Cina agli USA: "No guerra, ma liberi su Taiwan." E Israele incontra Putin...

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darden

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Zelensky ha detto di essere favorevole ad installare sul proprio territorio armi nucleari, come già la NATO disloca in giro per altri membri (Italia, Olanda, Germania, Belgio, Turchia etc)
Bisogna vedere il quadro complessivo Zelensky ha detto questo ora, dopo che c'è stato il Donbass e la Crimea, ma prima di questa guerra di invasione..

Senza la prima annessione della Crimea l'ucraina sarebbe stata neutrale dal punto di vista del nucleare perché vi è appunto un trattato (memorandum di Budapest) in cui si sancisce che l'ucraina non avrà armi nucleari sul suo territorio, che cedeva le armi nucleari che aveva 1600 alla Russia, in cambio la Russia si impegnava a riconoscere indipendenza ucraina entro i suo confini, non usare minacce per il controllo politi e non usare la bomba atomica su di loro.
 
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e questo ti sembra il momento adatto ? con le economie affltte post covid e quindi anche quella russa ?
per non parlare di Lukashenko che è più debole rispetto a una volta
no, sono anni che RINVIAVA questa cosa ma nulla è cambiato per farlo desistere anzi peggiorano le cose con il passare del tempo.

sono anni che Kiev prende soldi e armi dagli Stati Uniti che è qualcosa di inconcepibile davvero,
sono anni che al parlamento ucraino c'è chi viene isolato perchè filorusso, s
ono anni che nelle istituzioni e nell'istruzione l'ucraino sostituisce la lingua russa,
sono anni che Kiev prova a riprendersi il Donbass perchè non ha l'esercito russo schierato come in Crimea sparando ai loro stessi fratelli,
sono anni che subisce sanzioni quando non c'è mai una volta che gli USA vedano puniti i propri vertici militari e politici,
sono anni che non vengono riconosciuti i referendum popolari di Crimea e Donbass,
sono anni che Kiev cerca di ostacolare il Nord Stream 2 per non perdere le royalties del passaggio del gas sul proprio territorio,
per anni si è tollerato un governo corrotto di Poroshenko con dei ministri statunitensi neanche eterodiretti,
da tre anni l'imbucato della politica Zelensky con referendum NATO e UE mai fatti.

la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata voler ospitare armi nucleari, qualcosa di allucinante visto che l'indipendenza è stata concessa proprio per la promessa di non avere mai nucleare militare sul proprio territorio.
e quindi chissenefrega...vuoi dire che è giusto quello che sta facendo? no è sbagliato

mettiamo che oggi in Italia iniziamo a trattare male i marocchini.. che fa è giusto un'invasione del Marocco? (lascia stare che non riuscirebbero è per dire)

comunque se per te è giusto fai benissimo a dirlo..anzi se hai le palle di dirlo senza girarci tanto intorno ti stimo anche

tuttavia in quel caso siamo nemici..questo è sicuro
 

danjr

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questo è vero per quanto riguarda la Cina moderna, su una prospettiva storica di lungo periodo, la Cina ha sempre avuto le risorse (economiche, tecnologiche) per essere una grande potenza militare ed espansionista, ma non vi ha mai dato fondo interamente, per via di un certo orientamento territorialista dei suoi governi storici (vedi post precedente).

Per fare un esempio, la Cina aveva la tecnologia navale, conoscenze geografiche/astronomiche, per scoprire e colonizzare ben prima di noi le Americhe, ed i suoi mercanti sarebbero stati ma l’imperatore per paura di una espansione incontrollata del commercio (e di una crescita troppo repentina della classe dei commercianti, che avrebbe minacciato gli equilibri di potere interni), decise con un editto di distruggere e bandire tutte le navi di una certa taglia.

Una cosa che manda ai matti gli storiografi occidentali.

Non ci vedi qualche analogia con la recente stretta sui grandi capitali privati?

La Cina non è guerrafondaia non perché i cinesi siano un popolo dal temperamento mite (e questo è certamente vero, per chi li conosce al di là di tutta la fuffa di cui si parla in giro, questo forum compreso), ma perché l’interesse primario è il controllo politico interno sul paese, capacità militare e potenza economica, sviluppo capitalistico sono strumenti subordinati.

In altre parole, parafrasando un po’ Sun Tzu, il controllo politico interno è la strategia, l’assertività militare e l’espansione economica le sue tattiche.

Taiwan sarà invasa, un giorno, solo se il costo/opportunità sarà favorevole all’interno di questa logica, senza avventurismi.
La Cina raramente ragiona a strappi e sull’opportunità del momento.

Avevo premesso che non avrei scritto oltre, ma invece l’ho fatto, ops ?
Se fai un discorso storico culturale e sociale ok, anzi ti aggiungo un ulteriore punto,
I popoli stanziati “sopra” di lei erano la quintessenza della bellicosità, quindi ci sta che siano maggiormente predisposti alla difesa
 

ScorpioneBianco

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io non credo proprio la Cina abbia in programma un intervento militare diretto su Taiwan.
L’obiettivo è quello che gli USA abbandonino la cosiddetta ambiguità strategica, poi sarà la “natura” a fare il suo corso.

Perdonami se riassumo in poche frasi la tua accurata analisi, ma possibile che la Cina e questo blocco euroasiatico sfrutti questa situazione solo per far "scoprire le carte agli Usa"? Ridurre la Russia ad un partner strategico martoriato dalle sanzioni influisce davvero così poco sulla politica estera cinese? Comprendo i vantaggi commerciali di una Cina che si ritrovi la Russia completamente alla sua dipendenza economica, ma credo che la Cina non avesse bisogno di questo, ma di tutt'altro tipo di partnership (da qui il debito assorbito del Pakistan potenza nucleare, ad esempio).

