Conte rifiuta la bozza UE per il Coronavirus

Raryof

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Al solito i nazisti olandesi (la feccia d'europa) tedeschi (l'altra feccia) e gli austriaci (la feccia di serie B) fanno blocco per incul4r€ gli altri

Comunque c'è da dire una cosa, un'unione che cerca di mettere assieme culture e popoli totalmente differenti non aveva senso nemmeno 80 anni fa, ci sono popoli del nord e popoli del sud, completamente differenti soprattutto nella visione delle cose, della vita, in sostanza tutto. Parliamo lingue diverse, noi grosso modo siamo più vicini a paesi che hanno una lingua che deriva dal nostro stesso latino, le lingue romanze, quindi se avessimo un interesse di unirci per il bene comune dovremmo avere rapporti privilegiati solamente con Spagna, Portogallo e forse Romania (che per anni ha avuto un'immigrazione fortissima verso l'Italia costituendone buona parte del tessuto sociale), quindi in sostanza aiutarci tra di noi, fare i nostri interessi senza essere comandati da nessuno che sta al nord e ci dice quando prendere dentro i migranti e quando pagare, non so se potrebbe rientrare in gioco pure la Francia dove però vivono quasi 5 mln di "italiani".
Sbaglio o noi all'Europa abbiamo dato più di quello che abbiamo preso? ma che senso ha ormai? è palese che noi non abbiamo nessun tipo di vantaggio da questa unione, siamo distantissimi dalla mentalità nordica, distantissimi, possiamo anche uscirne come Europa ma da questa crisi ne dovremo uscire con altre convinzioni perché la germanicità del nord non ha mai comandato sulla latinità del sud, ad oggi pare fin troppo evidente questa incomprensione in una situazione di "bene comune" che viene meno e anzi, non esiste.
 

mandraghe

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Non dimentichiamo che questo condominio, per volere di molti stati, non ha nemmeno un vero e proprio regolamento (costituzione).

Fosse solo l'assenza di un regolamento di base il problema. Il problema vero di questa UE è l'assenza di democrazia. A tutti i livelli: dai cittadini che non eleggono nessun membro che detiene il potere nella UE fino ad arrivare ai piccoli stati che devono soccombere agli stati più grandi e potenti non avendo nessuna regola o istituto che li protegga dagli abusi perpetrati a loro danno.

Perché, ad esempio, non esiste nessun organo come il senato americano dove ogni stato, grande o piccolo, popoloso o meno, ha pari diritti verso gli altri potendo eleggere due senatori?

Oppure: perché il parlamento europeo non può proporre leggi e regolamenti ma solo dare (inutili) pareri? A che serve un organo elettivo che non può proporre leggi? Chi detiene veramente il potere legislativo ed esecutivo nella UE? Organi che non sono stati eletti da nessuno, ma nominati dopo estenuanti riunioni in cui a farla da padrone sono solo 2/3 stati, e spesso solo uno, alla volontà del quale ovviamente questi figuri si devono appiattire.

Si potrebbe anche parlare di quella barzelletta che è la carica dell'alto rappresentante per la politica estera, oppure dei poteri limitati della BCE che invece di salvaguardare la stabilità degli stati ed i risparmi dei cittadini ottusamente deve invece salvaguardare solo ed esclusivamente la stabilità dell'euro, e pazienza se ci vanno di mezzo i risparmi, il lavoro, le cure mediche, gli ammortizzatori sociali, ecc. di milioni di cittadini.

Oppure si potrebbe parlare dell'assurdità delle regole economiche che acriticamente devono essere rispettate sempre, perfino nei periodi di recessione o di crisi nera. Una roba talmente folle che dev'essere stata partorita da qualche mente sadica o sotto l'influenza di sostanze psicotrope.

Potrei andare avanti per ore e per pagine, ma mi fermo qua, spero solo di aver dimostrato quello che è in realtà l'UE: un organismo sovranazionale con al suo interno molti, moltissimi, aspetti totalitari ed antidemocratici.
 

Solo

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Come ho già scritto o la BCE compra tutto oppure si torna alla lira, tertium non datur.

La crisi economica in arrivo farà impallidire quella del 2008.

Pensate solo al turismo. Vale oltre il 10% del PIL e quest'anno quanto perderà di fatturato?

E poi c'è tutto il resto.

