- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 240,370
- Reaction score
- 44,399
Come avevamo già riferito, una potenziale svolta si sta profilando nel caso dell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa a Garlasco. Nuove analisi, consolidate, su campioni prelevati dal cavo orale della vittima hanno rivelato un profilo maschile ignoto. Questo non prova ancora che ad agire sia stata più di una persona, ma suggerisce la possibile presenza di una terza persona non identificata sulla scena del delitto.
Quanto emerso dall'incidente probatorio, disposto dalla Procura di Pavia nell'ambito dell'inchiesta che vede Andrea Sempio (amico del fratello di Chiara) accusato di omicidio in concorso, sta ridisegnando le indagini. Questa ipotesi metterebbe in discussione anni di processi che hanno portato alla condanna definitiva a 16 anni di carcere per Alberto Stasi, l'allora fidanzato della vittima.
La replica degli esami genetici, condotta dalla perita Denise Albani, ha confermato la presenza di due cromosomi Y su cinque prelievi. Uno di questi è riconducibile a Ernesto Gabriele Ferrari, assistente del medico legale che eseguì l'autopsia nel 2007. L'altro cromosoma Y, invece, è di un individuo ignoto, che rappresenta il "numero 3" e che esclude sia Sempio che Stasi.
È proprio su questa traccia genetica maschile sconosciuta che si sta sviluppando uno scontro tra i periti di parte, con interpretazioni molto diverse. Il genetista della famiglia Poggi ha dichiarato che questi profili sarebbero stati rilevabili solo con le moderne tecniche investigative.
Questa nuova scoperta apre scenari inediti e potrebbe portare a una revisione profonda delle indagini su uno dei casi di cronaca più discussi in Italia.
Quanto emerso dall'incidente probatorio, disposto dalla Procura di Pavia nell'ambito dell'inchiesta che vede Andrea Sempio (amico del fratello di Chiara) accusato di omicidio in concorso, sta ridisegnando le indagini. Questa ipotesi metterebbe in discussione anni di processi che hanno portato alla condanna definitiva a 16 anni di carcere per Alberto Stasi, l'allora fidanzato della vittima.
La replica degli esami genetici, condotta dalla perita Denise Albani, ha confermato la presenza di due cromosomi Y su cinque prelievi. Uno di questi è riconducibile a Ernesto Gabriele Ferrari, assistente del medico legale che eseguì l'autopsia nel 2007. L'altro cromosoma Y, invece, è di un individuo ignoto, che rappresenta il "numero 3" e che esclude sia Sempio che Stasi.
È proprio su questa traccia genetica maschile sconosciuta che si sta sviluppando uno scontro tra i periti di parte, con interpretazioni molto diverse. Il genetista della famiglia Poggi ha dichiarato che questi profili sarebbero stati rilevabili solo con le moderne tecniche investigative.
Questa nuova scoperta apre scenari inediti e potrebbe portare a una revisione profonda delle indagini su uno dei casi di cronaca più discussi in Italia.