Mi permetto di scrivere due righe sulla Cina. Lo farò principalmente da un punto di vista economico, piuttosto che politico-militare, dato che nel campo economico-finanziario ci lavoro. Premetto dicendo che dal punto di vista economico oggi ogni invasione ha zero senso, in quanto i costi di ogni atto di aggressione saranno sempre superiore ai benefici. Questo valeva anche per la guerra in Ucraina, totale follia che si è realizzata e che porterà danni di proporzioni cosmiche all'economia russa. Ma tornando alla Cina, partirei dal presupposto che economicamente l'economia cinese è ben più grande e strutturata rispetto alla Russia, che è praticamente una gas station con le bombe atomiche. Da qui potremmo quindi assumere che potrebbero permettersi una annessione di Taiwan con la forza, senza compromettere in modo significativa la proprio economia. Questo a mio avvisto non è vero e ci tengo anche a spiegare perchè:
- l'economia cinese, se pur diversificata e con un mercato interno di 1,4 miliardi di persone, è ancora fortemente dipendente dall'Occidente per il suo export, che costituisce il 20% del proprio PIL ma una misura significativamente maggiore se consideriamo l'indotto
- Leggo troppi commenti sui Chip, dandone troppa rilevanza strategica. E' vero che la TSMC (Taiwan Semiconductor Manufactoring Company) produce il 50% dei chip mondiali, ma non è che invadendo una nazione ne trai benefici. Prima di tutto ricordiamo che a Taiwan si producono i Chip, ma che il design e la ricerca avviene principalmente nella Silicon Valley da parte di Apple, Intel, Invidia o in Corea con Samsung ecc..se Taiwan diventasse Cina, molte aziende inizierebbe a delocalizzare la produzione in altre aree, principalmente per "paura" dell'Infringment dei Property Rights (brevetti). Inoltre qui non si parla di un pozzo di petrolio da conquistare, la tecnologia dipende in primis dal capitale umano, non è che invadendo la Silicon valley per dire ti permetterebbe di avere la tecnologia di prima fascia, semplicemente il capitale umano si dissolverebbe in men che non si dica. Stessa cosa succederebbe a Taiwan, insomma i cinesi avrebbero un vantaggio competitivo per forse qualche anno, e in Occidente avremmo un problema di approvigionamento di Chip ma in un periodo brevissimo (per i chip non di ultima generazione) e di qualche anno per quelli di ultima generazione, aggiusteremmo la supply chain.
- I Cinesi hanno già visto gli effetti economici a Hong Kong e quelli delle sanzioni russe. Non sono un "politologo" ma all'interno del partito comunista cinese ci sono tante correnti ma spesso unite da un pensiero unico sul progresso economico come modo per tenere "buono" il popolo
- Tornando sulle correnti politiche del partito, ricordo che nonostante Xi faccia parte di una corrente più "espansionistica" della Cina negli affari esteri, i cinesi rimangono per tradizione molto localisti e diffidenti verso operazioni di politica che possano minare i rapporti con l'esterno. Per tradizione, non sanno nemmeno bene come comportarsi con l'Occidente
A mio modesto avviso i Cinesi continueranno con la loro politica di "annessione" di Taiwan come hanno fatto per Hong kong, con pazienza e cercando di influenzare media e partiti politici.