La domanda vera è quanto dovrà salire il livello delle macerie prima di arrivare al redde rationem.

Per adesso siamo partiti male.

Chiaramente la tattica del nord Europa è far stringere il cappio intorno all'Italia per far sì che Conte ceda e venda il sedere al MES.

Conte purtroppo è inadeguato, se non proprio venduto, e temo che presto si piegherá a 90. Fosse un minimo sveglio sparerebbe fuori 50 miliardi a settimana di BTP che verrebbero comprati in larga parta dalla BCE e gli userebbe per misure serie di sostegno all'economia, altro che i 600 euro col click day.
 

mandraghe

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Solo chi ha vissuto attivamente gli anni '70 ed '80 (e che già erano di degrado politico, da certi punti di vista) sa come ci sentivamo.

Esistevano emozioni e pensieri che nessuno si sogna adesso. Se avevi un sogno lo potevi realizzare. Se volevi un lavoro lo trovavi. Se ti volevi divertire, c'era l'ambiente giusto.

Mi ritengo fortunato ad averli vissuti, e paradossalmente è stata una condanna, perché mai come adesso ne sento la mancanza. Darei la vita per rivivere anche solo pochi momenti di quel periodo, erano magici.

Questa UE (e chi la ti tifa) ci ha tolto molto di più che i soldi. Ci ha tolto la speranza, l'entusiasmo, la voglia di vivere.



Il tuo richiamo agli anni '70 e '80, mi permette di spiegare perché oggi l'Italia, che dal punto di vista della finanza pubblica, è un paese virtuoso corra costantemente il rischio di attacchi speculativi, mentre tale rischio non fosse presente in quei due decenni di spese pubbliche dissolute.

Per farlo citerò il caso del Giappone. Questo paese con oltre il 240% di debito/pil ha il valore mondiale più alto di questo aggregato macroeconomico. Ebbene perché non fallisce? Perché non subisce attacchi speculativi? Perché nessuno gli invia gli sceriffi criminali del FMI?

Principalmente per due motivi.

Anzitutto oltre il 90% di questo debito è detenuto da investitori nazionali (banche, assicurazioni, fondi pensione ecc.). Quindi diciamo che gli speculatori non hanno sufficiente massa critica per mettere in difficoltà la BoJ (Bank of Japan). Il debito italiano attualmente posseduto da investitori esteri supera invece il 35% una quota che permette atti di sciaccallaggio nei nostri confronti. Tornando al Giappone c'è da dire che i grandi investitori non rivendono questi titoli ma li mantengono, contentandosi anche di bassi guadagni nel lungo periodo evitando di alimentare quindi spirali speculative. Inoltre è evidente che con la manovra del tasso d'interesse la BoJ può controllare il rendimento (e quindi il valore) di questi titoli ed eventualmente sventare attacchi speculativi.

Questo fatto non può più accadere in Italia: infatti, anche se gli italiani possedessero tutto il debito pubblico, sia i tassi di interesse che la quantità di moneta in circolazione non sono controllabili dallo stato italiano e da qui deriva il rischio di attacchi speculativi. Per dirla in parole povere: il debito pubblico italiano è denominato in una valuta straniera sulla quale la BdI (Banca d'Italia) non ha nessun potere di controllo. Ma questo non ditelo ai servi della UE, sia mai che aprano gli occhi.


L'altro fattore che evita il default del Giappone deriva dal fatto che la BoJ può agire da prestatore di ultima istanza, in pratica può acquistare titoli di stato stampando moneta. La BCE per statuto non può invece acquistare titoli di stato nel mercato primario, cioè direttamente dagli stati membri, ma solo da quello secondario. E' evidente che il rischio maggiore di questa regola è l'inflazione. Tuttavia, in Giappone si è verificato l'esatto opposto cioè inflazione bassa e addirittura periodi di deflazione. A noi sembra un controsenso: nonostante politiche monetarie espansive l'inflazione non cresce (come invece avveniva in Italia negli anni '70 e '80). Spiegare perché in Giappone l'inflazione non cresce è complicato. Quello che interessa è mettere l'accento sul fatto che, a differenza di quello che pensano i boiardi europei al soldo dei tedeschi, si possono fare politiche monetarie espansive pur controllando l'inflazione. Come ha dimostrato Draghi e la cosa non è andata giù agli unni berlinesi...


