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La conferenza stampa di presentazione di Higuain e Caldara, da Casa Milan. Ecco le dichiarazioni dei due neo rossoneri.
Higuain:"Voglio ringraziare il Milan per il grande sforzo. MI ha motivato molto il progetto che hanno. Spero di ripagare la fiducia che mi hanno dimostrato. Arrivo in una squadra con una storia immensa. Quando mi hanno chiesto di essere parte per riportare il Milan ai suoi livelli mi sono sentito orgoglioso. E' una società che merita di tornare ai suoi livelli. Così come i tifosi. Leonardo lo conoscevo da prima ed è stato una grande motivazione per venire qui. E ringrazio anche Elliott, che ha questa convinzione di riportare il Milan in alto. Per la Juve solo parole di ringraziamento. Allegri? E' stato un allenatore che ho avuto per due anni. Abbiamo avuto le nostre differenze. Ma sono qui per la convinzione che il Milan mi ha dimostrato. Leonardo e il mister mi hanno convinto. Ho molta fiducia in questa squadra. Già l'anno scorso mi piaceva per come giocava. Il Milan nella sua storia ha sempre vinto. Vogliamo riportare il Milan ancora più in alto. Speriamo di arrivare il più lontano possibile. Molto felice di essere qui. Il peso della maglia numero 9? Non è un peso ma un motivo di orgoglio e di sfida. Possiamo fare grandi cose. Se questa squadra crede di poter arrivare lontano, si arriverà lontano. Sarri? Ho una grandissima stima. Era l'unica persona che mi voleva al Chelsea. Qui mi hanno voluti tutti. E' stata la cosa più bella. Per questo ho scelto il Milan. Ritrovo Reina e altri giocatori. Penso che il Milan ha una bellissima squadra che col lavoro può fare grandi cose. Gioco da 12 anni in Europa. Milanello è il campo sportivo che più mi ha colpito. E' ciò che un giocatore vuole vedere. Storia e calcio puro. Struttura da pelle d'oca. Milanello è veramente una roba speciale. Biglia? Ho giocato per 10 anni in nazionale con lui. Bellissimo rincontrarlo. E' un amico. Anche lui è convinto. Se lo siamo tutti possiamo fare una bellissima stagione. Rimpianto di non poter giocare con Ronaldo? Ho già giocato con lui. Al contrario, sono felice di questa nuova avventura. Vogliamo portare il Milan il più in alto possibile. Sfida tra me e Icardi? Chi vincerà? La risposta è ovvia e chiara. La sai già. Gol e obiettivi di squadra? Provare con tutta la squadra a riportare il Milan il più in alto possibile. Servono gol e convinzione. Quella è l'idea che dobbiamo avere. Cutrone è un ragazzo giovane che ha una voglia matta di migliorare. Consapevole di essere la stella? No. La stella qui è la squadra. Io proverò ad aiutare questa squadra a crescere ancora di più. Le partite non le vince un giocatore. Le vince la squadra. E' importante anche tutta la società. Mi considero un giocatore che vuole aiutare questa squadra a crescere. L'attacco del Milan assomiglia un pò a quello del mio Napoli? Hanno caratteristiche che mi piacciono e che possono aiutarmi. Cosa non mi è piaciuto nel mio addio alla Juve? No. Poche cose. Ho vinto due scudetti e due coppe. Il rapporto coi compagni è stato meraviglioso. Poi la società ha deciso che non dovevo continuare: Sono venuto in una squadra che mi ha dimostrato tanto amore. Sono contento. Cosa mi ha detto Gattuso? Resta tra noi. Mi ha spinto a venire. Mi incuriosisce tutto il Milan. La squadra è forte, ha caratteristiche che mi piacciono. Quanto può andare lontano il Milan in Europa League? Penso che sia uno degli obiettivi. Magari riuscissimo a vincerla. Sarebbe qualcosa di straordinario. Speriamo di riuscirci. Sarebbe bellissimo. Il MIlan è il top. La dimensione che ha il Milan la capisci quando sei dentro il Milan. Quando sei dentro capisci tante cose. Il centro sportivo, la storia, la gente che è dentro. Ti viene la pelle d'oca. Tutti i bambini sognano di giocare per il Milan. L'esordio? Quando il Milan lo riterrà opportuno. L'esordio col Real? Io sono pronto ma lo deciderà il mister. Cosa non è andato nell'Argentina? Sto qui per parlare di Milan. Non dico nulla di nazionale".
