Crisi del calcio italiano: parliamone

Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,918
Reaction score
38,485
Sono temi che da anni tocco perché sono stato per anni anche istruttore di base in molte scuole calcio e vi garantisco che ci sono bambini che a 10 anni non sanno correre.

Portiamo nella scuola primaria l'istruttore di educazione fisica qualificato e dedichiamo almeno 3 ore a settimana allo sport.
Mettiamo poi come 'progetti' gli sport e torniamo ai vecchi tornei studenteschi perché se i giovani non vengono da noi siamo noi che dobbiamo andare a scovarli.

Nella scuola elementare spesso lo sport non si fa o è affidato alla maestra 50enne che non ha la minima idea di cosa sia l'attività fisica.
Disastri di un paese fermo alla preistoria.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,271
Reaction score
9,085
È riduttivo metterla su questo piano e basarsi solo su una partita.
L'italia contro la Macedonia ha perso per la paura di perdere e la paura ha attanagliato gambe e menti per la disabitudine a giocare certe partite.

Il destino ci ha messo molto del suo in questo disastroso ultimo pezzo di cammino verso il mondiale ma le lacune sono venute tutte a galla.

Preferisco parlare di fallimento del movimento calcistico e non di fallimento di 18 ragazzi e un ct perché se sei costretto a buttare in campo nella partita della vita tale raspadori e se qualcuno ha invocato addirittura balotelli allora vuol dire che più di qualcosa non funziona.

Finiamola coi top mondo , coi 50 mln per Berardi e rimbocchiamoci le maniche perché mentre gli altri vanno avanti noi siamo fermi al 1990.
Forse sono stato troppo sintetico. Ti faccio un esempio di quel che intendevo con “ci sono 11 giovani italiani ecc”.
Mettiamo che tu, DiavoloInme sia un 22enne(ti piacerebbe, eh? :asd:) portiere italiano. Ti alleni duramente, segui un’alimentazione adeguata per uno sportivo, dopo anni a rinunciare alle abbuffate con gli amici e a sgomitare per un posto da titolare arrivi a essere il primo portiere in un club di A, magari sforni prestazioni più che buone e… Tu la Nazionale, se va bene, la guardi giocare dalla panchina perché il posto che ti spetta di diritto è assegnato a un altro per diritto Divino.
Oppure tu, DiavoloInme, sei un portiere al quale per diritto Divino è assegnato il ruolo di primo portiere della Nazionale, a prescindere dalle tue prestazioni, dal tuo stato di forma, dalle tue presenze nel club ecc.
In entrambi i casi, per motivi opposti, la tua voglia di crescere professionalmente viene presa a picconate e a 22 anni senza motivazioni forti inevitabilmente ti perdi, soprattutto se guadagni in un anno cifre che i tuoi coetanei non guadagneranno mai neanche in tutta la loro vita lavorativa.

Estendi questi esempi a tutti i ruoli e diventa evidente che un CT che convoca giocatori reduci da infortuni, giocatori che nei club portano gli asciugamani ai compagni, giocatori palesemente fuori forma ecc è una parte non marginale del problema.
 
Registrato
31 Agosto 2012
Messaggi
5,769
Reaction score
3,037
Non disputare un mondiale per una federazione gloriosa come la nostra è un'onta ma steccare la qualificazione per la seconda volta di fila è una bocciatura senza appello.

Di fatto serviranno 12 anni per poter tornare ad assistere a un mondiale .
Un dramma.
Giovani e giovanissimi tifosi,tra gli altri, si perderanno la manifestazione calcistica mondiale per eccellenza.

Se nel 2018 a saltare fu la testa di Ventura ora pare che il mirino sia puntato su mister Mancini , l'eroe dell'europeo recentemente vinto in modo brillante e inaspettato.

Ma dietro questo clamoroso fallimento ci sono motivazioni ben più profonde e gravi di quella dell'operato di un ct e dei suoi giocatori : c'è la crisi di un paese che non può non ripercuotersi in quello che una volta era lo sport più seguito , amato e praticato , c'è la crisi dei vivai, delle infrastrutture, c'è la crisi della politica, c'è la crisi dei campionati che andrebbero riformulati , c'è la crisi di un percorso giovanile che non forma a dovere, c'è la crisi di un progetto under 23 che non decolla , c'è la crisi di una figura, l'allenatore delle giovanili , che dovrebbe anteporre la formazione del singolo atleta ai risultati di squadra e alla gloria personale, c'è la crisi di giornalisti , opinionisti , addetti ai lavori sempre più in malafede e piegati a logiche di sistema.

