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Scrivo questo post piú per uno sfogo personale, che per altri motivi. Cerco di avere un atteggiamento costruttivo, e cerco di dare conforto anche ai miei compagni di yifo perché so quanto abbia fatto male questo passo falso.
Parliamoci chiaro: non ci voleva assolutamente.
Ma bisogna rialzarsi.
Cercare scuse ora non serve, né attenuanti.
Tralasciando la gara di ieri, giocata male per carità, abbiamo avuto diverse altre occasioni non sfruttate quest'anno in casa per fare meglio (Sassuolo, Samp, Verona, Parma, ecc.) e ci metto anche la gara a La Spezia, che lo Spezia ha giocato come se fosse a San Siro, ovvero barricate e ripartenze. La discrepanza fra punti fatti in casa e in trasferta evidenzia problemi tattici importanti (psicologici li ho visti solo ieri, ma in realtà i nostri problemi partono da piú lontano). La difficoltà che abbiamo ad attaccare difese schierate è stata per certi versi avvilente in determinate partite quest'anno.
Che dire, fa male. Fa ancor piú male perché senza quel furto con scasso targato Calvarese nonostante questo pareggio osceno saremmo dentro.
Ma cercare scuse e piangersi addosso non è nel nostro DNA né deve esserlo, e questo vale tanto per dirigenza e calciatori, quanto per i tifosi.
Ora, come fare a spuntarla a Bergamo.
A mio avviso l'unica cosa che può fare Pioli é guardare e riguardare Atalanta - Lazio, unica partita di quest'anno in cui l'Atalanta è parsa veramente in crisi ed è stata surclassata dall'avversario dal punto di vista tattico e tecnico.
Ricordo quel match molto bene. La Lazio se l'è giocata esattamente come fatto con noi: difesa bassa, ripartenza, tiri dalla media distanza.
Abbiamo le armi per fare questo tipo di partita? Direi di sí. Assolutamente.
Ma pioli non deve fare il fenomeno, e pensare di poter dominare l'Atalanta nel suo terrain ideale, quello fisico, come fatto all'andata (meité trequartista appena arrivato è tutt'ora l'errore piú grave fatto).
Se Pioli non fa il fenomeno io dico che qualche chance c'è. Anche più di una.
A qualsiasi discorso complottista rispondo che non credo l'Atalanta giochi per altre squadre che per se stessa, per il suo secondo posto.
Non credo che ad oggi corra così tanto buon sangue fra i gobbi e la loro ex succursale (ricordiamo le parole di agnelli sull'atalanta in CL quest'anno).
Ma questi calcoli non dobbiamo farli. Bisogna scendere in campo per vincere.
Alla vigilia di questi match ricordo che Carletto (quando ci giocavamo ben altro) soleva ripetere nelle sue conferenze:
"bisogna avere attenzione e concentrazione".
A Bergamo bisogna anche mostrare palle e di avere il fuoco dentro.
Lo 0-7 a Torino secondo me paradossalmente ci ha fatto del male. Ci ha scaricati. Ci ha fatto credere che col Cagliari bastava il compitino. Pioli doveva essere piú bravo a caricare la squadra.
A fine primo tempo avrebbe dovuto ribaltare lo spogliatoio.
Però abbiamo dei vantaggi:
-queste partite si preparano da sole, arriveremo carichi.
-loro giocano mercoledì, non sarebbe male sperare in un bel supplementare
-quando quest'anno sembravamo con le spalle al muro l'abbiamo sempre tirata fuori la prestazione.
Non tutto è perduto. Bisogna crederci. So che il post di questo match come altri che abbiamo vissuto sono difficili da digerire.
Ma non dimentichiamo mai: siamo il Milan.
E quel 5-0 lí dell'anno scorso va vendicato.
I ragazzi lo sanno.
Pertanto, dopo aver letto e ascoltato tantissimi messaggi di sconforto, voglio provare a fare uscire una voce stonata fuori dal coro.
Non tutto è perduto.
Crediamoci.
Parliamoci chiaro: non ci voleva assolutamente.
Ma bisogna rialzarsi.
Cercare scuse ora non serve, né attenuanti.
Tralasciando la gara di ieri, giocata male per carità, abbiamo avuto diverse altre occasioni non sfruttate quest'anno in casa per fare meglio (Sassuolo, Samp, Verona, Parma, ecc.) e ci metto anche la gara a La Spezia, che lo Spezia ha giocato come se fosse a San Siro, ovvero barricate e ripartenze. La discrepanza fra punti fatti in casa e in trasferta evidenzia problemi tattici importanti (psicologici li ho visti solo ieri, ma in realtà i nostri problemi partono da piú lontano). La difficoltà che abbiamo ad attaccare difese schierate è stata per certi versi avvilente in determinate partite quest'anno.
Che dire, fa male. Fa ancor piú male perché senza quel furto con scasso targato Calvarese nonostante questo pareggio osceno saremmo dentro.
Ma cercare scuse e piangersi addosso non è nel nostro DNA né deve esserlo, e questo vale tanto per dirigenza e calciatori, quanto per i tifosi.
Ora, come fare a spuntarla a Bergamo.
A mio avviso l'unica cosa che può fare Pioli é guardare e riguardare Atalanta - Lazio, unica partita di quest'anno in cui l'Atalanta è parsa veramente in crisi ed è stata surclassata dall'avversario dal punto di vista tattico e tecnico.
Ricordo quel match molto bene. La Lazio se l'è giocata esattamente come fatto con noi: difesa bassa, ripartenza, tiri dalla media distanza.
Abbiamo le armi per fare questo tipo di partita? Direi di sí. Assolutamente.
Ma pioli non deve fare il fenomeno, e pensare di poter dominare l'Atalanta nel suo terrain ideale, quello fisico, come fatto all'andata (meité trequartista appena arrivato è tutt'ora l'errore piú grave fatto).
Se Pioli non fa il fenomeno io dico che qualche chance c'è. Anche più di una.
A qualsiasi discorso complottista rispondo che non credo l'Atalanta giochi per altre squadre che per se stessa, per il suo secondo posto.
Non credo che ad oggi corra così tanto buon sangue fra i gobbi e la loro ex succursale (ricordiamo le parole di agnelli sull'atalanta in CL quest'anno).
Ma questi calcoli non dobbiamo farli. Bisogna scendere in campo per vincere.
Alla vigilia di questi match ricordo che Carletto (quando ci giocavamo ben altro) soleva ripetere nelle sue conferenze:
"bisogna avere attenzione e concentrazione".
A Bergamo bisogna anche mostrare palle e di avere il fuoco dentro.
Lo 0-7 a Torino secondo me paradossalmente ci ha fatto del male. Ci ha scaricati. Ci ha fatto credere che col Cagliari bastava il compitino. Pioli doveva essere piú bravo a caricare la squadra.
A fine primo tempo avrebbe dovuto ribaltare lo spogliatoio.
Però abbiamo dei vantaggi:
-queste partite si preparano da sole, arriveremo carichi.
-loro giocano mercoledì, non sarebbe male sperare in un bel supplementare
-quando quest'anno sembravamo con le spalle al muro l'abbiamo sempre tirata fuori la prestazione.
Non tutto è perduto. Bisogna crederci. So che il post di questo match come altri che abbiamo vissuto sono difficili da digerire.
Ma non dimentichiamo mai: siamo il Milan.
E quel 5-0 lí dell'anno scorso va vendicato.
I ragazzi lo sanno.
Pertanto, dopo aver letto e ascoltato tantissimi messaggi di sconforto, voglio provare a fare uscire una voce stonata fuori dal coro.
Non tutto è perduto.
Crediamoci.