Caldara:"Sono stati giorni movimentati per me. Ho visto subito entusiasmo e mi fa grande piacere. Non vedo l'ora di iniziare. L'eredità è molto pesante. Proveremo a fare del nostro meglio. Quando sono arrivato qui ho pensato alla grande storia di questo club e ai grandi difensori che sono passati di qui. La scelta è stata facile. Ringrazio Leonardo e la società che ha creduto in me. Con che sentimenti ho lasciato la Juve? E' stata la prima squadra a credere in me. Li ringrazierò sempre. Per me inizia un ciclo nuovo. Un'avventura nuova che mi dà tante responsabilità. Penso solo a fare il bene per il Milan. Gli anni con Gasperini mi sono serviti per crescere mentalmente e fisicamente. Anche giocando in Europa mi ha aiutato. Cosa mi hanno detto Conti e Kessie? Quando è uscita la notizia non vedevano l'ora che venissi qui. Sono felice di rincontrarli. Mi hanno detto che qui c'è aria positiva, di cambiamento. Sono davvero contento. Mi sento più forte nella marcatura o a impostare? Gasperini mi ha fatto marcare a uomo quindi mi sento più un marcatore. Ho lavorato anche in impostazione. Giocare a quattro è diverso da giocare a tre. Mi metterò a disposizione del Milan. Gattuso? L'ho sentito subito. Mi ha detto che c'è da lavorare molto. Che c'è una squadra giovane che ha voglia di fare. Io ho voglia di mettermi in gioco. Non vedo l'ora che inizi il campionato. Da quello che sono riuscito a capire, Gattuso è uno molto diretto che dice quello che pensa. Non vedo l'ora che tornino dall'America per mettermi a disposizione e imparare ciò che bisogna fare in una difesa a quattro. San Siro è lo stadio che regala più emozioni in Italia. Ogni bambino sogna di giocare a San Siro. Per chi tifavo da bambino? Essendo bergamasco, tifavo per l'Atalanta. A Bergamo l'Atalanta è come una religione. Difesa da nazionale del futuro? C'è questa idea ma bisogna dimostrarlo sul campo. Dipende tutto da noi. La Juve è sempre stata la prima squadra che ha creduto in me. Quando ho avuto questa opportunità non potevo dire no. Per me è la soluzione migliore. Cosa mi spaventa? Nulla. Fin da piccolo ero abituato a giocare a quattro. E' una questione più tattica e mentale".
Scaroni:"Il nostro percorso richiederà tempo. Avere profili giovani è fondamentale. Caldara farà parte di una difesa fatta di giovani. Arriveranno altri dirigenti? Non ho particolari aggiornamenti. Per me occuparmi del Milan come AD è una fase transitoria. Attendo che vengano fatte scelte per un AD a tempo pieno. Avere una star come Higuain è una parte importante di quel corso del quale vi abbiamo parlato. Io non sono un esperto di statistiche calcistiche. Higuain negli ultimi 5 anni ha segnato più di tutti in Italia. La percentuale tra numero di partite giocate e gol è fondamentale. Averlo qui mi riempie di gioia".
Leonardo:"Ogni trattativa ha la sua storia. E' stata fatta in un ambiente molto positivo. Alla ricerca della quadra. Siamo arrivati alla conclusione nel modo migliore per tutte e due le squadre. Visto il nostro momento legato al fair play, è stato difficile trovare la quadra ma è stata una cosa buona per tutti. Perchè ho scelto Caldara? Per il suo percorso degli ultimi anni. L'Atalanta forma bene i suoi giocatori. A livello tecnico è un giocatore che sta diventando moderno. Anche a livello di attacco e di gol. C'è anche questo. Poi per l'attenzione, per la fisicità, per la lettura del gioco. Viene a completare un gruppo di ragazzi giovani, italiani e con grande futuro. Stiamo costruendo la difesa per tanti anni. La valutazione di Caldara come quella di Bonucci? E' fatta dal mercato e dal momento. Bonucci è uno dei migliori difensori al mondo. Era stato preso anche per essere il simbolo di questo ritorno del Milan. Poi le cose possono andare in un altro modo. Io vedo un grande potenziale in Mattia. Bonucci ha un valore immediato, Caldara un valore immediato e futuro. Poi c'è il mercato che stabilisce i prezzi. Gli obiettivi? Noi non abbiamo cambiato linea. E' un inizio. Sappiamo quali sono i nostri paletti. Non posso negare che questa operazione ci ha dato energia e ci porta a