Cerruti:"Milan, tanto FU-MO. Mirabelli bis".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
192,224
Reaction score
22,582
Alberto Cerruti a calciomercato.com:"Domani il Milan partirà per la trasferta negli Stati Uniti senza Origi, Rebic e Ballo-Tourè per scelta tecnica di Pioli, ma anche senza un nuovo centravanti di ruolo per l’incapacità della coppia Furlani-Moncada di trovare una valida alternativa a Giroud. Ben vengano, infatti, Loftus- Cheek, Pulisic, Romero e Reijnders per rinforzare soprattutto a livello muscolare il centrocampo privo di Tonali e fino a gennaio di Bennacer, e ben verrà forse il jolly in arrivo dalla Spagna, Musah, ma un vero attaccante centrale, capace di garantire gli stessi gol di Giroud, consentendogli di non fare gli straordinari tra campionato e Champions, manca ancora nel nuovo organico a disposizione di Pioli.

E siccome questa doveva essere la priorità, il rischio è di essere tornati ai tempi della coppia Fassone-Mirabelli capaci di regalare un acquisto dopo l’altro, ma senza rinforzare la squadra perché quantità non fa automaticamente rima con qualità. L’impressione è quella di avere assistito fin qui a una festa in cui si servono tanti aperitivi, con antipasti dolci e salati, ma sempre in attesa di un piatto forte, primo o secondo che sia, meglio se con dolce finale. L’appetito così può anche essere appagato inizialmente, ma alla distanza manca qualcosa da ricordare, come i gol che decidono le partite appunto. Si può anche avere anche il miglior centrocampo del mondo, infatti, ma senza l’esperienza e la concretezza di un grande attaccante non si vincono le partite e i campionati. Ricordare, per credere, in questi caldi giorni di luglio, la lezione che diede l’Italia di Bearzot al grande Brasile del 1982 in cui davano spettacolo Zico, Socrates e Falcao, davanti ai quali però c’era il modesto centravanti Serginho, non a caso tutti puniti dalla tripletta dello specialista Pablito Rossi.

E’ vero che il Milan un anno fa ha vinto lo scudetto grazie agli undici gol Giroud, ma allora Ibrahimovic diede un buon contributo segnandone soltanto tre di meno. Senza lo svedese, nell’ultimo campionato Giroud è riuscito a fare ancora meglio raggiungendo quota tredici in trentatré partite, ma nessuno può battere il tempo e il prossimo 30 settembre il francese compirà 37 anni che non sono pochi, malgrado il suo fisico e la sua grande professionalità. Per questo, ricordando che il Napoli, oltre al capocannoniere Osimhen, ha Raspadori e Simeone, mentre l’Inter non si accontenta di Lautaro e Thuram e cerca il sostituto di Lukaku, non si capisce perché il Milan abbia aspettato così tanto per migliorare l’attacco. E’ vero che il mercato chiude l’1 settembre ed è vero che il primo Ibrahimovic arrivò al Milan quando il campionato era già incominciato, ma soprattutto è vero che le squadre si costruiscono adesso e in questo senso la trasferta americana sarà già un bel banco di prova per gli ultimi arrivati. E siccome Danjuma sicuramente non partirà per gli Usa, ammesso che prima o poi arrivi a Milanello e non sparisca dai radar rossoneri come i vari Morata, Openda, Arnautovic, per adesso esiste soltanto una certezza: Pioli lavora senza un nuovo centravanti di ruolo, più che di scorta, di cui ha tanto bisogno il nuovo Milan. Tanto Fu-Mo, insomma, offerto dalla attivissima coppia Furlani-Moncada, ma poco arrosto.
 
Registrato
30 Agosto 2017
Messaggi
15,038
Reaction score
10,534
Alberto Cerruti a calciomercato.com:"Domani il Milan partirà per la trasferta negli Stati Uniti senza Origi, Rebic e Ballo-Tourè per scelta tecnica di Pioli, ma anche senza un nuovo centravanti di ruolo per l’incapacità della coppia Furlani-Moncada di trovare una valida alternativa a Giroud. Ben vengano, infatti, Loftus- Cheek, Pulisic, Romero e Reijnders per rinforzare soprattutto a livello muscolare il centrocampo privo di Tonali e fino a gennaio di Bennacer, e ben verrà forse il jolly in arrivo dalla Spagna, Musah, ma un vero attaccante centrale, capace di garantire gli stessi gol di Giroud, consentendogli di non fare gli straordinari tra campionato e Champions, manca ancora nel nuovo organico a disposizione di Pioli.

