Mi dispiace, ma dire che non sia nella nostra rosa attuale soltanto perché è il figlio di Paolo è abbastanza ingenuo. Sia chiaro, non perché Paolo il dirigente manipoli la rosa in favore di suo figlio, ma perché l'ambiente Milan risente del dover chiudere (almeno parzialmente) il ciclo virtuoso dei Maldini.
È acerbo, molto, ha qualche spunto ma con le opportunità ed il minutaggio che ha avuto probabilmente anche altri ragazzi della primavera avrebbero potuto mostrare spunti interessanti quanto i suoi. Ha segnato contro lo Spezia ed è stata un'ottima cosa, nulla da dire, ma il contorno è stato una partita decisamente di basso livello, con molte palle perse(difatti è uscito nell'intervallo, se non ricordo male).
La verità è che se si fosse chiamato Daniel Rossi sarebbe partito in prestito tempo fa, così come sarebbero rimasti alla base Tommaso Maldini o Lorenzo Maldini.
A me piace l'idea della favola, piace pensare che Daniel possa diventare un pilastro del Milan come il papà e come il nonno, ma le premesse non ci sono, secondo me.
Paolo alla sua età era già forte e pronto, in un calcio molto più duro e, soprattutto, in un ruolo molto più delicato(su questo rimando al commento di
@Raryof , con il quale mi trovo d'accordo), il confronto non esiste.
Dobbiamo chiederci, vale la pena crederci ancora e, egoisticamente, privare il ragazzo di altre opportunità(magari più alla sua portata) solo per sperare nel Maldini tris? Oppure dovremmo mollare la presa e smettere di considerare Daniel come un cambio soddisfacente per la trequarti?
La seconda opzione è la più valida e inoltre non preclude la possibilità di poter sfruttare l'eventuale potenziale di Daniel laddove dovesse sbocciare altrove in prestito.
Pare ci si stia attaccando alla storia dei Maldini nella gestione di questo ragazzo, e la cosa non è giusta né per noi né, soprattutto, per lui, che ha evidentemente bisogno di un'ambiente più neutrale per giocare con serenità e crescere.