dimensioni importanti. Detto questo, la crescita sarà graduale. Questa è un'opportunità che abbiamo avuto. Ma la crescita sarà graduale. Una cosa, faccio fatica a sentirmi chiamare direttore. Chiamatemi Leo o Leonardo. Altri ritocchi in difesa? Dipenderà dalle opportunità che potremmo avere. Ma questa squadra già così può essere competitiva. Avevo già un progetto per il mercato? No, non ho avuto il tempo. Ma non era difficile capire ciò che avrei incontrato. Caldara non era seguito solo da noi. Questa secondo me è stata una bellissima opportunità molto ampia e completa. Non si possono slegare i due arrivi. Abbiamo fatto un salto in avanti importante in difesa e in attacco. Priorità mezzala o esterno d'attacco? Oggi il mercato si presenta in un modo sorprendente. Oggi c'è da studiare e capire le opportunità e possibilità. Cercheremo di essere attenti e cauti. Higuain mi ha detto che quando giocava contro l'Atalanta andava da un'altra parte per non incontrare Caldara. Il Milan ha un fascino enorme. Questo fascino va sempre ricordato. E' il come ha vinto che resta per sempre. E questo stile convince anche un giocatore come Higuain di venire qui al volo. Questa trattativa è stata molto particolare e bella. C'è stato un momento decisivo, quando ci siamo incontrati di persona. Quando è nata la possibilità di portare Higuain al Milan? Tutte le grandi squadre mirano ai grandi giocatori. Poi ci sono cose fattibili ed altre meno. Avere un attaccante come Higuain è un cambio di dimensione per il Milan. Era una cosa sognata. Nella prima conferenza stampa non era realizzabile. Poi è diventata realizzabile grazie al mercato che ti offre delle occasioni. Higuain mi ha mandato un sms con scritto il Milan è il top. Il fascino del Milan aumenta con Higuain ma la nostra linea non cambia. E' cauta. Studio interno. Risolvere situazioni e poi magari inserire innesti che possano migliorare la squadra. Aggiornamenti sulle possibili cessioni? Nessuna novità. Stiamo parlando e vedendo. Il buon affare è quello buono per tutti. Le scelte sono chiare. Stiamo cercando di avanzare nelle situazioni che esistono già".
In aggiornamento live - refreshate
Higuain:"Voglio ringraziare il Milan per il grande sforzo. MI ha motivato molto il progetto che hanno. Spero di ripagare la fiducia che mi hanno dimostrato. Arrivo in una squadra con una storia immensa. Quando mi hanno chiesto di essere parte per riportare il Milan ai suoi livelli mi sono sentito orgoglioso. E' una società che merita di tornare ai suoi livelli. Così come i tifosi. Leonardo lo conoscevo da prima ed è stato una grande motivazione per venire qui. E ringrazio anche Elliott, che ha questa convinzione di riportare il Milan in alto. Per la Juve solo parole di ringraziamento. Allegri? E' stato un allenatore che ho avuto per due anni. Abbiamo avuto le nostre differenze. Ma sono qui per la convinzione che il Milan mi ha dimostrato. Leonardo e il mister mi hanno convinto. Ho molta fiducia in questa squadra. Già l'anno scorso mi piaceva per come giocava. Il Milan nella sua storia ha sempre vinto. Vogliamo riportare il Milan ancora più in alto. Speriamo di arrivare il più lontano possibile. Molto felice di essere qui. Il peso della maglia numero 9? Non è un peso ma un motivo di orgoglio e di sfida. Possiamo fare grandi cose. Se questa squadra crede di poter arrivare lontano, si arriverà lontano. Sarri? Ho una grandissima stima. Era l'unica persona che mi voleva al Chelsea. Qui mi hanno voluti tutti. E' stata la cosa più bella. Per questo ho scelto il Milan. Ritrovo Reina e altri giocatori. Penso che il Milan ha una bellissima squadra che col lavoro può fare grandi cose. Gioco da 12 anni in Europa. Milanello è il campo sportivo che più mi ha colpito. E' ciò che un giocatore vuole vedere. Storia e calcio puro. Struttura da pelle d'oca. Milanello è veramente una roba speciale. Biglia? Ho giocato per 10 anni in nazionale con lui. Bellissimo rincontrarlo. E' un amico. Anche lui è convinto. Se lo siamo tutti possiamo fare una bellissima stagione. Rimpianto di non poter giocare con Ronaldo? Ho già giocato con