E siccome questa doveva essere la priorità, il rischio è di essere tornati ai tempi della coppia Fassone-Mirabelli capaci di regalare un acquisto dopo l’altro, ma senza rinforzare la squadra perché quantità non fa automaticamente rima con qualità. L’impressione è quella di avere assistito fin qui a una festa in cui si servono tanti aperitivi, con antipasti dolci e salati, ma sempre in attesa di un piatto forte, primo o secondo che sia, meglio se con dolce finale. L’appetito così può anche essere appagato inizialmente, ma alla distanza manca qualcosa da ricordare, come i gol che decidono le partite appunto. Si può anche avere anche il miglior centrocampo del mondo, infatti, ma senza l’esperienza e la concretezza di un grande attaccante non si vincono le partite e i campionati. Ricordare, per credere, in questi caldi giorni di luglio, la lezione che diede l’Italia di Bearzot al grande Brasile del 1982 in cui davano spettacolo Zico, Socrates e Falcao, davanti ai quali però c’era il modesto centravanti Serginho, non a caso tutti puniti dalla tripletta dello specialista Pablito Rossi.

E’ vero che il Milan un anno fa ha vinto lo scudetto grazie agli undici gol Giroud, ma allora Ibrahimovic diede un buon contributo segnandone soltanto tre di meno. Senza lo svedese, nell’ultimo campionato Giroud è riuscito a fare ancora meglio raggiungendo quota tredici in trentatré partite, ma nessuno può battere il tempo e il prossimo 30 settembre il francese compirà 37 anni che non sono pochi, malgrado il suo fisico e la sua grande professionalità. Per questo, ricordando che il Napoli, oltre al capocannoniere Osimhen, ha Raspadori e Simeone, mentre l’Inter non si accontenta di Lautaro e Thuram e cerca il sostituto di Lukaku, non si capisce perché il Milan abbia aspettato così tanto per migliorare l’attacco. E’ vero che il mercato chiude l’1 settembre ed è vero che il primo Ibrahimovic arrivò al Milan quando il campionato era già incominciato, ma soprattutto è vero che le squadre si costruiscono adesso e in questo senso la trasferta americana sarà già un bel banco di prova per gli ultimi arrivati. E siccome Danjuma sicuramente non partirà per gli Usa, ammesso che prima o poi arrivi a Milanello e non sparisca dai radar rossoneri come i vari Morata, Openda, Arnautovic, per adesso esiste soltanto una certezza: Pioli lavora senza un nuovo centravanti di ruolo, più che di scorta, di cui ha tanto bisogno il nuovo Milan. Tanto Fu-Mo, insomma, offerto dalla attivissima coppia Furlani-Moncada, ma poco arrosto.
L'anno scorso invece c'era l'arrosto,giusto?
 

Djici

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
26,683
Reaction score
6,041
Alberto Cerruti a calciomercato.com:"Domani il Milan partirà per la trasferta negli Stati Uniti senza Origi, Rebic e Ballo-Tourè per scelta tecnica di Pioli, ma anche senza un nuovo centravanti di ruolo per l’incapacità della coppia Furlani-Moncada di trovare una valida alternativa a Giroud. Ben vengano, infatti, Loftus- Cheek, Pulisic, Romero e Reijnders per rinforzare soprattutto a livello muscolare il centrocampo privo di Tonali e fino a gennaio di Bennacer, e ben verrà forse il jolly in arrivo dalla Spagna, Musah, ma un vero attaccante centrale, capace di garantire gli stessi gol di Giroud, consentendogli di non fare gli straordinari tra campionato e Champions, manca ancora nel nuovo organico a disposizione di Pioli.