In Italia in quei due decenni avveniva più o meno lo stesso. Dopo il "divorzio" tra BdI e min del Tesoro furono le banche (pubbliche) ad acquistare i titoli di stato mantenendoli all'interno del paese evitando quindi attacchi speculativi. C'è da dire che l'inflazione alta di quei decenni spesso erodeva gli alti rendimenti dei titoli ma qui la storia sarebbe lunga.


Ciò che voglio sottolineare è:

Non è vero che l'Italia rischia attacchi speculativi perché il debito pubblico è elevato. Questo è solo un fattore ma nemmeno il più importante.

L'Italia rischia tanto perché non ha nessun controllo né dei tassi d'interessi né della quantità di moneta che influisce sul rendimento dei titoli di stato. In pratica siamo nelle stessa situazione del '92 (quando ci fu l'attacco speculativo del "benefattore" Soros...) allora come oggi siamo agganciati ad una valuta straniera: allora era il Marco tedesco oggi è l'euro. Piaccia o meno ai cani europeisti (Letta, Monti & company) ma è così.


Prima di terminare vi svelo un paio di cosette che i beoti europeisti si guardano bene dal rivelare.

1) Cercate su Google Cassa depositi e prestiti tedesca. Poi uno dopo queste porcherie crucche deve pure sentirsi europeo, deve innalzare grida di giubilo ad un'organizzazione a delinquere anti democratica dove vige un solo principio: il più prepotente, il più forte, ha diritto di buttarla in **** agli altri.

2) Ogni trattato o regola che crea un nuovo istituto della UE deve prima passare il vaglio....rullo di tamburi...della Corte costituzionale tedesca...perché?? Sarebbe come se una qualsiasi legge del governo federale americano prima di entrare in vigore dovesse passare il vaglio della corte della California...un'idea bizzarra e folle. Invece in magic euroland questo è tranquillamente accettato da tutti..

3) La Banca d'Italia è la quarta istituzione al mondo per riserve, dopo USA, Germania e FMI. E' evidente perché i caproni tedeschi quando qualcuno ha ventilato di usare una parte di queste riserve si sia pisciato addosso: se la banca d'Italia dovesse immettere sul mercato tonnellate d'oro tra i primi a soffrirne sarebbero proprio i crucchi. Ovviamente non accadrà, però stiano attenti perché se tirano troppo la corda, ci può essere qualche Sansone che decida di morire con tutti i filistei.

Un'ultima cosa: queste riserve di oro sono così distribuite: IL 44% circa sono in Italia, il 44% circa stanno negli USA, il 6% in Svizzera ed un altro 6% sta in Gran Bretagna. Come vedete non ci sono riserve italiane in nessun stato della UE. Evidentemente già da decenni in Italia c'era qualcuno che non si fidava dei nostri """""partner europei"""".
 

gabri65

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Il tuo richiamo agli anni '70 e '80, mi permette di spiegare perché oggi l'Italia, che dal punto di vista della finanza pubblica, è un paese virtuoso corra costantemente il rischio di attacchi speculativi, mentre tale rischio non fosse presente in quei due decenni di spese pubbliche dissolute.

Per farlo citerò il caso del Giappone. Questo paese con oltre il 240% di debito/pil ha il valore mondiale più alto di questo aggregato macroeconomico. Ebbene perché non fallisce? Perché non subisce attacchi speculativi? Perché nessuno gli invia gli sceriffi criminali del FMI?

Principalmente per due motivi.

Anzitutto oltre il 90% di questo debito è detenuto da investitori nazionali (banche, assicurazioni, fondi pensione ecc.). Quindi diciamo che gli speculatori non hanno sufficiente massa critica per mettere in difficoltà la BoJ (Bank of Japan). Il debito italiano attualmente posseduto da investitori esteri supera invece il 35% una quota che permette atti di sciaccallaggio nei nostri confronti. Tornando al Giappone c'è da dire che i grandi investitori non rivendono questi titoli ma li mantengono, contentandosi anche di bassi guadagni nel lungo periodo evitando di alimentare quindi spirali speculative. Inoltre è evidente che con la manovra del tasso d'interesse la BoJ può controllare il rendimento (e quindi il valore) di questi titoli ed eventualmente sventare attacchi speculativi.

