Il problema è che la rivelazione della totale inadeguatezza di Gazidis non può essere fatta se chi la coglie non la illustra nel merito.
Qui gli argomenti sono che è un quaquaraqua attivista, che immagino abbia pure la colpa di "difendere i neri" e di avere avuto un padre mezzo fricchettone in Sudafrica finito in carcere.
E l'altro argomento è che non ha cambiato idea ma ha subito gli eventi, come se non fossero la stessa cosa.
Poi io non voglio difendere i Gazidis-boys, e non manco di ripetere che ha assecondato in modo inaccettabile i primi due anni della gestione sportiva e che a livello di comunicazione è una sciagura totalmente scollegato dal contesto.
Però sulla vicenda Boban-Rangnick io sto più con loro, finché non si portano elementi.
Sinceramente dall'Ad del Milan mi aspetto che faccia crescere il club con i fatti. Se vuole fare l'attivista faccia altro. A me delle sue sparate politicamente corrette non me ne può fregare di meno. Preferisco essere scorretto e vincente che corretto e perdente. Si parla di sport competitivo dove è importante primeggiare. E col Milan lo è ancora di più. Tutto il resto sono chiacchiere buone per intortare i gonzi e nascondere la propria inadeguatezza.
E tra Maldini, persona che in 30 anni di calcio ha dimostrato correttezza e si è fatto portatore di valori positivi, senza fare il quaquaraqua ad ogni intervista, io scelgo sempre Paolo.