Covid inglese fa paura. Rischio nuovo lockdown.

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gabri65

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Che la gente non ne possa più direi che ormai è palese.
E come dargli torto? Io stesso, da marzo ad oggi, ho patito parecchio a livello psicologico (e si che tutti i miei conoscenti mi considerano un ghiacciolo da questo punto di vista...)

Però ad un certo punto toccherà fare una scelta.
O proviamo a cercare un delicato equilibrio tra salute ed economia (con il rischio di scontentare sia aperturisti che chiusuristi), o andiamo a tutta velocità verso uno degli estremi (si chiude tutto o si apre tutto).
Dobbiamo praticamente decidere se siamo disposti ad accettare che muoiano anche 10 volte le persone che morirebbero con le chiusure (parliamo di circa 1 milione di persone, mica pizza e fichi) e salvare il resto del paese, o chiudere tutto, salvare un sacco di gente e distruggere consequenzialmente l'economia e il tessuto produttivo del paese per sempre (oltre ad arrecare gravi danni psicologici a moltissima gente che finirà senza lavoro o che impazzirà definitivamente stando chiusa in casa per altri mesi).

Io credo, semplicemente (e un po' democristianamente ma capitemi... lavoro pur sempre in politica! :asd: ) che non esista "la scelta giusta" su come combattere l'epidemia.
Esistono principalmente 3 scelte (apertura, chiusura, metà e metà che è quello che facciamo noi ora) con relativi pro e contro.
In base ai nostri interessi e alle nostre inclinazioni, saremo portati a sostenere l'una piuttosto che l'altra.
Ma credere che esista una "veritas manichea" che i decisori politici rifiutano di vedere sulla base di chissà quale cospirazione, secondo me è una comoda riduzione ai minimi termini di un problema immensamente complesso.
Se voi stessi foste nella "stanza dei bottoni" e doveste prendere una decisione, sono certo che le posizioni più estreme in un senso o nell'altro andrebbero a stemperarsi drasticamente.

Il tutto, con il massimo rispetto per le opinioni di ognuno.
Per fortuna, in un certo senso, non siamo noi a dover decidere in prima persona... una responsabilità che davvero non augurerei nemmeno ad un interista o ad uno juventino :asd:

Fosse per me, comunque, cercherei in tutti i modi l'equilibrio, ma se avessi dati certi che prevedono una recrudescenza dell'epidemia, non esiterei a chiudere, anche prima che la situazione si faccia drammatica sotto gli occhi di tutti.
Una decisione profondamente impopolare (almeno su questi lidi), ne sono consapevole.

Ma codesta cosa mi andrebbe bene, se fosse fatta con criterio. Ne parlavamo proprio ieri circa i provvedimenti in Nuova Zelanda.

E non sono stato capito.

Hanno girato senza mascherine, tutti tranquilli, vita normale. Tre casi, chiuso tutto. Fai passare il periodo di incubazione e riapri.

Fatto bene? Chi lo sa. Ma almeno è una procedura coerente.

Mica lo schifo di gestione che si vede da noi. Zone colorate con i pastelli dell'astuccio delle elementari, banchi a rotelle e libri su "come ho sconfitto il vairus". Facciamo ridere i tacchini, si raccontano le nostre imprese sbellicandosi dalle risate.

Non c'è più niente di scientifico e/o sanitario, ormai da tempo. Solo politica e mafia.
 
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quando guardo i profili facebook di amici, conoscenti e parenti vari rimango allibito. Gente che prende il treno e se ne va a farsi il weekend a Venezia o Bologna, foto da ristoranti ecc. Qui e' TUTTO chiuso. Si sta letteralmente tappati in casa.



la variante inglese semplicemente sostituira' quella tradizionale e sara' quella prevalente in circolazione. Se manterremo gli stessi livelli di attenzione e le stesse misure, insieme al vaccino, l'efficacia nel controllare la pandemia sara' la stessa. Niente allarmismi.

Beh, è pur vero che spostamenti nella regione e pranzi al ristorante sono consentiti.
 