Se i Baggio, Totti , Inzaghi, Pirlo, Nesta ,ecc ecc non vengono più fuori la colpa è di tutti.

Da anni su questi lidi denuncio questi problemi e denuncio il 'sistema', appoggiato dai soliti temerari.
Il calcio del sistema è fuori dal calcio che conta .

Il calcio italiano è morto.

Bisogna sedersi a un tavolo e rifare tutto , ripartendo dai bambini di 5 anni.
La cosa tragica è che questi discorsi vengono fatti qui su un forum ma che nella realtà dei fatti la voglia di cambiamento sembra prossima allo 0.
Quante teste son saltate da Martedì? 0.
Sembra addirittura che anche Mancini rimanga (che in realtà sarebbe solo il capo espiatorio: il pesce puzza sempre dalla testa).
 

DMC

Junior Member
Registrato
3 Dicembre 2019
Messaggi
651
Reaction score
62
Fosse quello il problema lo avrebbero tutte le nazioni...

Ma non credo. Guarda la GB con tutti i problemi di alimentazione e clima che ha, quante medaglie ha preso nelle ultime edizioni delle olimpiadi. Quanta potenzialita' ha nella nazionale di calcio.

Qui fanno tanto sport, tanti sport diversi, nonostante tutti i gadget e telefonini e distrazioni. Al parco dietro casa mia ci sono campi da calcio, pista di atletica, squadre di rugby, di hockey su prato, lezioni di atletica e nuoto. E ti assicuro che non vivo in una citta', e' al massimo un grosso paese.
 

Gamma

Junior Member
Registrato
6 Giugno 2019
Messaggi
5,335
Reaction score
4,358
Non disputare un mondiale per una federazione gloriosa come la nostra è un'onta ma steccare la qualificazione per la seconda volta di fila è una bocciatura senza appello.

Di fatto serviranno 12 anni per poter tornare ad assistere a un mondiale .
Un dramma.
Giovani e giovanissimi tifosi,tra gli altri, si perderanno la manifestazione calcistica mondiale per eccellenza.

Se nel 2018 a saltare fu la testa di Ventura ora pare che il mirino sia puntato su mister Mancini , l'eroe dell'europeo recentemente vinto in modo brillante e inaspettato.

Ma dietro questo clamoroso fallimento ci sono motivazioni ben più profonde e gravi di quella dell'operato di un ct e dei suoi giocatori : c'è la crisi di un paese che non può non ripercuotersi in quello che una volta era lo sport più seguito , amato e praticato , c'è la crisi dei vivai, delle infrastrutture, c'è la crisi della politica, c'è la crisi dei campionati che andrebbero riformulati , c'è la crisi di un percorso giovanile che non forma a dovere, c'è la crisi di un progetto under 23 che non decolla , c'è la crisi di una figura, l'allenatore delle giovanili , che dovrebbe anteporre la formazione del singolo atleta ai risultati di squadra e alla gloria personale, c'è la crisi di giornalisti , opinionisti , addetti ai lavori sempre più in malafede e piegati a logiche di sistema.

Se i Baggio, Totti , Inzaghi, Pirlo, Nesta ,ecc ecc non vengono più fuori la colpa è di tutti.

Da anni su questi lidi denuncio questi problemi e denuncio il 'sistema', appoggiato dai soliti temerari.
Il calcio del sistema è fuori dal calcio che conta .

Il calcio italiano è morto.

Bisogna sedersi a un tavolo e rifare tutto , ripartendo dai bambini di 5 anni.


Sono d'accordo sul fatto che servirà un lavorone lungo e faticoso per ricostruire una Nazionale(e in generale, un calcio italiano) che ricordi anche solo vagamente quello dei grandi azzurri che hai citato tu.

