- Registrato
- 29 Agosto 2012
- Messaggi
- 4,361
- Reaction score
- 2,545
Speriamo non diventi un po' una costante.CorSport: con Conceicao le rimonte ora sono di casa Il lago di Como, insegna Alessandro Manzoni, è dominato da due catene non interrotte di monti. Su uno dei rami del lago, però, il Milan ha confermato la sua scelta di interrompere drasticamente la catena di risultati negativi raggiunta con Paulo Fonseca, per continuare a intrecciarne una nuova con Sergio Conceiçao. Forse non è ancora cambiato molto dal punto di vista delle prestazioni sul campo, forse le lacune difensive si vedono ancora, forse c'è ancora una non efficace fase off ensiva, ma con l'allenatore ex Porto la squadra reagisce, ha più energia, non si arrende. In una parola sola: rimonta. Cosa che con il tecnico ex Roma non era mai successa. MAI. Tra Serie A e Champions League, il Milan era andato nove volte in svantaggio con Paulo Fonseca in panchina, senza mai riuscire a ribaltare il match; al massimo, Leao e compagni erano riusciti a portare via un punto. Mai il bottino pieno. A cominciare dalle prime tre giornate: sotto con il Torino, sotto con il Parma, sotto con la Lazio, con due punti conquistati in totale grazie ai gol nel fi nale contro i granata e a all'Olimpico. Anche nelle prime due di Champions League si è confermata la stessa falsa partenza: in svantaggio con il Liverpool dopo il gol iniziale di Pulisic, i Reds hanno addirittura aumentato il divario, mentre a Leverkusen è rimasto immacolato l'1-0 firmato Boniface. In campionato la solfa non è migliorata con il passare delle settimane: nessuna rimonta a Firenze (sconfi tta per 2-1 dopo il pari di Pulisic), contro il Napoli (0-2 secco a San Siro) a Cagliari (3-3 rocambolesco dopo la rete in apertura di Zortea e i due vantaggi rossoneri raggiunti da Zappa all'ultimo) e a Bergamo (2-1 allo scadere fi rmato Lookman dopo l'1- 1 di Morata. Poi è arrivato Sergio Conceiçao e il cambiamento è stato drastico. In Supercoppa Italiana, la storia è nota: il Milan ha rimontato prima la Juventus in semifi nale con la rete di Pulisic e l'autogol di Gatti e poi l'Inter in fi nale, battuta grazie ai gol di Theo, Pulisic e di Abraham allo scadere. Il resto è recente: vantaggio comasco firmato Diao, ribaltone rossonero con le reti di Theo e Leao per la vittoria finale. Conceiçao, insomma, ha fatto tre rimonte su tre partite in svantaggio. E, curiosamente, non ha vinto l'unica gara (contro il Cagliari) in cui si è trovato davanti. È chiaro, il campione di partite è ancora risicato, ma si è passati dal never all'ever: qualcosa vorrà pur dire. Il neo allenatore rossonero ha conferito alla squadra nuova energia e vitalità. Certo, non si è ancora visto un Milan brillante sotto l'aspetto del gioco, ma le vittorie aiutano a portare fiducia e buon umore, soprattutto quelle raggiunte con forza. Il tempo per allenarsi non è tanto: si continuerà a giocare ogni tre giorni almeno fino a metà febbraio. Conceiçao ha fatto capire di voler insistere sulla parte fisica e atletica: per attuare il suo gioco fatto di intensità e pressing, ha bisogno che Morata e compagni abbiano una condizione migliore. Per ora, è già importante aver interrotto la catena delle rimonte mancate.
Dato il temperamento di alcuni giocatori piuttosto volubili, non vorrei che scendessero in campo molli e presuntuosi perché "tanto poi la ribaltiamo".