Gas

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Ma non ne usciremo più proprio perché le menti delle persone sono ormai plagiate da sta narrazione ridicola e terroristica.
La gente che gode nel longdauwn, che dice che non c’è altra soluzione, che dopo un anno ancora non ha capito che non se ne può più e il danno è stato fatto a monte. Allarmismo ovunque, vita cupa, ristretta, compressa e limitata. Queste restrizioni per i puristi del longdauwn sono troppo poco..ma si chiudano a casa sotto le coperte allora e lascino agli altri la vita.
Sono deluso e sconfortato. Ancora siamo col coprifuoco (totalmente inutile) tipo guerra mondiale, ma di che parliamo..

Io non so pi cosa pensare.
Durante il primo lockdown sono stato bravissimo, uscivo di casa solo una volta ogni 10 giorni per fare la spesa abbondante. Anche se abito in provincia di Milano sentivo un via-vai di ambulanze continuo, una decina al giorno. Iniziavo ad aver paura.
Con l'arrivo dell'estate avevo potuto tornare a vivere, ho fatto le vacanze con gli amici, tutto sereno. Penso di non aver mai visto in vita mia così tanta gente in spiaggia, tutti senza mascherine giustamente. Però non si potevano fare neanche piccole feste all'aperto.
Al ritorno dalle vacanze di nuovo chiusure. Chiuso in casa senza vedere mai nessuno, uscivo solo per portare i miei bimbi a scuola (sono solo con due bambini), a scuola banchi distanziati, ecc... ma prima di entrare e all'uscita io li vedo i bambini, è impossibile contenerli, si abbassano le mascherine e si parlano da un centrimetro di distanza sputazzandosi in faccia.
Inevitabilmente mi sono sentito un po' frustrato, non posso andare a bermi una birra al bar e intanto i miei figli si sputazzano in faccia con i compagni.
In fase arancione ero ancora chiuso in casa. I miei amici che sono tutti di Milano si vedevano regolarmente, e non solo loro, tutti i giovani che avevano vita sociale con amici prima del COVID, hanno iniziato a rivedersi non facciamo finta di non saperlo dai.
Quindi la mia frustrazione era diventata doppia. Un Sabato, ormai esasperato, decido di raggiungere lo stesso i miei amici che si trovavano in casa a Milano, ero preoccupato che mi fermassero, arrivato a Milano mi sono reso conto di quanto improbabile fosse... complice la bella giornata di sole era pieno di zeppo di gente in tutte le strade. Però non si può andare a bere una birra.

Il 24 Dicembre ho avuto un malore e sono andato in ospedale, uno degli ospedali milanesi che ha il reparto COVID. All'ospedale non c'era quasi nessuno, mi fanno il tampone ed è negativo quindi mi ricoverano per fare altri esami, sono rimasto circa 6 ore, non c'era via-vai di ambulanze, mi pare di ricordare che ne sia arrivata solo una ma era una persona che aveva avuto un infarto.
Eravamo mi pare 5/6 persone ricoverate ma c'era una quantità di infermieri/dottori impressionante, mi sento di poter dire che c'erano all'incirca 5 dottori/infermieri per ogni paziente forse anche di più. Essendo così tanti non avevano moltissimo da fare, erano stressati ma sentendo i loro discorsi non era per via del carico di lavoro ma per il fatto che dovevano lavorare anche a Natale e fare turni lunghi.
Ero un po' perplesso perchè erano tantissimi ma non c'erano molti pazienti per giustificare ciò.
Diverse persone alle quali ho raccontato questa mia esperienza mi hanno tutte risposto "Eh ma il reparto COVID e gli altri sono separati, normale che tu non abbia visto tanta gente ricoverata". Boh... sarà ma a me pareva strano. "Gli ospedali sono quasi al collasso" e nei reparti non-COVID c'era una quantità pazzesca di personale senza nulla da fare, perché non spostano queste persone dove serve, se serve?. Il reparto COVID sarà anche separato ma le orecchie non mi mancano, e di ambulanze non ne arrivavano.