La verità è che le motivazioni sono tante, troppe:

1- vivai non consistenti e giovani non valorizzati abbastanza: i vivai non sfornano più giocatori davvero promettenti, difatti a livello di top player io non riconosco nessuno dei nostri over 27/28(per indicare giocatori nel pieno della maturità). Quei pochi giovani promettenti vengono puntualmente bruciati dalla stampa con paragoni assurdi e con pressioni ingiustificate del tipo "il nuovo Messi", "ricorda Paolo Maldini", "un po' Zidane e un po' Ronaldo" ecc., o peggio, vengono gestiti malamente, senza che sia data loro l'opportunità di crescere ed esplodere. Chi riesce a "sopravvivere" a questi due filtri rischia poi di essere ipervalutato, con conseguenti opportunità ridotte (es. Giovane X con buonissime prospettive viene valutato 40 mln e rimane a marcire nella squadra di turno senza compiere il salto). Tanti fattori gestionali e ambientali che fanno sì che i nostri giovani trovino troppe difficoltà per emergere e diventare grandi giocatori;

2- infrastrutture risalenti al paleolitico: stadi fatiscenti, ricchi di storia, per carità, ma sotto gli standard europei. Strutture non al livello delle squadre europee di pari categoria. Qui la colpa è da condividersi con la burocrazia pesante del nostro Paese, d'altronde proprio noi abbiamo la questione stadio che viene tirata avanti da anni e che continuerà a persistere per molto, quando in altre circostanze(ed in altri paesi) questa cosa viene gestita in maniera più celere;

Pensavo di aggiungere altri punti, ma non ne ho il tempo, ad ogni modo già questi due punti se venissero rivoluzionati porterebbero enormi benefici ai club italiani e, di riflesso, alla Nazionale. Bisogna sempre partire dalle radici per costruire qualcosa di grande e nel nostro caso si tratta di una necessità, perché il calcio italiano ad oggi è di un livello imbarazzante se comparato a quello inglese e quello spagnolo, forse anche quello tedesco, ma io sono sicuro che se non si dovesse invertire la rotta e rifondare, probabilmente in 5/10 anni ci sorpasserà anche il calcio francese, che a differenza nostra è attrezzatissimo a livello giovanile. Ovviamente quest'ultimo discorso è più ampio della sola nazionale, anche perché la Francia ci sotterrerebbe anche con la terza squadra sotto quel punto di vista.
 
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
5,679
Reaction score
836
Probabilmente innanzitutto il settore giovanile delle Big, poi i presidenti scemi delle medio/piccole che non danno la possibilità ad un giocatore di 20-22 anni passare in una top a cifre ragionevoli e fare quello step in più sia di mentalità che tecnico. Ad allenarti con Kjaer Ibra Giroud ne trae beneficio il Calabria di turno, Kalulu, Theo, Leao ecc
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,918
Reaction score
38,485
Forse sono stato troppo sintetico. Ti faccio un esempio di quel che intendevo con “ci sono 11 giovani italiani ecc”.
Mettiamo che tu, DiavoloInme sia un 22enne(ti piacerebbe, eh? :asd:) portiere italiano. Ti alleni duramente, segui un’alimentazione adeguata per uno sportivo, dopo anni a rinunciare alle abbuffate con gli amici e a sgomitare per un posto da titolare arrivi a essere il primo portiere in un club di A, magari sforni prestazioni più che buone e… Tu la Nazionale, se va bene, la guardi giocare dalla panchina perché il posto che ti spetta di diritto è assegnato a un altro per diritto Divino.
Oppure tu, DiavoloInme, sei un portiere al quale per diritto Divino è assegnato il ruolo di primo portiere della Nazionale, a prescindere dalle tue prestazioni, dal tuo stato di forma, dalle tue presenze nel club ecc.
In entrambi i casi, per motivi opposti, la tua voglia di crescere professionalmente viene presa a picconate e a 22 anni senza motivazioni forti inevitabilmente ti perdi, soprattutto se guadagni in un anno cifre che i tuoi coetanei non guadagneranno mai neanche in tutta la loro vita lavorativa.