Inoltre, domanda fuori contesto, non credi di vedere una politica estera totalmente diversa e molto più aggressiva del Pcr da Jintao a Xi Jinping?
 

Simo98

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Non so voi ma questo rallentamento dell'invasione russa è sospetto
Va bene la resistenza ucraina ma negli ultimissimi giorni le notizie dal fronte militare sono poche e nulle, tranne per le città costiere del Sud
Che ci sia qualche negoziazione in stato avanzato di cui nessuno sa nulla? Un po' come le trattative di mercato del Milan :D
 

Blu71

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Non so voi ma questo rallentamento dell'invasione russa è sospetto
Va bene la resistenza ucraina ma negli ultimissimi giorni le notizie dal fronte militare sono poche e nulle, tranne per le città costiere del Sud
Che ci sia qualche negoziazione in stato avanzato di cui nessuno sa nulla? Un po' come le trattative di mercato del Milan :D

Se sono come le trattative del Milan siamo spacciati?
 

evangel33

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Non so voi ma questo rallentamento dell'invasione russa è sospetto
Va bene la resistenza ucraina ma negli ultimissimi giorni le notizie dal fronte militare sono poche e nulle, tranne per le città costiere del Sud
Che ci sia qualche negoziazione in stato avanzato di cui nessuno sa nulla? Un po' come le trattative di mercato del Milan :D

Ci sono voci effettivamente di un acquisto a parametro zero di Angela Merkel
 
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Putin è un pazzo, ma a quanto pare non così pazzo come lo si vuol far passare, motivo in più per stare relativamente tranquilli riguardo una possibile guerra nucleare.

Io intanto ringrazio @Andris per aver dato una chiave di lettura alternativa e non la solita e banale "Russi cattivi, Ucraini bravi" ovviamente parlo della classe politica e non dei comuni cittadini. Io condivido anche ciò che ha detto e non per questo condivido la guerra, anzi ne sono contro.
Si puo' benissimo dire che ci sono stati anni di errori che hanno spinto Putin alla guerra e allo stesso tempo dire che non si approva per nulla l'operato russo. Come avevo già detto non sono due squadre di calcio, non c'è tifo, se non quello per la pace.
 

galianivatene

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Perdonami se riassumo in poche frasi la tua accurata analisi, ma possibile che la Cina e questo blocco euroasiatico sfrutti questa situazione solo per far "scoprire le carte agli Usa"? Ridurre la Russia ad un partner strategico martoriato dalle sanzioni influisce davvero così poco sulla politica estera cinese? Comprendo i vantaggi commerciali di una Cina che si ritrovi la Russia completamente alla sua dipendenza economica, ma credo che la Cina non avesse bisogno di questo, ma di tutt'altro tipo di partnership (da qui il debito assorbito del Pakistan potenza nucleare, ad esempio).

Inoltre, domanda fuori contesto, non credi di vedere una politica estera totalmente diversa e molto più aggressiva del Pcr da Jintao a Xi Jinping?
Chiaro che l’attuale politica di allineamento tra Cina Russia necessiti di una Russia forte e credibile politicamente, che è esattamente il contrario di ciò che sta avvenendo. Una Russia martoriata e isolata non è strumentale al progetto di ristrutturazione delle relazioni internazionali che la Cina ha in mente. L’evoluzione di questa vicenda credo che potrebbe implicare un cambiamento della “postura” di Pechino nei confronti del partner, come del resto è chiaro sin dall’inizio: la Cina comprende e supporta le ragioni di fondo della Russia, ma non condivide la sua scelta di un conflitto su vasta scala. Del resto, ultimamente si tende a sottolineare le linee di convergenza, le esercitazioni congiunte, ma ci si dimentica che Russia e Cina hanno anche obiettivi strategici discostanti, oggi in secondo piano, domani potenzialmente causa di conflitto. Dal lungo confine terrestre, alla questione della colonizzazione silente della Siberia, fino all’influenza nei Paesi centro-asiatici. Ci andrei cauto a definire l’esistenza di un blocco euroasiatico.

Quanto al secondo punto, sì, senza dubbio esiste una differenza tra le politiche di Hu e Xi. Ma questa differenza è al livello di intensità di tali politiche, non ci vedo una grande soluzione di continuità. Si parta dal piano interno, il “New Normal” di Xi, altro non è che un cambio di marcia rispetto a quanto iniziato da Hu (che non aveva la forza politica che Xi è riuscito a concentrare nelle sue mani). Il “new normal” è un argomento di grande complessità ed importanza, per lo più ignorato dai media occidentali, perché appunto complesso e dalle implicazioni non funzionali alla narrazione “bene vs male”. A chi interessa approfondire, posso condividere in privato mie pubblicazioni in proposito (in inglese). Il contraltare di questo consolidamento interno è una politica estera più assertiva, ma è anche vero che è cambiata la percezione che gli Usa avevano della Cina. Fino al primo decennio, una vestigia del XX secolo, che prima poi si sarebbe allineata, nel quadro della globalizzazione, ora una potenza che minaccia la supremazia USA (comunque in declino) nel Pacifico, non solo economicamente, ma proprio a livello egemonico (nel senso gramsciano del termine). Chiaro che le dinamiche nell’area devono essere lette alla luce di questa dialettica, non solo in un senso o nell’altro.
 
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