Negli ultimi mesi non ho quasi più sentito ambulanze andare avanti e indietro. Voi le sentite?

Chiudo come ho esordito: Non so cosa pensare.
Non sono un complottista e non sto dicendo che il COVID sia un'invenzione, però occhi, orecchie e cervello ce li ho, e non posso non esculdere dalla mia testa il pensiero che, IN QUESTO MOMENTO, questa cosa del COVID sia un po' ingigantita, che stiano facendo terrorismo sia esperti che giornali, i primi giustificano la propria esistenza i secondi hanno un argomento con il quale riempire pagine all'infinito.
 
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Poi quando si riapre arrivano in aereo da tutte le parti del mondo e sbarca di tutto, nel giro di un mese siamo punto e a capo, è inutile non capiranno mai che bisogna conviverci e prima lo facciamo prima impariamo....ma no noi siamo negazionisti, tra un anno esisterà una variante senza vaccino e vaiii di nuovo altri lockdown.
 

Ringhio8

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Poi quando si riapre arrivano in aereo da tutte le parti del mondo e sbarca di tutto, nel giro di un mese siamo punto e a capo, è inutile non capiranno mai che bisogna conviverci e prima lo facciamo prima impariamo....ma no noi siamo negazionisti, tra un anno esisterà una variante senza vaccino e vaiii di nuovo altri lockdown.

Nel frattempo per far felici questi sfigati, perché solo di sfigati si può parlare mi é andata in malora una vita di lavoro, i risparmi di una vita di lavoro, la tranquillità di una vita di lavoro, e sentire idioti che pontificato come se negli ultimi 20 anni avessi rubato qualcosa a loro. Perché da imprenditore che ero non ho mai fatto sacrifici in vita, e giravo col maserati nel cortile della mia villa a Montecarlo. Io, e quanti altri vengono presi a pesci in faccia per invidia, perché é più comodo starsene con le mani sulle palle durante il giorno invece che faticare e sudare. Sudare, c'è chi preferirebbe morire che far fatica in vita sua....

Vabbé sono andato anche troppo oltre, perdona ma la sopportazione é al limite
 

Gas

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Tornando al Covid, io non giudico nessuno. Ognuno è libero di fare quello che vuole. Anche di tapparsi in casa dalla mattina alla sera, di guardare la vita scorrere dalla finestra e di farsi prendere dagli attacchi di panico appena sente un filo d'aria che lo sfiora.

Io so solo che, non avendo una relazione fissa e vivendo soprattutto di sera/notte (prima di questa tragedia) sono arrivato veramente al limite della sopportazione.

Vivo la tua stessa situazione e condivido in pieno.
Penso che a differenza del primo lockdown ora siamo tutti pienamente consapevoli di questo virus e cosa si deve fare per proteggersi. Sono d'accordo con te che chi ha paura è libero di chiudersi in casa, di stare con due mascherine anche in casa, indossare guanti in plastica al supermercato, di non avvicinarsi ad anima viva.
Con milioni di persone in ginocchio, bisogna ridare libertà alle persone e che ognuno protegga se stesso come meglio crede.
"Eh ma se lo prendi tu poi muore tuo nonno", e allora che il nonno stia con la mascherina quando vai a trovarlo cribbio, stia a metri di distanza, che non ti baci, oppure che non ti veda proprio in questo periodo. Si sa come proteggersi, è ora di tornare a vivere.
 
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Che la gente non ne possa più direi che ormai è palese.
E come dargli torto? Io stesso, da marzo ad oggi, ho patito parecchio a livello psicologico (e si che tutti i miei conoscenti mi considerano un ghiacciolo da questo punto di vista...)

