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Non esistono tifosi giusti e tifosi sbagliati. Ognuno vive lo sport secondo la propria natura e il proprio istinto.Ma è quello il termometro del Milan.
È tutto uno show e chi lo alimenta fa innalzare la temperatura.
Ti faccio un altro esempio: io sono sul gruppo whatsapp ufficiale del Milan.
Quando mi arrivano quelle notifiche pre ,durante e post match di un insignificante Milan-Cagliari, dopo questa stagione, come se fosse una finale di Champions, io provo fastidio.
E provo fastidio non perché vacilla il mio amore per il Milan ma perché non voglio stare sul carro di un intrattenimento deviato.
Forse sono un tifoso sbagliato io, per carità, ma il tifo come evento di teatro non lo condivido perché porta alla mediocrità.
Una americanata.
Il punto, a mio parere, è che la stragrande maggioranza delle persone vive il calcio “alla leggera”, nel senso che magari guarda le partite in tv(ma neanche tutte), magari si guarda i risultati e gli highlights e quando può va allo stadio, ma nulla più.
Io sono stato abbonato per più di vent’anni, non mi sono praticamente mai perso una partita casalinga e posso garantirti che, esclusi i big match, lo stadio era sempre mezzo vuoto. Anche quando avevamo gli squadroni fortissimi, il tutto esaurito si vedeva solo nei big match. Emblematica la media di soli 47mila spettatori nell’anno della settima.
Questo per dirti che la gente allo stadio ha sempre cercato qualcosa in più rispetto alla sola partita: adesso quel qualcosa in più viene offerto e vediamo medie di affluenza che non si sono mai viste, ma proprio mai, da quando c’è stato l’avvento delle pay-tv.
In poche parole: neanche a me piacciono le americanate, ma temo dovremo farcene una ragione.