E soprattutto ricordiamo una cosetta che a molti è passata inosservata: tutte le volte che il Milan ha avuto una potenza economica pari o superiore a quella della Juve, ha vinto, nello stesso periodo, tanti scudetti quanto loro, e anche di più, nonostante i favoritismi palesi da loro sempre ricevuti in Italia. I periodi a cui mi riferisco sono il ventennio del grande Milan 1950-1970 e il venticinquennio 1986-2011 coi grandi Milan di Sacchi, Capello e Ancelotti.
1950-1970: Milan 6 scudetti, Juve 6 scudetti
1986-2011: Milan 8 scudetti, Juve 8 scudetti (contando pure quelli truccati di Calciopoli, ma non è che quello del ‘98 sia stato più pulito, ce lo ricordiamo bene).
Così, tanto per mettere in chiaro le cose e far capire che ogni volta che la Juve si è trovata di fronte un Milan come si deve ha mangiato la polvere anche in Italia, e questo nonostante le loro mille infamità. Non essere riusciti a vincere più di noi nonostante le porcate che hanno fatto rende bene l’idea.
Poi vabbè, in Europa il confronto è semplicemente desolante (e la cosa è grave, visto il valore della Champions rispetto allo scudetto). Ma ho preso l’Italia per far capire che la Juve fa il vuoto solo quando il Milan decide di sparire dai radars.
Il problema è che i ladri sono squadra "di stato", avendo gli Agnelli dietro e il doppio dei tifosi italiani delle milanesi, gli unici ad avere una proprietà potentissima che non li ha mai mollati nel tempo e ha ramificazioni a tutti i livelli. Per vincere contro di loro serve per forza una potenza economica/politica superiore, non si scappa, ma le altre società riescono ad averla solo per periodi limitati di tempo. Aggiungiamo anche che contro di loro non capita praticamente mai che riesca a imporsi una sorpresa (stile Atletico in Spagna nel 2014, a squadre come Roma e Napoli dubito ricapiterà mai) e che i testa a testa li vincono di default. Il calcio italiano è squilibrato alla base da sempre a causa di questo e finito il periodo berlusconiano/morattiano, durante il quale sono cresciuto, siamo tornati allo status quo precedente, con loro che spadroneggiano incontrastati. Sinceramente se la Serie A allora fosse stata monotematica com'è adesso dubito mi sarei appassionato al calcio.