Però ad un certo punto toccherà fare una scelta.
O proviamo a cercare un delicato equilibrio tra salute ed economia (con il rischio di scontentare sia aperturisti che chiusuristi), o andiamo a tutta velocità verso uno degli estremi (si chiude tutto o si apre tutto).
Dobbiamo praticamente decidere se siamo disposti ad accettare che muoiano anche 10 volte le persone che morirebbero con le chiusure (parliamo di circa 1 milione di persone, mica pizza e fichi) e salvare il resto del paese, o chiudere tutto, salvare un sacco di gente e distruggere consequenzialmente l'economia e il tessuto produttivo del paese per sempre (oltre ad arrecare gravi danni psicologici a moltissima gente che finirà senza lavoro o che impazzirà definitivamente stando chiusa in casa per altri mesi).

Io credo, semplicemente (e un po' democristianamente ma capitemi... lavoro pur sempre in politica! :asd: ) che non esista "la scelta giusta" su come combattere l'epidemia.
Esistono principalmente 3 scelte (apertura, chiusura, metà e metà che è quello che facciamo noi ora) con relativi pro e contro.
In base ai nostri interessi e alle nostre inclinazioni, saremo portati a sostenere l'una piuttosto che l'altra.
Ma credere che esista una "veritas manichea" che i decisori politici rifiutano di vedere sulla base di chissà quale cospirazione, secondo me è una comoda riduzione ai minimi termini di un problema immensamente complesso.
Se voi stessi foste nella "stanza dei bottoni" e doveste prendere una decisione, sono certo che le posizioni più estreme in un senso o nell'altro andrebbero a stemperarsi drasticamente.

Il tutto, con il massimo rispetto per le opinioni di ognuno.
Per fortuna, in un certo senso, non siamo noi a dover decidere in prima persona... una responsabilità che davvero non augurerei nemmeno ad un interista o ad uno juventino :asd:

Fosse per me, comunque, cercherei in tutti i modi l'equilibrio, ma se avessi dati certi che prevedono una recrudescenza dell'epidemia, non esiterei a chiudere, anche prima che la situazione si faccia drammatica sotto gli occhi di tutti.
Una decisione profondamente impopolare (almeno su questi lidi), ne sono consapevole.

E' un argomento troppo complesso.

Faccio un esempio stupidissimo: abito in un paesino turistico in mezzo alle colline, ovviamente conosco tutti, e tutti i bar / gelaterie / ristoranti hanno lavorato come nemmeno d' estate lo scorso week end, una roba incredibile mai vista prima ( testuali parole).
Ho testimonianze dirette perchè è tutta gente che conosco da 30 anni.
Questo significa che la gente esce, e sfoga di giorno ciò che non fa la sera.

Le vittime di queste chiusure sono: i single, i giovani, chi viveva la notte e tutti quelli che di determinate attività ci vivono

Fortuna sto con una ragazza da 1 annetto e mezzo ( evento rarissimo per me fidanzarmi) altrimenti come ho già detto più volte sarei impazzito pure io, ma rispetto alla mia vita attuale tutte queste limitazioni impattano pochissimo.
Viaggio(avo) abbastanza e frequento (avo) ristoranti abitualmente, ma non è che mi frustra non poterci andare, ho comunque una vita tranquilla e pazienza.
Tutto il resto lo faccio come prima, senza mascherine al lavoro, mi muovo come e dove voglio, sto bene.
Vivo a casa mia e nel week end mi sposto da lei ( mi dimostrino che non conviviamo con periodicità)
Tornare per le 22 a casa, mi scoccia a volte ma non mi causa nessun problema ( sto invecchiando, i vecchi bagordi mi hanno fiaccato :lol: )

Capisco chi è giovane o single, hanno tutta la mia "vicinanza", diventa un po' un incubo vivere praticamente solo per lavorare, non è che non lo capisco, anzi, era la mia vita fino a poco fa e lo è stata per tanti anni.

