hai fatto 4-5 esempi ma ce ne sono secondo me molti di più di allenatori che invece facendo il salto hanno confermato (lo stesso Sarri che tutti invocano. Conte non veniva da Bari e Atalanta ?).
 

Lineker10

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Le società che vincono sono sempre quelle perché per vincere servono i big money e pochi li hanno...
Ma se vuoi creare dei cicli, cicli veri, serve un Sacchi, un Capello, un Guardiola, un Mourinho, un Ancelotti, un Conte, un Ferguson, un Cruyff, un Lippi..

Con altri magari vinci un anno e poi tanti saluti..

La società è ovvio che deve fare il suo, ci mancherebbe..la società E' la squadra..se manca quella manca la base..ma poi un tecnico cambia tutto..guarda il city con Guardiola e ricordatelo con Pellegrini o Mancini (che comunque non erano due pivellini)

Abbiamo idee diverse, ma per me no.

Infatti tra quelli che citi tu, ti dico che Capello con noi ha fatto un 10 posto, Sacchi un 12esimo, Lippi è stato cacciato malamente dall'Inter, Ancelotti dal Bayern, Conte all'Atalanta durò poche partite... gli allenatori contano, ci mancherebbe. Ad un certo livello, il 5% che per me conta un allenatore può fare la differenza, ma solo e soltanto se il 70% che pesa la società fa il suo. Altrimenti buonanotte, in panchina puoi avere anche Capitan America, avrai sempre approssimazione e caos.

Le società che vincono lo fanno perchè hanno un'organizzazione perfetta che fa sì che i tanti soldi che ci sono non vadano sprecati. I casi di fallimenti sono infiniti, ricordiamo bene i big money di Moratti che fine abbiano fatto per tanti anni ;)

Lo stesso City che citi tu è una società pazzesca, il top del top a livello organizzativo e commerciale, oltre che tecnico, Investono su tutti i settori, hanno manager presi da altri settori che sono pagati come calciatori, senza contare che investono nel settore giovanile la stessa somma di mezza Serie A!
Guardiola è il grande pilota messo a guidare l'auto migliore, ma stai sicuro che il City sarà al top del calcio mondiale per tanti anni, anche quando Guardiola allenerà da un'altra parte.
 

Lineker10

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Questa cosa però mi pare molto ingigantita. Tu hai fatto 4-5 esempi ma ce ne sono secondo me molti di più di allenatori che invece facendo il salto hanno confermato (lo stesso Sarri che tutti invocano. Conte non veniva da Bari e Atalanta ?).

A dirla tutta, Conte prima della Juve aveva allenato in Serie A solo 13 (!) partite all'Atalanta. Aveva allenato solo in Serie B, con Siena e Bari ;)
 
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