L'Ajax nella sua storia non ha mai pagato ingaggi faraonici, anzi, per cui il proprietario innamorato di quel periodo non avrebbe necessità di svenarsi ed è sempre stata una squadra che smantella e vende al giusto prezzo rifilando spesso dei bidoni a caro prezzo.
Aiax che l'anno scorso è arrivato a un passo dalla finale di Champions con due spiccioli giocando un ottimo calcio segno che il suo modello gestionale è ancora attuale pure sotto fpf
Sì certo, riparliamone quando faranno un’altra semifinale di Champions, cioè tra altri cinque lustri, ricordando i primi anni ‘70 e gli anni ‘90 dove non c’era questo sistema oligarchico e anche loro potevano dire la loro. Oggi se anche l’Ajax costruisse una squadra come quella degli anni ‘70 partendo dal vivaio verrebbero IMMEDIATAMENTE depredati dalle top europee che fornirebbero ingaggi per loro insostenibili: insostenibili perché anche se avessero un proprietario che potesse permetterseli non potrebbe mai mettere i soldi nel club necessari a pagarli e se per caso lo facesse verrebbe immediatamente affossato dalla UEFA che spezzerebbe sul nascere qualunque possibilità di rivedere un grande Ajax. Se l’FPF ci fosse stato già da fine anni ‘60 l’Ajax avrebbe conosciuto solo oblio.
Non sono d'accordo. Non possiamo portare indietro la macchina del tempo.
Le squadre dell'est erano competitive un tempo perchè appoggiate da regimi autocratici e dittatoriali, non certo per meriti squisitamente sportivi.
Appena certi regimi sono caduti sono sparite, non perchè non possano essere competitive quanto perchè viviamo in un mondo globale dove la competizione è aperta. Platini aveva aperto la Champions alle squadre dell'Est, per diverse edizioni, eppure non hanno capitalizzato niente.
Io sostengo il FPF, senza dubbio, almeno fino a quando non verrà trovato un regolamento alternativo valido. L'assenza di regole significa anarchia e dunque la pura legge del più forte. Arriva uno sceicco del Qatar (a proposito di autocrazie...) si compra il PSG, pompa soldi PUBBLICI del petrolio a suo piacimento comprando Neymar e chi gli pare a lui... a me pare tutto fuorché un sistema giusto. E' la pura legge del più forte.
E alla base di certe opinioni, di una certa corrente di pensiero contro il FPF, vedo soprattutto tanta invidia. Siamo tifosi di una società derelitta passata di mano in mano a delinquenti, gestita in modo vergognoso da almeno dieci anni, stuprata da tutti, umiliata e sconfitta da anni... per questo vorremmo che crollassero tutte le regole, perchè sogniamo in fondo che arrivi il proprietario supereroe e spenda mille mila milioni per comprare Messi e Van Dijk. Diciamolo, non è la democrazia che ci interessa, ci interessa proprio il contrario. Ci interessa solo entrarci in questa maledetta oligarchia e restarci a lungo.
Con questo non dico che il FPF sia perfetto. Ma è necessario avere determinate regole che impongano una gestione virtuosa del lato sportivo e proteggano il sistema calcio da certi interventi esterni.
Rinfreschiamoci la memoria: la decadenza del Milan è iniziata proprio quando sono arrivati gli sceicchi in un'epoca senza il FPF. Chelsea e PSG comprarono Sheva, Thiago, Ibra, e per un soffio il City non prese Kaka. Ci fosse stato allora il FPF non sarebbe potuto succedere e ce li saremmo tenuti tutti o quasi.
Piuttosto bisogna andare più a fondo e combattere altre problematiche, come ad esempio il fatto che una società come il Milan possa essere ceduta impunemente ad un cinese sconosciuto per coprire loschi giri di milioni da conti offshore. Oppure che certi procuratori guadagnino liberamente decine e decine di milioni di commissioni.
Il tuo è un ragionamento incompleto e parziale, che forse può valere per le squadre dell’Est ma non per altre squadre che in passato hanno vinto e oggi hanno zero possibilità, non solo attualmente (come noi) ma anche in futuro (e questo per fortuna non si può dire di noi).
Il Porto per esempio vinse la Champions del 2004, ed era già la Champions allargata post-1999, ma c’era ancora spazio per le sorprese. Lo stesso Liverpool nel 2005 era una outsider TOTALE, con la squadra che aveva. Oggi per realtà del genere (e non mi riferisco al Liverpool attuale ma a quello del 2005, invece per il Porto è proprio un discorso generale) sarebbe impossibile anche solo competere, figuriamoci vincere.
Ma gli esempi sono molteplici: l’albo d’oro della Champions presenta vincitori come il Celtic, il Feyenoord, l’Aston Villa, l’Amburgo, il PSV Eindovhen ecc, tutte realtà oggi tagliate fuori per sempre, alle quali è stata imposta la povertà per decreto, perché se un loro tifoso volesse riportarle alla gloria e ne avesse le possibilità NON GLI SAREBBE PERMESSO DI FARLO.
Il calcio è sempre stato la fabbrica dei sogni per questa ragione, perché anche squadre come quelle potevano vincere il trofeo più importante. Oggi è impossibile.
Ma vogliamo parlare anche del miracolo Leicester, miracolo reso possibile solo andando in rosso di brutto? Se il Leicester avesse seguito le norme UEFA sull’FPF non avrebbe mai e poi mai vinto quella Premier regalandoci la più grande impresa sportiva degli ultimi 30 anni.
Ci sono vari articoli in rete che spiegano come il Leicester non avrebbe mai vinto se avesse rispettato il Fair Play finanziario.
Real e Barca si dividono la Liga da sempre. Mica hanno bisogno del FPF per vincere ragazzi...
Il Barcellona prima dell’85 aveva lo stesso palmares del Genoa, cioè nove campionati e zero Champions.
Detto questo, fino a non tantissimi anni fa c’era più variazione in chi vinceva la Liga. Anche il Valencia e l’Athletic Bilbao e l’Atletico Madrid potevano vincere, e vincevano. Ora, a parte l’acuto miracoloso dell’Atletico nel 2023/2014, vincono sempre solite due. E ripeto, fino a metà anni ‘80 il Barcellona aveva più o meno lo stesso palmares dell’Athletic Bilbao, eh.
Io quando guardo una partita del Real o City o Barça e vedo in panchina i vari Bale Sane e compagnia penso che a perdere sia il calcio, perché uno come Bale giocasse per dire a Berlino o Marsiglia o Valencia porterebbe migliaia di tifosi e interesse.
Invece vedi il Milan, altroché Berlino o Valencia, una realtà inferiore solo al Real storicamente, e in campo fino all’arrivo di un trentottenne contesoci dal Bologna non c’era un campione, nemmeno l'ombra.
Questo nelle leghe americane non succede per regolamento, anche le franchigie più sfigate hanno grandi giocatori o i migliori rookies.
Però la logica economica spinge nel senso opposto, ovvero concentrare più campioni possibile in poche squadre. Quindi diciamoci le cose come stanno e smettiamola di far finta che l’FPF nella sua forma attuale abbia qualcosa, anche tangenzialmente, a che vedere con lo sport, perché è palese che lo “sport” creato dal Fair Play finanziario di sportivo non abbia più nulla.