Se hai mai giocato a calcio capisci la differenza. Nel piccolo si vede già nei pulcini chi è allupato per la vittoria e chi vincere o perdere non fa grande differenza.
E questo lo noti nel aggressività,nella mimica, in tutto. Guarda l'esultanza di Lautaro che si arrampica sulle balaustre.
Però ripeto lo di può capire solo se si è giocato a calcio
Ma ti direi si e no.
Guarda Ronaldinho o Cafu a fine partita.
Pure se la partita e persa hanno quel sorriso.
Ma mica sono contenti di avere perso.
C'è modo e modo di essere frustrato.
C'è chi lo mostra e chi si tiene tutto per sé.
Come c'e chi esulta come se non ci fosse un domani dopo un gol in amichevole tipo Inzaghi e chi come capello non sorride nemmeno al quarto gol in finale di Champions contro il Barca.
Ma mica uno e meno professionista del altro.
Se mi vedi nella vita reale, che sia felice, stanco, frustrato, arrabbiato o qualsiasi sia l'emozione provata, tu non la vedrai. Non la capirai. Perché non lo dimostro. Me lo tengo per me. Cerco appositamente di non fare trasparire nulla.
Cioe non e che devi per forza andare a rompere le TV nello spogliatoio per dimostrare attaccamento.
E non credo nemmeno che un giocatore di quel livello non voglia vincere tutto.
A quei livelli ci sono arrivati anche perché hanno la competizione nel sangue.
Concordo con
@Buciadignho sulla capacità di gestire il tutto.
Il problema numero 1 dei giocatori e la gestione della pressione.
In allenamento ci sono quelli che sono la reincarnazione di Maradona. Ma poi in gare vere non riescono a sfruttare il loro potenziale al massimo.
Ora siamo in un loop negativo di cui e difficilissimo uscire.
Hanno tutti bisogno di una bella partita. Di un bel gol. Di uscire da quei problemi.