Questo fatto non può più accadere in Italia: infatti, anche se gli italiani possedessero tutto il debito pubblico, sia i tassi di interesse che la quantità di moneta in circolazione non sono controllabili dallo stato italiano e da qui deriva il rischio di attacchi speculativi. Per dirla in parole povere: il debito pubblico italiano è denominato in una valuta straniera sulla quale la BdI (Banca d'Italia) non ha nessun potere di controllo. Ma questo non ditelo ai servi della UE, sia mai che aprano gli occhi.


L'altro fattore che evita il default del Giappone deriva dal fatto che la BoJ può agire da prestatore di ultima istanza, in pratica può acquistare titoli di stato stampando moneta. La BCE per statuto non può invece acquistare titoli di stato nel mercato primario, cioè direttamente dagli stati membri, ma solo da quello secondario. E' evidente che il rischio maggiore di questa regola è l'inflazione. Tuttavia, in Giappone si è verificato l'esatto opposto cioè inflazione bassa e addirittura periodi di deflazione. A noi sembra un controsenso: nonostante politiche monetarie espansive l'inflazione non cresce (come invece avveniva in Italia negli anni '70 e '80). Spiegare perché in Giappone l'inflazione non cresce è complicato. Quello che interessa è mettere l'accento sul fatto che, a differenza di quello che pensano i boiardi europei al soldo dei tedeschi, si possono fare politiche monetarie espansive pur controllando l'inflazione. Come ha dimostrato Draghi e la cosa non è andata giù agli unni berlinesi...


In Italia in quei due decenni avveniva più o meno lo stesso. Dopo il "divorzio" tra BdI e min del Tesoro furono le banche (pubbliche) ad acquistare i titoli di stato mantenendoli all'interno del paese evitando quindi attacchi speculativi. C'è da dire che l'inflazione alta di quei decenni spesso erodeva gli alti rendimenti dei titoli ma qui la storia sarebbe lunga.


Ciò che voglio sottolineare è:

Non è vero che l'Italia rischia attacchi speculativi perché il debito pubblico è elevato. Questo è solo un fattore ma nemmeno il più importante.

L'Italia rischia tanto perché non ha nessun controllo né dei tassi d'interessi né della quantità di moneta che influisce sul rendimento dei titoli di stato. In pratica siamo nelle stessa situazione del '92 (quando ci fu l'attacco speculativo del "benefattore" Soros...) allora come oggi siamo agganciati ad una valuta straniera: allora era il Marco tedesco oggi è l'euro. Piaccia o meno ai cani europeisti (Letta, Monti & company) ma è così.


Prima di terminare vi svelo un paio di cosette che i beoti europeisti si guardano bene dal rivelare.

1) Cercate su Google Cassa depositi e prestiti tedesca. Poi uno dopo queste porcherie crucche deve pure sentirsi europeo, deve innalzare grida di giubilo ad un'organizzazione a delinquere anti democratica dove vige un solo principio: il più prepotente, il più forte, ha diritto di buttarla in **** agli altri.

2) Ogni trattato o regola che crea un nuovo istituto della UE deve prima passare il vaglio....rullo di tamburi...della Corte costituzionale tedesca...perché?? Sarebbe come se una qualsiasi legge del governo federale americano prima di entrare in vigore dovesse passare il vaglio della corte della California...un'idea bizzarra e folle. Invece in magic euroland questo è tranquillamente accettato da tutti..

3) La Banca d'Italia è la quarta istituzione al mondo per riserve, dopo USA, Germania e FMI. E' evidente perché i caproni tedeschi quando qualcuno ha ventilato di usare una parte di queste riserve si sia pisciato addosso: se la banca d'Italia dovesse immettere sul mercato tonnellate d'oro tra i primi a soffrirne sarebbero proprio i crucchi. Ovviamente non accadrà, però stiano attenti perché se tirano troppo la corda, ci può essere qualche Sansone che decida di morire con tutti i filistei.

Un'ultima cosa: queste riserve di oro sono così distribuite: IL 44% circa sono in Italia, il 44% circa stanno negli USA, il 6% in Svizzera ed un altro 6% sta in Gran Bretagna. Come vedete non ci sono riserve italiane in nessun stato della UE. Evidentemente già da decenni in Italia c'era qualcuno che non si fidava dei nostri """""partner europei"""".

Niente da aggiungere. Spero che in molti leggano il tuo post, si documentino ed acquistino coscienza della fogna dove ci siamo andati a cacciare.
 