lui. Al contrario, sono felice di questa nuova avventura. Vogliamo portare il Milan il più in alto possibile. Sfida tra me e Icardi? Chi vincerà? La risposta è ovvia e chiara. La sai già. Gol e obiettivi di squadra? Provare con tutta la squadra a riportare il Milan il più in alto possibile. Servono gol e convinzione. Quella è l'idea che dobbiamo avere. Cutrone è un ragazzo giovane che ha una voglia matta di migliorare. Consapevole di essere la stella? No. La stella qui è la squadra. Io proverò ad aiutare questa squadra a crescere ancora di più. Le partite non le vince un giocatore. Le vince la squadra. E' importante anche tutta la società. Mi considero un giocatore che vuole aiutare questa squadra a crescere. L'attacco del Milan assomiglia un pò a quello del mio Napoli? Hanno caratteristiche che mi piacciono e che possono aiutarmi. Cosa non mi è piaciuto nel mio addio alla Juve? No. Poche cose. Ho vinto due scudetti e due coppe. Il rapporto coi compagni è stato meraviglioso. Poi la società ha deciso che non dovevo continuare: Sono venuto in una squadra che mi ha dimostrato tanto amore. Sono contento. Cosa mi ha detto Gattuso? Resta tra noi. Mi ha spinto a venire. Mi incuriosisce tutto il Milan. La squadra è forte, ha caratteristiche che mi piacciono. Quanto può andare lontano il Milan in Europa League? Penso che sia uno degli obiettivi. Magari riuscissimo a vincerla. Sarebbe qualcosa di straordinario. Speriamo di riuscirci. Sarebbe bellissimo. Il MIlan è il top. La dimensione che ha il Milan la capisci quando sei dentro il Milan. Quando sei dentro capisci tante cose. Il centro sportivo, la storia, la gente che è dentro. Ti viene la pelle d'oca. Tutti i bambini sognano di giocare per il Milan. L'esordio? Quando il Milan lo riterrà opportuno. L'esordio col Real? Io sono pronto ma lo deciderà il mister. Cosa non è andato nell'Argentina? Sto qui per parlare di Milan. Non dico nulla di nazionale".
Caldara:"Sono stati giorni movimentati per me. Ho visto subito entusiasmo e mi fa grande piacere. Non vedo l'ora di iniziare. L'eredità è molto pesante. Proveremo a fare del nostro meglio. Quando sono arrivato qui ho pensato alla grande storia di questo club e ai grandi difensori che sono passati di qui. La scelta è stata facile. Ringrazio Leonardo e la società che ha creduto in me. Con che sentimenti ho lasciato la Juve? E' stata la prima squadra a credere in me. Li ringrazierò sempre. Per me inizia un ciclo nuovo. Un'avventura nuova che mi dà tante responsabilità. Penso solo a fare il bene per il Milan. Gli anni con Gasperini mi sono serviti per crescere mentalmente e fisicamente. Anche giocando in Europa mi ha aiutato. Cosa mi hanno detto Conti e Kessie? Quando è uscita la notizia non vedevano l'ora che venissi qui. Sono felice di rincontrarli. Mi hanno detto che qui c'è aria positiva, di cambiamento. Sono davvero contento. Mi sento più forte nella marcatura o a impostare? Gasperini mi ha fatto marcare a uomo quindi mi sento più un marcatore. Ho lavorato anche in impostazione. Giocare a quattro è diverso da giocare a tre. Mi metterò a disposizione del Milan. Gattuso? L'ho sentito subito. Mi ha detto che c'è da lavorare molto. Che c'è una squadra giovane che ha voglia di fare. Io ho voglia di mettermi in gioco. Non vedo l'ora che inizi il campionato. Da quello che sono riuscito a capire, Gattuso è uno molto diretto che dice quello che pensa. Non vedo l'ora che tornino dall'America per mettermi a disposizione e imparare ciò che bisogna fare in una difesa a quattro. San Siro è lo stadio che regala più emozioni in Italia. Ogni bambino sogna di giocare a San Siro. Per chi tifavo da bambino? Essendo bergamasco, tifavo per l'Atalanta. A Bergamo l'Atalanta è come una religione. Difesa da nazionale del futuro? C'è questa idea ma bisogna dimostrarlo sul campo. Dipende tutto da noi. La Juve è sempre stata la prima squadra che ha creduto in me. Quando ho avuto questa opportunità non potevo dire no. Per me è la soluzione migliore. Cosa mi spaventa? Nulla. Fin da piccolo ero abituato a giocare a quattro. E' una questione più tattica e mentale".