Per chi non rientra nelle categorie sopra elencate, non ho la minima empatia.
Non per cattiveria o perchè penso abbiano torto, ma perchè non riesco proprio ad entrarci nella mente, penso sia perchè io non traggo alcun piacere a girovagare per un centro storico ( se non è un posto nuovo) o cose simili, o perchè soffrono nel non poter andare a cena la sera al ristorante ( personalmente, per colmare questa mia abitudine che non posso più soddisfare compro cibo top e vino top e mi arrangio a casa, consiglio spassionato per soffrire meno :lol:)

Tanto per capirci ( si parla a livello personale, non su ciò che è giusto per tutti): se domani la pandemia terminasse improvvisamente, l' unica cosa che cambierebbe nella mia vita da oggi sarebbe soltanto andare al bar la sera, andare al ristorante a cena, andare allo stadio.
Altre cose che potrei fare non me ne vengono in mente, tutti gli sport e le attività che faccio io le posso già fare da aprile 2020.
Certo viaggiare sarebbe la cosa che più mi manca onestamente.
 

Gas

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Le vittime di queste chiusure sono: i single, i giovani, chi viveva la notte e tutti quelli che di determinate attività ci vivono

Fortuna sto con una ragazza da 1 annetto e mezzo ( evento rarissimo per me fidanzarmi) altrimenti come ho già detto più volte sarei impazzito pure io, ma rispetto alla mia vita attuale tutte queste limitazioni impattano pochissimo.
Viaggio(avo) abbastanza e frequento (avo) ristoranti abitualmente, ma non è che mi frustra non poterci andare, ho comunque una vita tranquilla e pazienza.

Trovo la tua riflessione molto puntuale e concordo.
Le vere vittime sono i single e i giovani. Io rientro nella categoria dei single.
Come dici tu, se avessi la fidanzata, la situazione non mi peserebbe molto, vita tranquilla... pazienza. Ci vediamo io e lei, cena, facciamo l'amore, guardiamo un film, chiacchieriamo, ecc... Non è così drammatico dai. :)
Idem per chi ha famiglia.
 

gabri65

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E' un argomento troppo complesso.

Faccio un esempio stupidissimo: abito in un paesino turistico in mezzo alle colline, ovviamente conosco tutti, e tutti i bar / gelaterie / ristoranti hanno lavorato come nemmeno d' estate lo scorso week end, una roba incredibile mai vista prima ( testuali parole).
Ho testimonianze dirette perchè è tutta gente che conosco da 30 anni.
Questo significa che la gente esce, e sfoga di giorno ciò che non fa la sera.

Le vittime di queste chiusure sono: i single, i giovani, chi viveva la notte e tutti quelli che di determinate attività ci vivono

Fortuna sto con una ragazza da 1 annetto e mezzo ( evento rarissimo per me fidanzarmi) altrimenti come ho già detto più volte sarei impazzito pure io, ma rispetto alla mia vita attuale tutte queste limitazioni impattano pochissimo.
Viaggio(avo) abbastanza e frequento (avo) ristoranti abitualmente, ma non è che mi frustra non poterci andare, ho comunque una vita tranquilla e pazienza.
Tutto il resto lo faccio come prima, senza mascherine al lavoro, mi muovo come e dove voglio, sto bene.
Vivo a casa mia e nel week end mi sposto da lei ( mi dimostrino che non conviviamo con periodicità)
Tornare per le 22 a casa, mi scoccia a volte ma non mi causa nessun problema ( sto invecchiando, i vecchi bagordi mi hanno fiaccato :lol: )

Capisco chi è giovane o single, hanno tutta la mia "vicinanza", diventa un po' un incubo vivere praticamente solo per lavorare, non è che non lo capisco, anzi, era la mia vita fino a poco fa e lo è stata per tanti anni.

