La conferenza di Giampaolo pre Milan - Brescia:"Il primo giorno che sono venuto qui ho detto di aver bisogno di tempo. Il tempo è il nostro miglior alleato. L'essenza del giocatore resta sempre la stessa, ma la squadra lavora ed è fidelizzata. C'è da mettere insieme cose a poste nel pensiero collettivo. A Udine abbiamo sbagliato per mancanza di conoscenze. Piatek? E' un problema di spazi. Se non ho lo spazio dietro devo venirlo a prenderlo davanti. Anche qui è questione di conoscenze. Il fatto che domani ci saranno 60.000 spettatori è positivo. Chiedo la pazienza giusta. E' solo questione di tempo. Il Milan dovrà fare il Milan e imporre il proprio gioco. Poi ci sono anche gli avversari ma la mentalità deve essere quella. Nei concetti non si cambia nulla. Si porta avanti il lavoro cominciato. Posso spostare un giocatore ma non cambiano i principi. Abbiamo fatto grandi partite contro grandi squadre nel precampionato dove c'era una contrapposizione. Siamo andati meno bene quando l'avversario ci ha aspettato. Dai principi di gioco non si arretra di un millimetro. Il modulo di domani? E' questione di interpretazione non di numeri. Bonaventura? E' indietro fisicamente. Deve avere pazienza e aspettare. I calciatori non devono avere mai paura di sbagliare. Si devono divertire dentro la partita. Esaltarsi. Sono fiducioso? i calciatori lavorano bene e sono fidelizzati. Zero preoccupazioni. Il termometro è l'atteggiamento della squadra. Sono contento per come lavorano. Ricordi del Brescia? Sono passati sei anni. Ricordo poco. Loro sono una buona squadra. Assomiglia molto alla mia Samp. E' organizzata, sa fare le cose e riesce ad annullare il gap di esperienza attraverso un lavoro collettivo. Confronto coi dirigenti dopo Udine? Abbiamo parlato della partita. Loro capiscono le dinamiche. Ci siamo confrontati ma la partita è chiara. Non c'è bisogno di molto per capire ciò che abbiamo fatto in modo giusto e sbagliato. Da lì si va avanti per costruire uno step di lavoro migliore. C'è da lavorare insieme. Non dimenticate che io sono partito in ritiro con otto primavera. Poi è sempre il calciatore che esalta il pensiero. L'ho detto prima. Non voglio essere ripetitivo. Se pensate che un giocatore arriva domani e gioca, non lo farà mai. Deve mettersi in coda e capire tante cose. La mia caratteristica di lavoro è diversa. Non contesto a caso il mercato che chiude a settembre. Dal punto di vista del lavoro non è congruo. I nostri play sono Biglia e Bennacer. Biglia si è infortunato, bennacer ha fatto pochi allenamenti. La scelta cade su Hakan. Ho toccato con mano la reazione dei giocatori dopo il KO contro l'Udinese. La sconfitta infastidisce tutti. Hanno fatto una buona settimana di lavoro. Suso a destra o dietro le punte? Vedrete domani. Alcune volte sono sciocco altre talebano. Io vado avanti per un'idea di calcio che è quella. MI aspetto un colpo di mercato? I miei dirigenti sanno cosa fare. Vedono allenamenti e fanno valutazioni. Io alleno la squadra e sono contento di come i giocatori lavorano. Sanno loro se c'è da fare qualcosa. Oggi agli allenatori viene detto "Tu pensa ad allenare. In linea generale c'è sempre poco tempo, ma io il tempo devo prendermelo comunque. NOn salto step ma fisso principi e comportamenti. Io il tempo me lo vado a prendere e non derogo da un percorso. Ogni allenamento deve avere un obiettivo e una finalità per migliorarci. Il pensiero collettivo migliora i giocatori. Poi, più giocatori forti abbiamo e più la squadra sarà migliore. Ho dato un segnale di debolezza dopo le dichiarazioni di Udine? Sono state strumentalizzate. Io posso cambiare un ruolo un giocatore ma non cambio il pensiero originario del modo di fare le cose. Dobbiamo parlare ance di condizione fisica e di integrare giocatori in un pensiero collettivo. Borini si è allenato molto bene, non ha saltato un allenamento era in buona condizione ed ha giocato lui. Il Milan non può pensare di avere undici titolari. Ognuno di loro deve portare un pezzettino di plusvalore alla squadra che è al di sopra. Mancano un pò di centrimetri? Il gol su calcio d'angolo è stato sbagliato un aspetto di posizionamento che poi abbiamo rivisto. Non tutte le squadre sono dotati di giocatori da 1,90. Che a me non piacciono. Più sono alti e meno sanno giocare. Non bisognava far partire il giocatore con quella rincorsa. Calhanoglu trequartista? Il trequartista è un attaccante per caratteristiche. Con duttilità spirito e sacrifico. Ecco perchè Suso può giocare lì. Non penso ad un trequartista centrocampista a meno che non ci sia bisogno di forza e struttura. Gli attaccanti? Sono bravi e lavorano. Devo tirare fuori il massimo da loro. Scelte condizionato dal mercato in uscita? No. Quelli che convocherò sono tutti nelle condizioni di giocare. Il mercato no mi interessa. Il Milan è sopra gli interessi individuali. Chi è al Milan è all'apice ".
Giustamente parla di tempo. Componente imprescindibile per avere risultati dal lavoro di Giampaolo.
Spero che l'ambiente Milan dimostri la maturità per capire la situazione, spero... da Giampaolo vorrei vedere anche un po' di pragmatica, alla fine non bisogna disdegnare di portare a casa qualche puntaccio pure con scelte sparagnine perchè alla fine faranno comodo.
Mi ha fatto ridere quando ha ricordato che a Genova lo definivano Talebano perchè non cambia mai... al Milan dovrà dimostrare un po' di flessibilità se vorrà sopravvivere, noi non siamo la Samp, anche se la sua ortodossia è comunque affascinante.
Interessante come sempre quando esprime i suoi concetti.
Il problema di Piatek è chiaramente nei movimenti. Per me il problema sono i compagni di reparti più che altro, però ha fatto bene a chiarire che non è una questione di ruolo ma di come si interpretano certi concetti. Detto questo resto dell'idea che Piatek farà una fatica cane per molto tempo, come ho detto fin dal principio, speriamo che bilanci con il suo istinto killer.
Suso è dunque l'unico trequartista in rosa, direi che lo ha chiarito fin troppo bene. Mettiamoci l'anima in pace: lo vedremo ogni partita per tutto l'anno e sarà il fulcro del nostro gioco offensivo, al centro del gioco di tutta la squadra.
Bennacer è il regista titolare, chiarito il suo ruolo. Aspetto di vederlo domani.
Su Kessie e Paqueta ha sviato la domanda, ma soprattutto ha fatto la classica supercazzola sugli attaccanti: secondo me non è riuscito a nascondere l'insoddisfazione, risposta che dice nulla e che passa la palla alla dirigenza come l'ho interpretata dal tono delle parole live.
Speriamo resti sempre fedele alla linea e resista agli sbandamenti in ogni caso. Ormai la linea è tracciata e bisogna andare fino in fondo con l'idea tecnica che c'è, anche dovessimo rimanere con questa specie di rosa.
Non sono fiducioso sulla stagione per i tanti limiti che abbiamo, quindi dico di gettare le basi almeno a livello di mentalità e concetti di gioco per poi (alleluia) completare la squadra con gli elementi che mancano. Ormai lo abbiamo capito no? La nostra è una strada lunghissima e ci sarà da smadonnare parecchio, che piaccia o meno.