si però c'è anche da dire che si sono inventati le zone colorate perchè con un lockdown un po' fatto bene ci sarebbero state ancora più polemiche. cioè... noi siamo il paese delle polemiche non va mai bene una mazza.
io sono il primo a dire che sono asini incapaci e anche un po' in mala fede perchè la questione è stata gestita troppo male per essere una cosa fatta con volontà di far bene, però qualsiasi cosa avessero fatto non sarebbe andata bene per parecchi.
certa gente non voleva le chiusure a marzo e nemmeno a novembre... gente che dice "tanto le TI sono solo al 60%"... cioè ... e quelli sono tutti voti che volano via.
Che non ci va mai bene niente, questo è ovvio. E' una situazione di disagio e quindi richiede sacrifici, perciò la lamentela è inevitabile.
Ma dubito che i voti volano via.
Se fai le cose con criterio, seriamente, anche contro l'iniziale malcontento della popolazione, poi hai la possibilità di dimostrare che hai operato bene, e quindi raccattare il plauso. Se hai paura di scontentare, allora non si fa mai niente.
Era stato detto e ridetto che era necessario chiudere subito tutto, invece di parlare di "banali influenze" e "aperitivi con i cinesi". Evitavi lockdowns inutili a posteriori, ne facevi meno e la popolazione era meno snervata. Invece è passato un anno e la gente non ce la fa più. Poi se proprini alla gente i banchi a rotelle e le primule nelle piazze, dimmi te come può reagire una persona con un minimo di senno. Mentre la ministra dei trasporti sta più dietro alle raccomandazioni per Paratici piuttosto che aumentare gli autobus e i mezzi di trasporto.
Ancora non si è capito che la popolazione intelligente accetta di buon grado (anche se con evidente dispiacere) chiusure e quanto annesso, basta che ne veda i benefici in proiezione futura.
Qui l'unica cosa che si è visto è l'agghiacciante incompetenza della Imbarazzolina e di quell'altro assassino di Sberanza che si è messo a scrivere libri.
Ma roba dell'alltro mondo, se ci fanno un film, lo bollano come comicità demenziale da quanto è inverosimile, dai.