Per chi non rientra nelle categorie sopra elencate, non ho la minima empatia.
Non per cattiveria o perchè penso abbiano torto, ma perchè non riesco proprio ad entrarci nella mente, penso sia perchè io non traggo alcun piacere a girovagare per un centro storico ( se non è un posto nuovo) o cose simili, o perchè soffrono nel non poter andare a cena la sera al ristorante ( personalmente, per colmare questa mia abitudine che non posso più soddisfare compro cibo top e vino top e mi arrangio a casa, consiglio spassionato per soffrire meno :lol:)

Tanto per capirci ( si parla a livello personale, non su ciò che è giusto per tutti): se domani la pandemia terminasse improvvisamente, l' unica cosa che cambierebbe nella mia vita da oggi sarebbe soltanto andare al bar la sera, andare al ristorante a cena, andare allo stadio.
Altre cose che potrei fare non me ne vengono in mente, tutti gli sport e le attività che faccio io le posso già fare da aprile 2020.
Certo viaggiare sarebbe la cosa che più mi manca onestamente.

L'ultimo commento, poi mi cheto su questo discorso.

Mica va bene però come atteggiamento.

"Ho rimediato uno schiaffo, ma non ho sentito tanto male, ok così".

Tu adesso te ne stai buono perché hai i generi di prima necessità. Non ti hanno punto sul vivo. Sei una persona modesta e ti accontenti.

Poi un giorno ti rubano la macchina (esempio), pazienza, capita, torno a casa in autobus. Poi un giorno ti rubano il giubbotto, pazienza, meno male che ho il maglione indosso. Poi ti rubano il lavoro, pazienza, ce ne stanno tanti senza, mi campano i genitori. Poi ti leveranno anche il piatto di minestra, pazienza, condividerai la ciotola con il tuo cane.

A queste cose si reagisce subito e con determinazione. Se non si reagisce, le cose andranno sempre peggio. Per questo non approvo chi fa spallucce e confida troppo nella buonafede futura.

Eroderanno sempre di più se non si mette un freno, ancora non la si vuole capire questa cosa. Se ti prendono e tu non reagisci, penseranno pure di essere nel giusto, cosa che sta già succedendo con il nosto beneplacito.
 
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L'ultimo commento, poi mi cheto su questo discorso.

Mica va bene però come atteggiamento.

"Ho rimediato uno schiaffo, ma non ho sentito tanto male, ok così".

Tu adesso te ne stai buono perché hai i generi di prima necessità. Non ti hanno punto sul vivo. Sei una persona modesta e ti accontenti.

Poi un giorno ti rubano la macchina (esempio), pazienza, capita, torno a casa in autobus. Poi un giorno ti rubano il giubbotto, pazienza, meno male che ho il maglione indosso. Poi ti rubano il lavoro, pazienza, ce ne stanno tanti senza, mi campano i genitori. Poi ti leveranno anche il piatto di minestra, pazienza, condividerai la ciotola con il tuo cane.

A queste cose si reagisce subito e con determinazione. Se non si reagisce, le cose andranno sempre peggio. Per questo non approvo chi fa spallucce e confida troppo nella buonafede futura.

Eroderanno sempre di più se non si mette un freno, ancora non la si vuole capire questa cosa. Se ti prendono e tu non reagisci, penseranno pure di essere nel giusto, cosa che sta già succedendo con il nosto beneplacito.

No no, alt.

Non so per chi tu mi abbia preso, ma io sono la tipica persona che si mi chiedi un dito ti do un braccio, ma se mi pesti un unghia finisco a Studio Aperto nel servizio di apertura.

Tranquillo, non è che mi faccio zlatanare piano piano stando in silenzio.
Qualsiasi ragionamento che posso fare su questo argomento è sempre con i seguenti presupposti:

A) Mi va bene di stare attento e subire queste limitazioni per proteggere genitori miei, genitori della mia ragazza, il mio capo e chiunque conosca e devo "frequentare per forza" e non sia nel fiore degli anni.

B) credo nel fatto che per il bene comune, ogni singolo sforzo anche di un singolo individuo, eviti problemi ad altre persone

C) so che finirà presto ( mi tocco)

D) non credo minimamente a disegni dietrologici, per me il problema di tutto è la pandemia, nient' altro, è l' unica causa di tutto ciò.
Nessuno vuole chiuderci in casa / imporci modelli di vita / lavarci il cervello / qualsiasi cosa fantasiosa possa venire in mente
 
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