Vedremo. Se si fosse applicato sempre questo principio, di sicuro Calabria e Gabbia non giocherebbero nel Milan adesso.
Io la vedo all'opposto ti diro: ogni volta che Daniel sbaglia si parte subito con la musica del raccomandato...
A me pare che a lui non si perdoni nulla. Sbaglia un calcio d'angolo e dunque è da spedire a giocare nel Crotone.
Comunque vedremo. Per me se è li è per un motivo, il Milan non è la squadra di calcetto del giovedi dove gioca il presidente/allenatore/giocatore che siccome è lo sponsor che paga fa come gli pare.
Pioli non è certo un pagliaccio messo in panchina a fare il saltimbanco. Decide lui chi gioca e chi no e dimostra anche troppo spesso che lo fa per meriti (fin troppo evidente quanto successo a Tonali).
Nulla da dire su Pioli, che lo ha utilizzato più per necessità che per altro(turnover, infortuni, ecc.).
Nulla da dire neanche su Maldini e Massara, che secondo me stanno facendo un ottimo lavoro e portando avanti un buonissimo progetto.
Quello che recrimino è il clima di soggezione al quale è posto Daniel Maldini ogni giorno, dalla stampa, dagli addetti al lavoro(inclusi quelli in orbita rossonera), che non gli potrà mai permettere di esprimersi al meglio.
Un anno o due altrove gli gioverebbero tantissimo secondo me, lontano dai paragoni con il padre, dalla favola della dinastia ecc., potrebbe esprimersi al 100% a livello di gioco(trovando più spazio in una piccola realtà) e a livello caratteriale(potendo permettersi errori senza essere subissato da voci su raccomandazioni e altro).
Dal punto di vista tecnico ha potenziale ma è troppo acerbo per questo Milan. Calabria e Gabbia sono emersi in un Milan mediocre che non pretendeva molto, anche a livello di concorrenza del ruolo(il secondo meno, ma si è dimostrato comunque all'altezza come terza o quarta scelta), Maldini è in un Milan pretenzioso, che lentamente sta tornando grande e che gioca la CL, lotta per lo Scudetto... è un contesto più complicato per "accettare" di affidare ampio minutaggio ad un giocatore lontano dalla maturazione.
Avremmo potuto trattenere Pobega, molto più pronto, come alternativa a Diaz e Krunic(o solo al primo) quest'estate, e magari lavorare su di lui in prima persona anche per un eventuale adattamento nel centrocampo a due, lasciando partire Daniel in prestito.
Ora, Pobega è a Torino e sta facendo bene, il prestito probabilmente è una scelta vincente e ritroveremo un giocatore migliore tra un anno, grazie a Juric, ma se avessi potuto scegliere tra Daniel e Tommaso avrei tenuto comunque il secondo, che essendo più pronto ed affidabile avrebbe anche trovato più spazio.
Pobega al Toro è una scelta che ho avallato eh, il mio è solo un esempio di come avremmo potuto gestire meglio Daniel questa estate.
Volendo lo stesso Adli lo avrebbe potuto sostituire come cambio di Diaz, anche se non è un trequartista puro, è comunque giovane e più pronto rispetto a Daniel.
Questo per dire che Daniel non è stato trattenuto per necessità dal punto di vista numerico, ma perché la volontà è stata quella di non lasciarlo partire in prestito come per dargli la "chance" di portare avanti la dinastia giocandosi le sue carte in prima squadra. Questo è bello, significativo e molto milanista come concetto, ma non è il bene di Daniel(che avrà avuto voce in capitolo sicuramente, ma probabilmente con poca coscienza) e non è il bene del Milan, non particolarmente.
Poi il tutto, ovviamente, può fermarsi a monte per quanto riguarda il mio pensiero, perché la mia opinione è che Daniel sia ancora lontano dall'essere pronto calcisticamente al nostro Milan(soprattutto se resterà con noi), ma per chiunque altro può essere meno acerbo e più vicino all'esplosione, per carità, in quel caso è anche giusto pensare che sia più opportuno lavorarci su sin da subito in prima squadra, ma io sono più vicino alla prima ipotesi che alla seconda.