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Che la gente non ne possa più direi che ormai è palese.
E come dargli torto? Io stesso, da marzo ad oggi, ho patito parecchio a livello psicologico (e si che tutti i miei conoscenti mi considerano un ghiacciolo da questo punto di vista...)
Però ad un certo punto toccherà fare una scelta.
O proviamo a cercare un delicato equilibrio tra salute ed economia (con il rischio di scontentare sia aperturisti che chiusuristi), o andiamo a tutta velocità verso uno degli estremi (si chiude tutto o si apre tutto).
Dobbiamo praticamente decidere se siamo disposti ad accettare che muoiano anche 10 volte le persone che morirebbero con le chiusure (parliamo di circa 1 milione di persone, mica pizza e fichi) e salvare il resto del paese, o chiudere tutto, salvare un sacco di gente e distruggere consequenzialmente l'economia e il tessuto produttivo del paese per sempre (oltre ad arrecare gravi danni psicologici a moltissima gente che finirà senza lavoro o che impazzirà definitivamente stando chiusa in casa per altri mesi).
Io credo, semplicemente (e un po' democristianamente ma capitemi... lavoro pur sempre in politica!) che non esista "la scelta giusta" su come combattere l'epidemia.
Esistono principalmente 3 scelte (apertura, chiusura, metà e metà che è quello che facciamo noi ora) con relativi pro e contro.
In base ai nostri interessi e alle nostre inclinazioni, saremo portati a sostenere l'una piuttosto che l'altra.
Ma credere che esista una "veritas manichea" che i decisori politici rifiutano di vedere sulla base di chissà quale cospirazione, secondo me è una comoda riduzione ai minimi termini di un problema immensamente complesso.
Se voi stessi foste nella "stanza dei bottoni" e doveste prendere una decisione, sono certo che le posizioni più estreme in un senso o nell'altro andrebbero a stemperarsi drasticamente.
Il tutto, con il massimo rispetto per le opinioni di ognuno.
Per fortuna, in un certo senso, non siamo noi a dover decidere in prima persona... una responsabilità che davvero non augurerei nemmeno ad un interista o ad uno juventino![]()
Fosse per me, comunque, cercherei in tutti i modi l'equilibrio, ma se avessi dati certi che prevedono una recrudescenza dell'epidemia, non esiterei a chiudere, anche prima che la situazione si faccia drammatica sotto gli occhi di tutti.
Una decisione profondamente impopolare (almeno su questi lidi), ne sono consapevole.
Ma codesta cosa mi andrebbe bene, se fosse fatta con criterio. Ne parlavamo proprio ieri circa i provvedimenti in Nuova Zelanda.
E non sono stato capito.
Hanno girato senza mascherine, tutti tranquilli, vita normale. Tre casi, chiuso tutto. Fai passare il periodo di incubazione e riapri.
Fatto bene? Chi lo sa. Ma almeno è una procedura coerente.
Mica lo schifo di gestione che si vede da noi. Zone colorate con i pastelli dell'astuccio delle elementari, banchi a rotelle e libri su "come ho sconfitto il vairus". Facciamo ridere i tacchini, si raccontano le nostre imprese sbellicandosi dalle risate.
Non c'è più niente di scientifico e/o sanitario, ormai da tempo. Solo politica e mafia.