Ringhio8

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Il tuo richiamo agli anni '70 e '80, mi permette di spiegare perché oggi l'Italia, che dal punto di vista della finanza pubblica, è un paese virtuoso corra costantemente il rischio di attacchi speculativi, mentre tale rischio non fosse presente in quei due decenni di spese pubbliche dissolute.

Per farlo citerò il caso del Giappone. Questo paese con oltre il 240% di debito/pil ha il valore mondiale più alto di questo aggregato macroeconomico. Ebbene perché non fallisce? Perché non subisce attacchi speculativi? Perché nessuno gli invia gli sceriffi criminali del FMI?

Principalmente per due motivi.

Anzitutto oltre il 90% di questo debito è detenuto da investitori nazionali (banche, assicurazioni, fondi pensione ecc.). Quindi diciamo che gli speculatori non hanno sufficiente massa critica per mettere in difficoltà la BoJ (Bank of Japan). Il debito italiano attualmente posseduto da investitori esteri supera invece il 35% una quota che permette atti di sciaccallaggio nei nostri confronti. Tornando al Giappone c'è da dire che i grandi investitori non rivendono questi titoli ma li mantengono, contentandosi anche di bassi guadagni nel lungo periodo evitando di alimentare quindi spirali speculative. Inoltre è evidente che con la manovra del tasso d'interesse la BoJ può controllare il rendimento (e quindi il valore) di questi titoli ed eventualmente sventare attacchi speculativi.

Questo fatto non può più accadere in Italia: infatti, anche se gli italiani possedessero tutto il debito pubblico, sia i tassi di interesse che la quantità di moneta in circolazione non sono controllabili dallo stato italiano e da qui deriva il rischio di attacchi speculativi. Per dirla in parole povere: il debito pubblico italiano è denominato in una valuta straniera sulla quale la BdI (Banca d'Italia) non ha nessun potere di controllo. Ma questo non ditelo ai servi della UE, sia mai che aprano gli occhi.


L'altro fattore che evita il default del Giappone deriva dal fatto che la BoJ può agire da prestatore di ultima istanza, in pratica può acquistare titoli di stato stampando moneta. La BCE per statuto non può invece acquistare titoli di stato nel mercato primario, cioè direttamente dagli stati membri, ma solo da quello secondario. E' evidente che il rischio maggiore di questa regola è l'inflazione. Tuttavia, in Giappone si è verificato l'esatto opposto cioè inflazione bassa e addirittura periodi di deflazione. A noi sembra un controsenso: nonostante politiche monetarie espansive l'inflazione non cresce (come invece avveniva in Italia negli anni '70 e '80). Spiegare perché in Giappone l'inflazione non cresce è complicato. Quello che interessa è mettere l'accento sul fatto che, a differenza di quello che pensano i boiardi europei al soldo dei tedeschi, si possono fare politiche monetarie espansive pur controllando l'inflazione. Come ha dimostrato Draghi e la cosa non è andata giù agli unni berlinesi...


In Italia in quei due decenni avveniva più o meno lo stesso. Dopo il "divorzio" tra BdI e min del Tesoro furono le banche (pubbliche) ad acquistare i titoli di stato mantenendoli all'interno del paese evitando quindi attacchi speculativi. C'è da dire che l'inflazione alta di quei decenni spesso erodeva gli alti rendimenti dei titoli ma qui la storia sarebbe lunga.


Ciò che voglio sottolineare è:

Non è vero che l'Italia rischia attacchi speculativi perché il debito pubblico è elevato. Questo è solo un fattore ma nemmeno il più importante.

L'Italia rischia tanto perché non ha nessun controllo né dei tassi d'interessi né della quantità di moneta che influisce sul rendimento dei titoli di stato. In pratica siamo nelle stessa situazione del '92 (quando ci fu l'attacco speculativo del "benefattore" Soros...) allora come oggi siamo agganciati ad una valuta straniera: allora era il Marco tedesco oggi è l'euro. Piaccia o meno ai cani europeisti (Letta, Monti & company) ma è così.


Prima di terminare vi svelo un paio di cosette che i beoti europeisti si guardano bene dal rivelare.

1) Cercate su Google Cassa depositi e prestiti tedesca. Poi uno dopo queste porcherie crucche deve pure sentirsi europeo, deve innalzare grida di giubilo ad un'organizzazione a delinquere anti democratica dove vige un solo principio: il più prepotente, il più forte, ha diritto di buttarla in **** agli altri.