Estendi questi esempi a tutti i ruoli e diventa evidente che un CT che convoca giocatori reduci da infortuni, giocatori che nei club portano gli asciugamani ai compagni, giocatori palesemente fuori forma ecc è una parte non marginale del problema.
È un discorso un pò complesso perché se è vero che la nazionale stecca per la seconda volta di fila la qualificazione al mondiale è anche vero che questo gruppo pochi mesi fa aveva vinto un europeo e aveva praticamente ucciso il girone di qualificazione per il mondiale.

Di colpo poi si è spenta la luce e abbiamo iniziato a sprecare un match point dopo l'altro fino al disastro finale.


Sono tanti i motivi che hanno portato a questo crollo e se vuoi possiamo parlarne pure di questa gestione ma io ho preferito allargare il discorso a qualcosa di molto più ampio.

Mancini come ct è difficile da giudicare perché dire che ha fatto male per me sarebbe poco onesto intellettualmente.
Mancini ha ricostruito dalle ceneri una Nazionale morta e ci ha fatto vincere un europeo , come sono convinto che coi suoi 15 fedelissimi il ct avrebbe centrato la qualificazione e ci avrebbe fatto fare un figurone al mondiale.

Destino ha voluto che nel periodo clou abbiamo perso uomini chiave , altri sono arrivati scoppiati e per un senso di riconoscenza il ct ha preferito affondare coi suoi anzichè attingere ad altro e crearsi qualche alternativa, compatibilmente ovviamente col poco che il campionato ha da proporre.

Oggi l'italia non può permettersi di lasciare a casa i Bonucci , chiellini , spinazzola, zaniolo , chiesa, verratti , di Lorenzo.
Aggiungici poi un Insigne con la testa altrove, un Donnarumma perso nei suoi vuoti, ecc ecc.

Alle partita della vita siamo arrivati come peggio non si poteva.
 

marcokaka

Junior Member
Registrato
3 Ottobre 2015
Messaggi
700
Reaction score
119
Non fosse che le altre nazioni da 20 anni hanno riconosciuto l'importanza dell'istruzione motoria tra le materie nella scuola di base e hanno assunto professionisti.
Vuoi che parliamo dell'attività fisica dai 5 agli 11anni nelle nostre squole??

Non credo sia questa la ragione...
penso che si giochi meno per le strade, nelle piazze, negli oratori. Le nuove generazioni crescono con i cellulari e le console tra le mani. Penso che la stessa cosa stia avvenendo anche in Brasile ed in altre nazioni. In Francia, Spagna credo abbiano superato questo problema con una spinta sostanziale sulle infrastrutture... ma non saprei... io davvero sono incredulo quando penso che in Italia da 15 anni non esca un campione. È assurdo per un paese con la nostra tradizione calcistica, assurdo per un paese nel quale il calcio è un tema social. Non saprei... assurdo!!!
 

marcokaka

Junior Member
Registrato
3 Ottobre 2015
Messaggi
700
Reaction score
119
Sono d'accordo sul fatto che servirà un lavorone lungo e faticoso per ricostruire una Nazionale(e in generale, un calcio italiano) che ricordi anche solo vagamente quello dei grandi azzurri che hai citato tu.

La verità è che le motivazioni sono tante, troppe:

1- vivai non consistenti e giovani non valorizzati abbastanza: i vivai non sfornano più giocatori davvero promettenti, difatti a livello di top player io non riconosco nessuno dei nostri over 27/28(per indicare giocatori nel pieno della maturità). Quei pochi giovani promettenti vengono puntualmente bruciati dalla stampa con paragoni assurdi e con pressioni ingiustificate del tipo "il nuovo Messi", "ricorda Paolo Maldini", "un po' Zidane e un po' Ronaldo" ecc., o peggio, vengono gestiti malamente, senza che sia data loro l'opportunità di crescere ed esplodere. Chi riesce a "sopravvivere" a questi due filtri rischia poi di essere ipervalutato, con conseguenti opportunità ridotte (es. Giovane X con buonissime prospettive viene valutato 40 mln e rimane a marcire nella squadra di turno senza compiere il salto). Tanti fattori gestionali e ambientali che fanno sì che i nostri giovani trovino troppe difficoltà per emergere e diventare grandi giocatori;

