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Si è tenuta oggi la seconda udienza dell'incidente probatorio per il caso dell'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, riaprendo un capitolo del caso chiuso con la condanna di Alberto Stasi.
Il DNA delle gemelle Cappa, cugine della vittima, e dell'amico di Stasi, Marco Panzarasa, sarà acquisito per le analisi, mentre quello dei familiari di Chiara Poggi è già disponibile.
Il punto cruciale è l'utilizzabilità del DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, sulla quale vi sono pareri discordanti tra gli esperti, con alcuni che ne mettono in dubbio l'affidabilità.
Le analisi si concentreranno anche su tre impronte anonime rinvenute sui cartoni di pizza e su un profilo genetico maschile ritenuto finora inaffidabile, elementi che potrebbero collegare Andrea Sempio al delitto.
Il perito dattiloscopico esaminerà anche le 60 impronte digitali repertate nella casa delle Poggi, sebbene l'avvocato di Sempio abbia sollevato obiezioni sull'estensione dell'incidente probatorio alle impronte.
L'avvocato della famiglia Poggi ha espresso la speranza che le nuove indagini siano integrate con le precedenti, sottolineando la mancata esplorazione di alcuni luoghi, come il giardino di Stasi e i canali circostanti, durante le indagini iniziali.
L'avvocato di Stasi ha descritto lo stato d'animo del suo assistito, tra speranza e timore, in relazione alle nuove indagini, mentre l'avvocato di Sempio ha evidenziato l'importanza della valutazione della catena di custodia dei reperti dopo così tanti anni.
Il DNA delle gemelle Cappa, cugine della vittima, e dell'amico di Stasi, Marco Panzarasa, sarà acquisito per le analisi, mentre quello dei familiari di Chiara Poggi è già disponibile.
Il punto cruciale è l'utilizzabilità del DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, sulla quale vi sono pareri discordanti tra gli esperti, con alcuni che ne mettono in dubbio l'affidabilità.
Le analisi si concentreranno anche su tre impronte anonime rinvenute sui cartoni di pizza e su un profilo genetico maschile ritenuto finora inaffidabile, elementi che potrebbero collegare Andrea Sempio al delitto.
Il perito dattiloscopico esaminerà anche le 60 impronte digitali repertate nella casa delle Poggi, sebbene l'avvocato di Sempio abbia sollevato obiezioni sull'estensione dell'incidente probatorio alle impronte.
L'avvocato della famiglia Poggi ha espresso la speranza che le nuove indagini siano integrate con le precedenti, sottolineando la mancata esplorazione di alcuni luoghi, come il giardino di Stasi e i canali circostanti, durante le indagini iniziali.
L'avvocato di Stasi ha descritto lo stato d'animo del suo assistito, tra speranza e timore, in relazione alle nuove indagini, mentre l'avvocato di Sempio ha evidenziato l'importanza della valutazione della catena di custodia dei reperti dopo così tanti anni.