Scaroni:"Il nostro percorso richiederà tempo. Avere profili giovani è fondamentale. Caldara farà parte di una difesa fatta di giovani. Arriveranno altri dirigenti? Non ho particolari aggiornamenti. Per me occuparmi del Milan come AD è una fase transitoria. Attendo che vengano fatte scelte per un AD a tempo pieno. Avere una star come Higuain è una parte importante di quel corso del quale vi abbiamo parlato. Io non sono un esperto di statistiche calcistiche. Higuain negli ultimi 5 anni ha segnato più di tutti in Italia. La percentuale tra numero di partite giocate e gol è fondamentale. Averlo qui mi riempie di gioia".
Leonardo:"Ogni trattativa ha la sua storia. E' stata fatta in un ambiente molto positivo. Alla ricerca della quadra. Siamo arrivati alla conclusione nel modo migliore per tutte e due le squadre. Visto il nostro momento legato al fair play, è stato difficile trovare la quadra ma è stata una cosa buona per tutti. Perchè ho scelto Caldara? Per il suo percorso degli ultimi anni. L'Atalanta forma bene i suoi giocatori. A livello tecnico è un giocatore che sta diventando moderno. Anche a livello di attacco e di gol. C'è anche questo. Poi per l'attenzione, per la fisicità, per la lettura del gioco. Viene a completare un gruppo di ragazzi giovani, italiani e con grande futuro. Stiamo costruendo la difesa per tanti anni. La valutazione di Caldara come quella di Bonucci? E' fatta dal mercato e dal momento. Bonucci è uno dei migliori difensori al mondo. Era stato preso anche per essere il simbolo di questo ritorno del Milan. Poi le cose possono andare in un altro modo. Io vedo un grande potenziale in Mattia. Bonucci ha un valore immediato, Caldara un valore immediato e futuro. Poi c'è il mercato che stabilisce i prezzi. Gli obiettivi? Noi non abbiamo cambiato linea. E' un inizio. Sappiamo quali sono i nostri paletti. Non posso negare che questa operazione ci ha dato energia e ci porta a dimensioni importanti. Detto questo, la crescita sarà graduale. Questa è un'opportunità che abbiamo avuto. Ma la crescita sarà graduale. Una cosa, faccio fatica a sentirmi chiamare direttore. Chiamatemi Leo o Leonardo. Altri ritocchi in difesa? Dipenderà dalle opportunità che potremmo avere. Ma questa squadra già così può essere competitiva. Avevo già un progetto per il mercato? No, non ho avuto il tempo. Ma non era difficile capire ciò che avrei incontrato. Caldara non era seguito solo da noi. Questa secondo me è stata una bellissima opportunità molto ampia e completa. Non si possono slegare i due arrivi. Abbiamo fatto un salto in avanti importante in difesa e in attacco. Priorità mezzala o esterno d'attacco? Oggi il mercato si presenta in un modo sorprendente. Oggi c'è da studiare e capire le opportunità e possibilità. Cercheremo di essere attenti e cauti. Higuain mi ha detto che quando giocava contro l'Atalanta andava da un'altra parte per non incontrare Caldara. Il Milan ha un fascino enorme. Questo fascino va sempre ricordato. E' il come ha vinto che resta per sempre. E questo stile convince anche un giocatore come Higuain di venire qui al volo. Questa trattativa è stata molto particolare e bella. C'è stato un momento decisivo, quando ci siamo incontrati di persona. Quando è nata la possibilità di portare Higuain al Milan? Tutte le grandi squadre mirano ai grandi giocatori. Poi ci sono cose fattibili ed altre meno. Avere un attaccante come Higuain è un cambio di dimensione per il Milan. Era una cosa sognata. Nella prima conferenza stampa non era realizzabile. Poi è diventata realizzabile grazie al mercato che ti offre delle occasioni. Higuain mi ha mandato un sms con scritto il Milan è il top. Il fascino del Milan aumenta con Higuain ma la nostra linea non cambia. E' cauta. Studio interno. Risolvere situazioni e poi magari inserire innesti che possano migliorare la squadra. Aggiornamenti sulle possibili cessioni? Nessuna novità. Stiamo parlando e vedendo. Il buon affare è quello buono per tutti. Le scelte sono chiare. Stiamo cercando di avanzare nelle situazioni che esistono già".
In aggiornamento live - refreshate