2) Ogni trattato o regola che crea un nuovo istituto della UE deve prima passare il vaglio....rullo di tamburi...della Corte costituzionale tedesca...perché?? Sarebbe come se una qualsiasi legge del governo federale americano prima di entrare in vigore dovesse passare il vaglio della corte della California...un'idea bizzarra e folle. Invece in magic euroland questo è tranquillamente accettato da tutti..

3) La Banca d'Italia è la quarta istituzione al mondo per riserve, dopo USA, Germania e FMI. E' evidente perché i caproni tedeschi quando qualcuno ha ventilato di usare una parte di queste riserve si sia pisciato addosso: se la banca d'Italia dovesse immettere sul mercato tonnellate d'oro tra i primi a soffrirne sarebbero proprio i crucchi. Ovviamente non accadrà, però stiano attenti perché se tirano troppo la corda, ci può essere qualche Sansone che decida di morire con tutti i filistei.

Un'ultima cosa: queste riserve di oro sono così distribuite: IL 44% circa sono in Italia, il 44% circa stanno negli USA, il 6% in Svizzera ed un altro 6% sta in Gran Bretagna. Come vedete non ci sono riserve italiane in nessun stato della UE. Evidentemente già da decenni in Italia c'era qualcuno che non si fidava dei nostri """""partner europei"""".

Lettura molto interessante, ti ringrazio per aver approfondito anche per i poveri ignoranti come me.
 

Tifo'o

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Una precisazione: quando parlo di lobotomizzati pro-UE non mi riferisco a nessun utente di questo forum, non mi permetterei mai di bollare in questo modo chi contribuisce ad arricchire le discussioni. Se ho dato l'impressione di offendere o denigrare qualcuno mi scuso. Parlando di lobotomizzati mi riferisco soprattutto a politici, economisti, sociologi, personalità pubbliche, ecc. che accettano acriticamente qualsiasi decisione venga presa dalla UE anche se è palesemente sballata ed è contro gli interessi delgli stati o dell'Italia in particolare. Il caso Mes è emblematico del modo di (non) pensare di questi figuri.

Se come dici a favore di questa UE sono in pochi non si capisce davvero perché si continui a propagandarla ed a giustificare qualunque porcheria i boiardi dell'UE portino avanti. E' emblematico che basta un piccolo soffio di vento per far emergere le bugie e l'ipocrisia su cui si fonda questo aborto giuridico-economico chiamato UE. E' quindi evidente che essa non serve ai popoli, ai cittadini, ai piccoli stati o alle piccole regioni dell'Europa. Ma serve solo ad una ristretta casta di speculatori, alle grandi banche, ed in generale ai potentati economici che possono tranquillamente incrementare i loro guadagni, e pazienza, vedi caso Grecia, se questo significa affamare e stremare milioni di persone.


Chiudo facendoti notare un fatto: per anni gli europeisti propagandavano l'UE con la frase: "con l'Euro staremo meglio ed avremo più benessere". Ora invece son passati alle minacce: "dobbiamo restare nell'euro perché altrimenti ci ridurremo (o ci ridurranno?) come la Grecia". Che bella cosa essere legati ad un ordinamento sovranazionale che se vuole può rovinarti in qualsiasi momento.

Il sistema, come ho detto, ora come ora è insostenibile. O si passa ad un sistema federale oppure è inutile continuare con questo multilevel governance.

Si faccia un referendum per tutti i paesi EU, ed i cittadini decidano. Sistema federale (basta con questo "Io rimango ma voglio questo e non quell'altro) per quelli che votano si alla nuova EU. Invece chi vuole uscire esca e basta.

In ogni caso, bisogna finirla con questo avere due piedi uno dentro uno fuori.
 

mandraghe

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Niente da aggiungere. Spero che in molti leggano il tuo post, si documentino ed acquistino coscienza della fogna dove ci siamo andati a cacciare.

Lettura molto interessante, ti ringrazio per aver approfondito anche per i poveri ignoranti come me.

Vi ringrazio.

