In teoria quello che vuol fare Cardinale, slegare i risultati economici da quelli sportivi, non sarebbe sbagliato.
Il problema è che in Europa un modello così, soprattutto per un club come il Milan, è impossibile. In Europa i ricavi seguono i risultati sportivi, che Cardinale non lo capisca è incredibile.
Il Real ha avuto un’impennata di ricavi, valore e utili quando ha iniziato a investire pesantemente sui giocatori, vincendo trofei a ripetizione e incrementando appunto gli indicatori economici. Pensare di incrementare valore e ricavi senza investire cifre importanti per prendere fuoriclasse che ti fanno competere per vincere è fantascienza. A meno che, come è capitato al Barça, non ti ritrovi nelle giovanili Messi, Iniesta e Xavi. Ma queste sono circostanze rarissime.
Questo babbeo pensa davvero che in Europa un club glorioso come il Milan può generare valore prendendo mezzi giocatori e puntando al misero quarto posto. E pensa pure che i tifosi accettino tutto (aumento folle di biglietti incluso) senza protestare.
Voglio vedere cosa farà quando l’anno prossimo dovrà rinunciare ai 60-70 mln totali che mancheranno per la mancata qualificazione alla champions.
Alla fine perfino i tifosi dei Cowboys, il club sportivo che vale di più al mondo, ma che non vince da quasi 30 anni, pur incrementando il suo valore, si sono rotti le palle di fare figuracce e di venir presi per il kulo.
Se sto scemo acquistasse il Real, o una qualunque big storica europea e dicesse che vincere non è importante lo farebbero scappare a gambe levate. Invece, incredibilmente, ci sono “milanisti” che ancora gli danno credito, assurdo.