E siccome questa doveva essere la priorità, il rischio è di essere tornati ai tempi della coppia Fassone-Mirabelli capaci di regalare un acquisto dopo l’altro, ma senza rinforzare la squadra perché quantità non fa automaticamente rima con qualità. L’impressione è quella di avere assistito fin qui a una festa in cui si servono tanti aperitivi, con antipasti dolci e salati, ma sempre in attesa di un piatto forte, primo o secondo che sia, meglio se con dolce finale. L’appetito così può anche essere appagato inizialmente, ma alla distanza manca qualcosa da ricordare, come i gol che decidono le partite appunto. Si può anche avere anche il miglior centrocampo del mondo, infatti, ma senza l’esperienza e la concretezza di un grande attaccante non si vincono le partite e i campionati. Ricordare, per credere, in questi caldi giorni di luglio, la lezione che diede l’Italia di Bearzot al grande Brasile del 1982 in cui davano spettacolo Zico, Socrates e Falcao, davanti ai quali però c’era il modesto centravanti Serginho, non a caso tutti puniti dalla tripletta dello specialista Pablito Rossi.

E’ vero che il Milan un anno fa ha vinto lo scudetto grazie agli undici gol Giroud, ma allora Ibrahimovic diede un buon contributo segnandone soltanto tre di meno. Senza lo svedese, nell’ultimo campionato Giroud è riuscito a fare ancora meglio raggiungendo quota tredici in trentatré partite, ma nessuno può battere il tempo e il prossimo 30 settembre il francese compirà 37 anni che non sono pochi, malgrado il suo fisico e la sua grande professionalità. Per questo, ricordando che il Napoli, oltre al capocannoniere Osimhen, ha Raspadori e Simeone, mentre l’Inter non si accontenta di Lautaro e Thuram e cerca il sostituto di Lukaku, non si capisce perché il Milan abbia aspettato così tanto per migliorare l’attacco. E’ vero che il mercato chiude l’1 settembre ed è vero che il primo Ibrahimovic arrivò al Milan quando il campionato era già incominciato, ma soprattutto è vero che le squadre si costruiscono adesso e in questo senso la trasferta americana sarà già un bel banco di prova per gli ultimi arrivati. E siccome Danjuma sicuramente non partirà per gli Usa, ammesso che prima o poi arrivi a Milanello e non sparisca dai radar rossoneri come i vari Morata, Openda, Arnautovic, per adesso esiste soltanto una certezza: Pioli lavora senza un nuovo centravanti di ruolo, più che di scorta, di cui ha tanto bisogno il nuovo Milan. Tanto Fu-Mo, insomma, offerto dalla attivissima coppia Furlani-Moncada, ma poco arrosto.
Quoto ogni parola.
E in questo caso non parla nemmeno di esterno destro di livello... O di un centrocampista capace di mettere ordine e geometrie (almeno in panchina)
 

Lorenzo 89

Senior Member
Registrato
1 Settembre 2012
Messaggi
16,175
Reaction score
4,633
Cominciano ad arrivarci pure gli altri.

Qui ne parliamo da un bel pò...
Dare giudizi di mercato a un mese e 11 giorni dalla sua conclusione per me è un pochino ingeneroso.
Credo sappiano anche loro che servano un attaccante e un esterno destro, da qui le varie voci sul nigeriano del Villarreal e sull'iraniano del Porto.
 
Registrato
20 Aprile 2016
Messaggi
13,736
Reaction score
8,324
Alberto Cerruti a calciomercato.com:"Domani il Milan partirà per la trasferta negli Stati Uniti senza Origi, Rebic e Ballo-Tourè per scelta tecnica di Pioli, ma anche senza un nuovo centravanti di ruolo per l’incapacità della coppia Furlani-Moncada di trovare una valida alternativa a Giroud. Ben vengano, infatti, Loftus- Cheek, Pulisic, Romero e Reijnders per rinforzare soprattutto a livello muscolare il centrocampo privo di Tonali e fino a gennaio di Bennacer, e ben verrà forse il jolly in arrivo dalla Spagna, Musah, ma un vero attaccante centrale, capace di garantire gli stessi gol di Giroud, consentendogli di non fare gli straordinari tra campionato e Champions, manca ancora nel nuovo organico a disposizione di Pioli.