La cosa tragica è che quello che ho scritto è una piccolissima parte del malfunzionamento della UE. Ci sarebbe ad esempio da parlare dello stupido dirigismo sconomico che porta a regolamentare la forma, il colore e la lunghezza degli ortaggi, la politica agricola comune per decenni totalmente asservita agli interessi francesi, le sanzioni per chi sfora il vincolo di bilancio che non furono applicate a tedeschi e francesi, il principo di sussidiarietà totalmente ignorato ed inapplicato, il fatto che i dirigenti della BCE, per l'esercizio delle loro funzioni, non possano venire perseguiti dalla giustizia di nessun stato europeo ma solo dalla corte di giustizia europea, il demenziale e tassativo rispetto annuale del vincolo di bilancio, la burocratizzazione gigantesca che avvolge le decisioni prese dagli organi comunitari, la manzanza di trasparenza nelle nomine, ecc. ecc.

Sinceramente a volte penso che l'unica cosa che a malapena funziona nell'UE sono le 4 libertà. Dico a malapena perché al minimo problema tutti gli stati ritornano a rinchiudersi nei loro confini.
 

mandraghe

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Il sistema, come ho detto, ora come ora è insostenibile. O si passa ad un sistema federale oppure è inutile continuare con questo multilevel governance.

Si faccia un referendum per tutti i paesi EU, ed i cittadini decidano. Sistema federale (basta con questo "Io rimango ma voglio questo e non quell'altro) per quelli che votano si alla nuova EU. Invece chi vuole uscire esca e basta.

In ogni caso, bisogna finirla con questo avere due piedi uno dentro uno fuori.


I tedeschi non lo permetteranno mai: non permetteranno mai che il voto di Malta valga quanto il loro. Ciò che invece accade negli USA dove le Hawaii hanno gli stessi diritti della California.

Per capire la meschinità dei governanti europei cito ciò che è successo nell'incontro di ieri dove il ministro delle finanze olandese pretedeva di mettere sotto inchiesta quei paesi come la Spagna (e quindi l'Italia) che non avevano risorse per di bilancio per sostenere le spese dell'epidemia.Il tutto mentre da noi e in Spagna si accatastano bare...allucinante. Con personaggi come questo Hoekstra dove vogliamo andare? E questo è olandese, immagina quanto siano peggiori gli unni berlinesi.

Inoltre il punto è che l'uscita di uno stato come l'Italia o la Spagna porterebbe inevitabilmente al dissolvimento di tutto. La sciocchezza la facemmo nel '98 quando spinti dalle lusinghe dei tedeschi stupidamente accettammo di entrare da subito nell'euro. Ora uscirne è complicato. Attenzione: complicato, difficile, ma non impossibile.
 

Tifo'o

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I tedeschi non lo permetteranno mai: non permetteranno mai che il voto di Malta valga quanto il loro. Ciò che invece accade negli USA dove le Hawaii hanno gli stessi diritti della California.

Per capire la meschinità dei governanti europei cito ciò che è successo nell'incontro di ieri dove il ministro delle finanze olandese pretedeva di mettere sotto inchiesta quei paesi come la Spagna (e quindi l'Italia) che non avevano risorse per di bilancio per sostenere le spese dell'epidemia.Il tutto mentre da noi e in Spagna si accatastano bare...allucinante. Con personaggi come questo Hoekstra dove vogliamo andare? E questo è olandese, immagina quanto siano poeggiori gli unni berlinesi.

Inoltre il punto è che l'uscita di uno stato come l'Italia o la Spagna porterebbe inevitabilmente al dissolvimento di tutto. La sciocchezza la facemmo nel '98 quando spinti dalle lusinghe dei tedeschi stupidamente accettammo di entrare da subito nell'euro. Ora uscirne è complicato. Attenzione: complicato, difficile, ma non impossibile.

C'è un solo paese che ha il destino dell'Europa.. non è l'Italia e neppure la Germania.

Si chiama FRANCIA. La Francia è l'unico paese che vive di rivoluzione, gli italiani non sono rivoluzionari ..se i francesi domani si svegliano e vogliono la fine dalla UE, allora incominceranno con le buone a quel punto o il presidente decide per il referendum oppure i francesi bruciano tutto.

Vediamo, secondo me per ora è tutto fermo. Bisognerà vedere la vera e prima eccezzione, ovvero il Regno Unito. Se UK tra 5 anni esce con le ossa rotte, allora credo proprio che la gente ci penserà due volte prima di uscire. Al contrario se le cose per la UK dovessero andare bene.
 
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