2- infrastrutture risalenti al paleolitico: stadi fatiscenti, ricchi di storia, per carità, ma sotto gli standard europei. Strutture non al livello delle squadre europee di pari categoria. Qui la colpa è da condividersi con la burocrazia pesante del nostro Paese, d'altronde proprio noi abbiamo la questione stadio che viene tirata avanti da anni e che continuerà a persistere per molto, quando in altre circostanze(ed in altri paesi) questa cosa viene gestita in maniera più celere;

Pensavo di aggiungere altri punti, ma non ne ho il tempo, ad ogni modo già questi due punti se venissero rivoluzionati porterebbero enormi benefici ai club italiani e, di riflesso, alla Nazionale. Bisogna sempre partire dalle radici per costruire qualcosa di grande e nel nostro caso si tratta di una necessità, perché il calcio italiano ad oggi è di un livello imbarazzante se comparato a quello inglese e quello spagnolo, forse anche quello tedesco, ma io sono sicuro che se non si dovesse invertire la rotta e rifondare, probabilmente in 5/10 anni ci sorpasserà anche il calcio francese, che a differenza nostra è attrezzatissimo a livello giovanile. Ovviamente quest'ultimo discorso è più ampio della sola nazionale, anche perché la Francia ci sotterrerebbe anche con la terza squadra sotto quel punto di vista.

Il discorso sui vivai lo capisco in parte, nel senso che sono fortemente convinto che se c'è un grande talento, questi in un modo o nell'altro sarà in grado di farsi spazio da solo. O per lo meno penso che sia così nella maggioranza dei casi.
Nei nostri discorsi invece implicitamente lasciamo intendere che i grandi talenti si plasmano, si costruiscono.
Non ne sono convintissimo. Quello che dici tu ci può stare ma non spiega del tutto questo strano trend degli ultimi 15 anni...
 
Registrato
26 Settembre 2016
Messaggi
5,030
Reaction score
2,497
Non disputare un mondiale per una federazione gloriosa come la nostra è un'onta ma steccare la qualificazione per la seconda volta di fila è una bocciatura senza appello.

Di fatto serviranno 12 anni per poter tornare ad assistere a un mondiale .
Un dramma.
Giovani e giovanissimi tifosi,tra gli altri, si perderanno la manifestazione calcistica mondiale per eccellenza.

Se nel 2018 a saltare fu la testa di Ventura ora pare che il mirino sia puntato su mister Mancini , l'eroe dell'europeo recentemente vinto in modo brillante e inaspettato.

Ma dietro questo clamoroso fallimento ci sono motivazioni ben più profonde e gravi di quella dell'operato di un ct e dei suoi giocatori : c'è la crisi di un paese che non può non ripercuotersi in quello che una volta era lo sport più seguito , amato e praticato , c'è la crisi dei vivai, delle infrastrutture, c'è la crisi della politica, c'è la crisi dei campionati che andrebbero riformulati , c'è la crisi di un percorso giovanile che non forma a dovere, c'è la crisi di un progetto under 23 che non decolla , c'è la crisi di una figura, l'allenatore delle giovanili , che dovrebbe anteporre la formazione del singolo atleta ai risultati di squadra e alla gloria personale, c'è la crisi di giornalisti , opinionisti , addetti ai lavori sempre più in malafede e piegati a logiche di sistema.

Se i Baggio, Totti , Inzaghi, Pirlo, Nesta ,ecc ecc non vengono più fuori la colpa è di tutti.

Da anni su questi lidi denuncio questi problemi e denuncio il 'sistema', appoggiato dai soliti temerari.
Il calcio del sistema è fuori dal calcio che conta .

Il calcio italiano è morto.

Bisogna sedersi a un tavolo e rifare tutto , ripartendo dai bambini di 5 anni.

Conosco un ragazzo che gioca nel settore giovanile del Milan.

Non hai idea di quello che mi racconta. È lì il problema della nazionale, nei settori giovanili. I Baggio, i Totti etc. Ci sono, ma non li sanno più aspettare. I ragazzini sono carne da macello che vengono scavalcati dagli stranieri, a prescindere dai meriti. Perché un italiano giovane le società lo pagano noccioline, mentre per portare in Italia un minorenne gli devono fare un contratto, con una bella somma come stipendio e a prescindere dai meriti sportivi, gioca quello che pagano di più.

Di base il concetto è questo, ma ci sarebbe molto altro da dire.
 
Alto