E siccome questa doveva essere la priorità, il rischio è di essere tornati ai tempi della coppia Fassone-Mirabelli capaci di regalare un acquisto dopo l’altro, ma senza rinforzare la squadra perché quantità non fa automaticamente rima con qualità. L’impressione è quella di avere assistito fin qui a una festa in cui si servono tanti aperitivi, con antipasti dolci e salati, ma sempre in attesa di un piatto forte, primo o secondo che sia, meglio se con dolce finale. L’appetito così può anche essere appagato inizialmente, ma alla distanza manca qualcosa da ricordare, come i gol che decidono le partite appunto. Si può anche avere anche il miglior centrocampo del mondo, infatti, ma senza l’esperienza e la concretezza di un grande attaccante non si vincono le partite e i campionati. Ricordare, per credere, in questi caldi giorni di luglio, la lezione che diede l’Italia di Bearzot al grande Brasile del 1982 in cui davano spettacolo Zico, Socrates e Falcao, davanti ai quali però c’era il modesto centravanti Serginho, non a caso tutti puniti dalla tripletta dello specialista Pablito Rossi.

E’ vero che il Milan un anno fa ha vinto lo scudetto grazie agli undici gol Giroud, ma allora Ibrahimovic diede un buon contributo segnandone soltanto tre di meno. Senza lo svedese, nell’ultimo campionato Giroud è riuscito a fare ancora meglio raggiungendo quota tredici in trentatré partite, ma nessuno può battere il tempo e il prossimo 30 settembre il francese compirà 37 anni che non sono pochi, malgrado il suo fisico e la sua grande professionalità. Per questo, ricordando che il Napoli, oltre al capocannoniere Osimhen, ha Raspadori e Simeone, mentre l’Inter non si accontenta di Lautaro e Thuram e cerca il sostituto di Lukaku, non si capisce perché il Milan abbia aspettato così tanto per migliorare l’attacco. E’ vero che il mercato chiude l’1 settembre ed è vero che il primo Ibrahimovic arrivò al Milan quando il campionato era già incominciato, ma soprattutto è vero che le squadre si costruiscono adesso e in questo senso la trasferta americana sarà già un bel banco di prova per gli ultimi arrivati. E siccome Danjuma sicuramente non partirà per gli Usa, ammesso che prima o poi arrivi a Milanello e non sparisca dai radar rossoneri come i vari Morata, Openda, Arnautovic, per adesso esiste soltanto una certezza: Pioli lavora senza un nuovo centravanti di ruolo, più che di scorta, di cui ha tanto bisogno il nuovo Milan. Tanto Fu-Mo, insomma, offerto dalla attivissima coppia Furlani-Moncada, ma poco arrosto.
Sono felicissimo che ci considerino una squadretta da sesto posto.
Senza pressioni performiamo alla grande.
L'ultima volta che ci perculavano abbiamo vinto uno scudetto, vediamo come va quest'anno con tanti giocatori nuovi e le pressioni tutte su Napoli Inter e Juve...
 

Simo98

Junior Member
Registrato
27 Luglio 2019
Messaggi
2,362
Reaction score
1,355
Inutile criticarlo, ha ragione. Tanti acquisti di medio livello che non spostano niente ma le lacune sono sempre lì
- Ala dx
- Punta
Aggiungerei anche che il centrocampo degli scorsi anni (Benna-Tonali, Kessiè) soffriva terribilmente in partite come contro l'Inter, Chelsea, Porto, Liverpool o piccole che ti aggredivano (Spezia) per mancanza di qualità in mezzo. Loftus Reijinders Musah oltre a non risolvere la lacuna, hanno anche peggiorato la situazione avendo perso Tonali
 

kipstar

Senior Member
Registrato
14 Luglio 2016
Messaggi
14,385
Reaction score
952
che dire ? non penso che sia tutto fumo.....però che serva un attaccante che faccia 25 partite da titolare quello è indubbio. che possa costare tanto, quello è fuori di dubbio.....quello che al momento mi mette in dubbio (ma non credo di essere il solo) è appunto la capacità/volontà/disponibilità nel fare un operazione che risulta essere fondamentale : il totem Ibra non c'è più. Ante e Divock gentilmente accompagnati alla porta....e Jirù va per i 38.....


imho.
 

Tell93

Junior Member
Registrato
27 Giugno 2017
Messaggi
834
Reaction score
172
Alberto Cerruti a calciomercato.com:"Domani il Milan partirà per la trasferta negli Stati Uniti senza Origi, Rebic e Ballo-Tourè per scelta tecnica di Pioli, ma anche senza un nuovo centravanti di ruolo per l’incapacità della coppia Furlani-Moncada di trovare una valida alternativa a Giroud. Ben vengano, infatti, Loftus- Cheek, Pulisic, Romero e Reijnders per rinforzare soprattutto a livello muscolare il centrocampo privo di Tonali e fino a gennaio di Bennacer, e ben verrà forse il jolly in arrivo dalla Spagna, Musah, ma un vero attaccante centrale, capace di garantire gli stessi gol di Giroud, consentendogli di non fare gli straordinari tra campionato e Champions, manca ancora nel nuovo organico a disposizione di Pioli.

E siccome questa doveva essere la priorità, il rischio è di essere tornati ai tempi della coppia Fassone-Mirabelli capaci di regalare un acquisto dopo l’altro, ma senza rinforzare la squadra perché quantità non fa automaticamente rima con qualità. L’impressione è quella di avere assistito fin qui a una festa in cui si servono tanti aperitivi, con antipasti dolci e salati, ma sempre in attesa di un piatto forte, primo o secondo che sia, meglio se con dolce finale. L’appetito così può anche essere appagato inizialmente, ma alla distanza manca qualcosa da ricordare, come i gol che decidono le partite appunto. Si può anche avere anche il miglior centrocampo del mondo, infatti, ma senza l’esperienza e la concretezza di un grande attaccante non si vincono le partite e i campionati. Ricordare, per credere, in questi caldi giorni di luglio, la lezione che diede l’Italia di Bearzot al grande Brasile del 1982 in cui davano spettacolo Zico, Socrates e Falcao, davanti ai quali però c’era il modesto centravanti Serginho, non a caso tutti puniti dalla tripletta dello specialista Pablito Rossi.

E’ vero che il Milan un anno fa ha vinto lo scudetto grazie agli undici gol Giroud, ma allora Ibrahimovic diede un buon contributo segnandone soltanto tre di meno. Senza lo svedese, nell’ultimo campionato Giroud è riuscito a fare ancora meglio raggiungendo quota tredici in trentatré partite, ma nessuno può battere il tempo e il prossimo 30 settembre il francese compirà 37 anni che non sono pochi, malgrado il suo fisico e la sua grande professionalità. Per questo, ricordando che il Napoli, oltre al capocannoniere Osimhen, ha Raspadori e Simeone, mentre l’Inter non si accontenta di Lautaro e Thuram e cerca il sostituto di Lukaku, non si capisce perché il Milan abbia aspettato così tanto per migliorare l’attacco. E’ vero che il mercato chiude l’1 settembre ed è vero che il primo Ibrahimovic arrivò al Milan quando il campionato era già incominciato, ma soprattutto è vero che le squadre si costruiscono adesso e in questo senso la trasferta americana sarà già un bel banco di prova per gli ultimi arrivati. E siccome Danjuma sicuramente non partirà per gli Usa, ammesso che prima o poi arrivi a Milanello e non sparisca dai radar rossoneri come i vari Morata, Openda, Arnautovic, per adesso esiste soltanto una certezza: Pioli lavora senza un nuovo centravanti di ruolo, più che di scorta, di cui ha tanto bisogno il nuovo Milan. Tanto Fu-Mo, insomma, offerto dalla attivissima coppia Furlani-Moncada, ma poco arrosto.
Discorso condivisibile (non da me) solamente se fatto a Settembre e se fossimo ancora nella situazione attuale, ora è davvero ridicolo e stucchevole, specie se scritto da un giornalista.
 

Similar threads

Alto
head>